Il nuovo governo conservatore greco promuoverà un’agenda positiva nelle relazioni con la vicina Turchia, in una mossa che dovrebbe essere annunciata durante un incontro tra il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis e il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, a margine del vertice NATO di Vilnius.

Il nuovo ministro degli Esteri è il professor Giorgos Gerapetritis, fedelissimo di Mitsotakis, già segretario di Stato nel precedente governo. Il nuovo diplomatico greco ha sostituito Nikos Dendias.

Nel suo primo discorso, Gerapetritis non ha fatto riferimento alla Turchia, insistendo sul fatto che le linee di politica estera del Paese non saranno modificate.

La politica estera greca è stata e rimarrà una politica di principi, una politica basata sul diritto internazionale, ispirata ai principi della Carta delle Nazioni Unite e finalizzata alla cooperazione e alla stabilità regionale”, ha dichiarato Gerapetritis.

Ha sottolineato che questi principi sono “messi in discussione” dalle attuali turbolenze geopolitiche e ha aggiunto: “È nostro dovere difendere quotidianamente e in modo non negoziabile la nostra sovranità e la nostra identità nazionale […] vi assicuro che lo faremo pienamente”.

Negli ultimi quattro anni, le relazioni greco-turche non sono state facili, poiché le dispute marittime di lunga data nel Mar Egeo, tra l’altro, rimangono irrisolte. Dopo anni di turbolenze, le acque si sono calmate dopo lo scioccante terremoto in Turchia e la solidarietà dimostrata da Atene.

La Grecia e la Turchia hanno deciso di sostenersi a vicenda rispettivamente nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu e nell’Organizzazione Marittima Internazionale, in quella che viene descritta come una “nuova era” nelle loro relazioni bilaterali dopo anni di turbolenze, intensificate negli negli ultimi mesi.

Il ministro degli Esteri greco Nikos Dendias e il suo omologo turco Mevlüt Çavuşoğlu hanno concordato lunedì a Bruxelles di sostenere la candidatura di Atene alla carica di membro non permanente del Consiglio di Sicurezza nel 2025-26 e la candidatura di Ankara al Segretariato generale dell’Organizzazione marittima internazionale (Imo).

La mossa è stata descritta dai media greci come il risultato di una “nuova era” delle relazioni tra i due Paesi, dopo un intenso lavorio diplomatico consumato negli scorsi mesi. Il punto di svolta è avvenuto dopo lo sconvolgente terremoto in Turchia e la solidarietà dimostrata da Atene. Da parte sua, la Turchia ha deciso di consentire l’estradizione del padre di una delle vittime del recente incidente ferroviario mortale di Tempi, che stava scontando una condanna in un carcere turco.

Il sito web greco in.gr ha riferito che l’atmosfera politica tra i due Paesi è cambiata e che entrambi vogliono mantenere la “moratoria della calma” informale.

Rispetto alla candidatura della Grecia al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la Turchia, i suoi stretti alleati e la Russia erano considerati potenziali minacce per lo stop. Con questo accordo, fonti di Atene ritengono che uno dei due ostacoli principali sia stato superato.

Entrambi i Paesi terranno le elezioni nel corso dell’anno e i rispettivi partiti al governo hanno difficoltà a farsi rieleggere. In vista delle elezioni presidenziali del 14 maggio, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan è in difficoltà rispetto al suo principale avversario, Kemal Kılıçdaroğlu, che guida il partito di centro-sinistra Chp e all’alleanza elettorale multipartitica centrista Millet İttifakı.

Ad Atene, l’incidente ferroviario mortale ha avuto un costo politico enorme per il partito di governo Nuova Democrazia (Ppe). Secondo gli ultimi sondaggi, al momento Mitsotakis sarebbe testa a testa con il leader di Syriza (Sinistra Europea) Alexis Tsipras.

Diversi media hanno riferito che Dendias ha scelto di astenersi dal dibattito in corso sull’incidente ferroviario per evitare di subire lo stesso calo di popolarità del governo. I media di Atene suggeriscono che, sebbene in pratica, a livello politico, non ci siano stati progressi, il cambio di “volti” nei posti chiave di politica estera sia ad Atene che ad Ankara potrebbe segnare l’inizio di una nuova era. In Turchia, Hakan Fidan ha sostituito Mevlüt Çavuşoğlu dopo la vittoria elettorale del partito di Recep Tayyip Erdoğan.

Nel frattempo, è previsto un incontro tra Mitsotakis ed Erdoğan a margine del vertice NATO di Vilnius dell’11-12 luglio. L’annuncio è stato fatto quasi subito dopo la vittoria del partito Nuova Democrazia di Mitsotakis alle elezioni generali di domenica scorsa. Gli analisti ritengono che durante l’incontro i due leader porteranno avanti un’agenda positiva, nonostante il fatto che né Atene né Ankara abbiano cambiato le loro posizioni su questioni.

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