a cura di Giammario Battaglia

Accadde in un teatro, che le quinte presero fuoco.
Il Buffone uscì per avvisare il pubblico. Credettero che fosse uno scherzo e applaudirono; egli ripeté l’avviso: la gente esultò ancora di più. Così mi figuro, che il mondo perirà fra l’esultanza generale degli spiritosi, che crederanno si tratti di uno scherzo.

Søren Kierkegaard

In un futuro non molto lontano, il welfare state potrebbe essere sostituito da più sistemi di welfare neurale anche senza dover necessariamente sperimentare forme di reddito universale, perché il welfare state, introdotto in Germania, agli albori del 1800 – per avviare politiche ed azioni statali volte a garantire il benessere sociale a causa dei fallimenti del mercato, in tema di reddito, salute, istruzione, clima , etc.– può considerarsi praticamente l’ultima fase dello Stato Moderno, a causa di:

a) crisi dei sistemi capitalistici fondati esclusivamente sul consumo e sul PIL;
b) scarsità delle risorse del pianeta;
c) avvento dell’intelligenza artificiale.

Per welfare neurale deve intendersi un ecosistema AI neurale, in grado di connettere in rete, comunità più
o meno estese di uomini – fonti di input e output dati – al fine di produrre e distribuire beni e servizi, sulla
base delle risorse disponibili.

Il welfare neurale presuppone:
a) il passaggio da una società di consumi ad una società di controllo e gestione:

  • delle risorse;
  • delle nascite;
  • dei talenti;

b) il venir meno delle valute nazionali esistenti;
c) la creazione di nuove valute digitali di riserva o criptovalute di riserva;
d) il venir meno del lavoro inteso come mero strumento per ottenere risorse economiche/denaro;
e) la totale eliminazione della “costante variabile ineludibile”.

Per “costante variabile ineludibile” non si deve intendere la corruzione, così come qualcuno potrebbe pensare, ma il costo che ciascun uomo è tenuto, sempre e in qualsiasi ambito della vita sociale, a corrispondere ad organizzazioni intermedie, per consentire il soddisfacimento personale dei bisogni. Costo, che ha drogato il sistema capitalistico, e che è rappresentato dalla funzione A all’interno della seguente formula:

B = X + (A>1)

volta a dimostrare la tesi che in un sistema capitalistico il soddisfacimento dei bisogni individuali (B) è diretta conseguenza di due variabili costanti: la corruzione (X) e il costo delle organizzazioni intermedie (A), con quest’ultima che non è e non potrà mai essere pari a zero. In ragione di ciò, il lavoro associato ad un NFT , con il passaggio da sistemi capitalistici fondati sui consumi a sistemi capitalistici di welfare neurale, non necessita più di una controprestazione in “denaro”, in quanto il lavoro è un bene/valore direttamente scambiabile, anche con valute e/ o criptovalute di riserva. L’intelligenza artificiale, in tale contesto, assume il ruolo di “mano invisibile” del mercato, in grado di dare un valore ad ogni bene e/o servizio prodotto, al fine di consentire lo scambio tra domanda ed offerta, senza alcun costo di intermediazione e spreco di risorse. In ragione di ciò, si segnala come il 26 marzo 2020, Microsoft Technology Licensing LLC ha depositato un brevetto per la creazione di un “Sistema di criptovaluta che utilizza i dati dell’attività corporea”. Nel documento si legge << che l’utente riceverà una determinata attività da svolgere, ad esempio la visione o l’ascolto di informazioni (ad es. pubblicità) per un certo periodo di tempo, l’utilizzo di servizi (ad es. motore di ricerca, chat bot, e-mail, social media/servizio di rete e qualsiasi servizio Internet o web), il caricamento o l’invio di informazioni/dati a un sito web, un server o una rete (ad es. sito web di condivisione di contenuti, e rete o server cloud), o qualsiasi altra informazione o servizio che possa produrre effetti sugli utenti. Queste operazioni incluse nella blockchain sarebbero utilizzate come ‘mining’ per il sistema di criptovaluta. Un sensore collegato o compreso nel dispositivo dell’utente, o comunque a lui direttamente collegabile, potrà rilevare diversi parametri dell’utente, in base all’attività corporea per l’attività da svolgere. Alcuni esempi possono essere le radiazioni emesse dal corpo umano, le attività cerebrali, il movimento del corpo; in poche parole, qualsiasi altra attività che può essere percepita e rappresentata da immagini, onde, segnali, testi, numeri, gradi o qualsiasi altra forma di informazione o dati >>.

Il sistema di criptovaluta accoppiato in modo comunicativo al dispositivo dell’utente può verificare se i dati di attività del corpo soddisfano una o più condizioni stabilite dal sistema di crittovalutazione e assegnare la ricompensa all’utente i cui dati di attività del corpo sono verificati. Ebbene, all’interno di un sistema neurale, così come precedentemente descritto, tale brevetto se associato al lavoro, come ricompensa potrebbe minare non una criptovaluta, ma un NFT:

  • da bruciare nel momento in cui dovesse essere utilizzato per acquisire/cedere beni e servizi;
  • per acquisire valuta/criptovaluta di riserva;
  • da cedere agli inoccupati.

