Un altro rialzo dei tassi. Ancora 25 punti base in più decisi dalla Bce. Così il tasso di rifinanziamento principale al 4,5% (grafico sotto) mentre il tasso di deposito si posiziona al 4%. Le borse europee tuttavia escono dal rosso con cui avevano avviato gli scambi, in particolare Piazza Affari, che supera il mezzo punto percentuale di guadagni a poco più di mezz’ora dalla campanella di Wall Street.
Il motivo? Nonostante sia il decimo aumento consecutivo per quanto riguarda il costo del denaro, complice il fatto che il Consiglio direttivo ha preso questa decisione non all’unanimità la Banca centrale europea ha anche segnalato all’interno del comunicato ufficiale che la stretta, probabilmente, è giunta al termine. Ed è quello a cui i mercati stanno dando più importanza. Pazienza se il tasso sui depositi è al massimo storico: “Sulla base del giudizio attuale, il consiglio ritiene che i tassi di interesse abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, possono dare un contributo fondamentale a un rientro rapido dell’inflazione verso il target” ha scritto l’Eurotower nel comunicato
Un altro passaggio importante ovviamente riguarda l’inflazione, dopo le stime della Bce secondo cui si manterrà al di sopra del 3% per tutto il 2024: “L’inflazione continua a scendere ma dovrebbe restare ancora troppo a lungo su livelli eccessivamente elevati -si legge infatti-. Il consiglio è determinato a garantire che l’inflazione torni al target del 2% nel medio periodo rapidamente”.