Nuove opportunità per accedere ai finanziamenti del Pnrr per gli impianti fotovoltaici. Lo ha fatto sapere il ministero dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste spiegando come la Commissione europea abbia appena dato il via libera al nuovo decreto sul bando Agrisolare che era stato annunciato nell’aprile scorso. Il primo bando sull’agrisolare era stato lanciato nel 2022.
Si tratta, infatti, di una misura del Pnrr con un fondo da un miliardo di euro che vengono erogato come contributi in conto capitale fino all’80% della spesa per realizzare impianti fotovoltaici. Una percentuale che, in alcuni casi, come ha sottolineato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida risulta raddoppiata rispetto al precedente provvedimento.
Lo scorso 19 aprile, infatti, il ministero dell’Agricoltura aveva firmato il nuovo decreto sul Parco Agrisolare per l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di edifici a uso produttivo. I fondi rappresentano l’avanzo del miliardo e mezzo messo a disposizione dal Pnrr per il periodo 2022-2026, del quale finora sono stati utilizzati solo 500 milioni di euro.
«Il decreto che ho firmato – ha dichiarato Lollobrigida – e che a breve sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale, istituisce il nuovo regime di aiuti per interventi su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. L’obiettivo è favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e la riduzione dei costi di produzione delle imprese. Le spese per l’approvvigionamento energetico, infatti, in media rappresentano oltre il 20% dei costi variabili a carico delle aziende. La possibilità di autoprodurre energia da fonti rinnovabili utilizzando i propri fabbricati, e quindi senza alcun consumo di suolo, è non solo un grande passo verso la sostenibilità del comparto ma anche un’occasione per abbassare le spese di produzione e, allo stesso tempo, di crescita, in competitività, della nostra Nazione».
Ecco il dettaglio delle misure del decreto “Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale»:
- 80% di contributo a fondo perduto per le imprese agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale nei limiti dell’autoconsumo, con la nuova fattispecie dell’”autoconsumo condiviso”. Dotazione finanziaria pari a circa 700 milioni di euro;
- fino all’80% di contributo a fondo perduto e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli. Dotazione finanziaria pari a circa 150 milioni di euro;
- 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese agricole di produzione primaria. Dotazione finanziaria pari a circa 75 milioni;
- 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese della trasformazione da agricolo in non agricolo;
Raddoppio della potenza installabile e della spesa ammissibile
Il bando sull’Agrisolare prevede inoltre:
- il raddoppio della potenza massima installabile che passa da 500 kw/p a 1.000 kw/p;
- il raddoppio della spesa ammissibile per accumulatori che passa da euro 50.000 ad euro 100.000;
- il raddoppio della spesa ammissibile per dispositivi di ricarica che passa da 15.000 a 30.000;
- il raddoppio della spesa massima ammissibile per beneficiario che passa da euro 1.000.000,00 a 2.330.000,00 euro incluse le spese accessorie (es. rimozione amianto).