Per esemplificare, poniamo il caso in cui si formi una piccola comunità, mediamente autosufficiente, e che questa comunità decida di vivere interconnessa in rete e divenire un hub, affidando ad un’intelligenza artificiale il compito di:
a) valutare e dare un valore, espresso in NFT, ad ogni singola azione umana, bene o servizio prodotto
(evoluzione del credit social system);
b) valutare e decidere, sulla base delle informazioni acquisite, le richieste, provenienti da ogni singolo
membro della comunità, in merito alle risorse da acquisire, vendere, redistribuire;
c) regolamentare le nascite;
d) determinare le arti, i mestieri, le funzioni da ricoprire;
e) tassare;
f) scegliere gli inoccupati, ai quali dover corrispondere un reddito, espresso in NFT;
g) scegliere la valuta di riserva da acquisire, al fine di comprare, da altre comunità, fonti energetiche,
macchinari, risorse, etc.

In tale contesto socioeconomico, l’intelligenza artificiale, dopo aver suddiviso la comunità in arti e mestieri, inizierà ad analizzare ogni singola domanda ed offerta, proveniente da ciascun membro, in merito all’acquisizione/vendita di beni, servizi, risorse, al fine di convalidare o rifiutare ogni singola richiesta. In un negozio di alimenti, l’intelligenza artificiale, dopo aver convalidato la richiesta di risorse da acquisire, potrebbe validare il mining e attribuire ad ogni singolo membro dello staff un determinato numero di NFT per ogni bene venduto ed al contempo bruciare lo stesso numero di NFT equivalenti dei clienti. In un ristorante, l’intelligenza artificiale, dopo aver convalidato la richiesta di risorse da acquisire, potrebbe validare il mining e attribuire ad ogni singolo membro dello staff un determinato numero di NFT per ogni piatto prodotto e consumato ed al contempo bruciare lo stesso numero di NFT equivalenti degli avventori. In uno studio medico, l’intelligenza artificiale, dopo aver convalidato la richiesta di risorse da acquisire, potrebbe validare il mining ed attribuire ad ogni singolo membro dello staff un determinato numero di NFT per ogni servizio prodotto ed al contempo bruciare lo stesso numero di NFT equivalenti dei pazienti.

Sarà, pertanto, il lavoro, come espressione dell’attività corporea fisica e/o cerebrale, a produrre NFT su blockchain, senza ricorrere ad alcuna organizzazione intermedia, mediante la “mano invisibile” dell’AI neurale, che avrà il compito di validare il mining e determinare la quantità di NFT da attribuire e/o bruciare, in una logica di “controllo e garanzia” di sviluppo e mantenimento dell’ecosistema socioeconomico. Per la prima volta nella storia dell’umanità e della Repubblica Italiana, un sistema capitalistico di welfare neurale, gestito da una o più intelligenze artificiali, fondato esclusivamente sull’analisi e controllo dei dati e delle risorse, sul benessere, sul credito, che tollererebbe il debito solo per consentire l’acquisto di valute / criptovalute di riserva, che non necessiterebbe della intermediazione politica e di strumenti monetari, tranne che per l’acquisizione di valute / criptovalute di riserva, sarebbe in grado di rimuovere “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”, così come auspicato dall’art.3, comma secondo, della nostra Costituzione, al fine di rendere realmente effettivo l’art.1, che recita: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. In tale sistema socioeconomico, abbiamo visto come non sarebbero più i Governi e le Amministrazioni locali a determinare le strategie di politica economica da attuare, ma le intelligenze artificiali, connesse in un sistema neurale. Ai Parlamenti e ai Consigli parlamentari spetterebbe, invece, il compito di determinare gli indirizzi di “rilevanza etica”, ai quali le intelligenze artificiali dovranno attenersi. Giova, a tale scopo, ricordare le tre leggi della robotica care a Isaac Asimov, che le coniò all’inizio degli anni Quaranta, da visionario scrittore di fantascienza quale era:

  1. Un robot (AI) non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio
    mancato intervento, un essere umano riceva danno;
  2. Un robot (AI) deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non
    contravvengano alla Prima Legge;
  3. Un robot (AI) deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la
    Prima e con la Seconda Legge.
    Tutto questo, senza, naturalmente scordare che, anche, qualora si decidesse di vivere in un sistema di welfare neurale, ci si potrebbe, sempre e comunque, spostare, contemporaneamente, anche, in più Metaversi, all’interno dei quali esportare NFT prodotti non come ricompensa, ma come beni:
  • d’arte;
  • digitali (libri, audio, video, etc.);
  • collezionabili da associare a beni reali.

Infatti, dinanzi alla produzione di un NFT d’arte:

  • l’intelligenza artificiale di un sistema socioeconomico di welfare neurale potrebbe attribuire
    all’autore un determinato numero di NFT, come ricompensa, in caso di cessione;
  • un collezionista nel Metaverso potrebbe attribuire all’autore una determinata quantità di valute/ criptovalute di riserva.

In questi casi, il cittadino della comunità di welfare neurale sarebbe libero di scegliere fra il vendere il NFT d’arte o all’interno del suo ecosistema o in un Metaverso. Tutto questo, oggi e in parte, è già possibile. Nel marzo del 2021, il DJ e produttore musicale 3LAV ha venduto NFT musicali per 11,6 milioni di dollari in sole 24 ore. La musicista canadese Grimes ha guadagnato 5,8 milioni in venti minuti. Rac, all’anagrafe André Allen Anjosche, nel maggio 2020, ha rilasciato il suo ultimo album in digitale e in musicassette.
Un’operazione in chiave nostalgia e al contempo esclusiva: solo cento musicassette, rappresentate da un NFT chiamato Tape, dal valore di 28 dollari, il prezzo è poi arrivato a 13 mila dollari l’uno, la cifra più alta mai spesa per una musicassetta. Oggi le principali piattaforme per vendere musica in NFT sono SuperRare, Nifty Gateway e Block-party. Nifty Gateway, rispetto alle altre è una piattaforma crypto che consente pagamenti con carta di credito e non solo con cryptovalute. In Italia, anche, la Siae procede verso la realizzazione di una piattaforma blockchain per tracciare in modo trasparente la gestione del diritto d’autore e i pagamenti, mentre artisti vanno alla conquista del nuovo mercato, tra questi Morgan. Il duo romano dei Belladonna si è reso protagonista di un’operazione di vendita di NFT molto particolare. Comprendeva non solo l’inedito in copia unica digitale New Future Travelogue, ma anche i suoi diritti di copyright su eventuali utilizzi futuri. Davide Dileo, in arte Boosta, il tastierista dei Subsonica e il cantautore e scrittore croato Danijel Žeželj, con la startup Genuino, hanno lanciato il progetto Music is art sulla piattaforma Makersplace, una collezione di NFT fatta di composizioni musicali e Visual Art. Chi ha acquistato i contenuti ha avuto anche la possibilità di assistere in forma esclusiva a una loro performance dal vivo, un vero e proprio NFT live che unisce l’offline e l’online”. Anche nel food, il 23 febbraio 2022, si è assistito al conio del primo NFT al mondo legato ad una “dine wine and art experience” senza precedenti, firmato da uno chef tristellato Michelin, Heinz Beck. A Dubai, Beck ha provveduto a realizzare un dipinto, che è stato utilizzato per forgiare trentacinque NFT. L’eccezionale ed irripetibile esperienza culinaria è stata abbinata allo spettacolo della distruzione da parte di Heinz Beck del dipinto originale da lui creato e alla degustazione di grandi vini italiani, tutti parte dell’Italian Wine Crypto Bank (IWCB www.italianwinecryptobank.io) che ha promosso l’iniziativa insieme a Crypto Dinewineart (www.cryptodinewineart.com), la sigla specializzata nella creazione di rari NFT legati al mondo del food and wine di altissima qualità. Da questi brevi tratti, è facile comprendere come il passaggio dell’umanità da sistemi capitalistici predittivi, fondati sul consumo e sul PIL, a sistemi capitalistici di welfare neurale, sia solo una questione di tempo, anche perché la Terra non può più aspettare. L’Europa, infatti, ha superato la “impronta ecologica” ovvero la capacità produttiva del pianeta Terra di ben cinque volte, mentre la Silicon Valley addirittura di sei. Il nostro modello occidentale di sviluppo, che si fonda sull’obbligo della crescita e che rispecchia nel PIL, non solo si è rivelato irresponsabile, ma addirittura, in alcuni casi, criminale, perché per sopravvivere ha dovuto necessariamente sottomettere intere aree geografiche, al fine di mantenerle ad una impronta ecologica al di sotto del valore uno. In ragione di ciò, sino a quando il modello di crescita continuerà ad essere quello fondato sul consumo avverrà che le economie, maggiormente avanzate tecnologicamente e finanziariamente, per non implodere dovranno necessariamente agire per:

  • ridurre il consumo di intere aree geografiche;
  • ridurre la popolazione;
  • introdurre un sistema di controllo dei consumi e dei comportamenti.

Ecco perché numerosi popoli, come gli Europei, che nel corso degli ultimi cento anni sono stati gli inconsapevoli “carnefici” del sistema, oggi, si ritrovano ad essere vittime di un “pericoloso” cambio di paradigma geopolitico.
Al fine di evitare che:

  • si sviluppino guerre fratricide nei prossimi anni;
  • il conflitto Russia – Ucraina in Europa e Israele – Hamas in Medio Oriente possano espandersi a
    livello globale

la creazione di più sistemi capitalistici di welfare neurale dovrà divenire, necessariamente, una priorità da
perseguire da parte dei Parlamenti per evitare di giungere ad un pericoloso punto di non ritorno.

IL CAPITALISMO NEURALE VERSO LA SINGOLARITA’

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