«Gli imprenditori italiani devono porsi il problema di avere una Confindustria forte, propositiva e che abbia ai propri vertici un imprenditore o un’imprenditrice che abbia un’azienda competitiva e internazionale, perché per rappresentare gli imprenditori italiani bisogna essere a capo di aziende importanti». A disegnare l’identikit del successore di Carlo Bonomi alla guida di Confindustria è Luca Cordero di Montezemolo, in passato alla guida di viale dell’Astronomia per quattro anni fino al 2008.
L’ex presidente della Ferrari, che a Roma ha partecipato alla presentazione della maratona televisiva per la Fondazione Telethon sulle reti Rai, è intervenuto sulla corsa che si sta aprendo per la guida dell’associazione. «Sono preoccupato e dispiaciuto nel vedere una Confindustria che sta veramente attraversando un momento molto delicato», ha detto Montezemolo, «si dovrebbe pensare a un direttore generale che venga da fuori Confindustria e che sia autorevole anche nell’ambito delle istituzioni». Confindustria, secondo Montezemolo, «non deve diventare per tanti imprenditori un’occupazione. Gli incarichi devono essere dati a persone nuove e non a quelli che purtroppo continuano ad essere dei professionisti di Confindustria. Mi auguro un forte rinnovamento e una leadership forte e autorevole».
L’ex presidente stronca poi la possibilità di ricandidature di past presidents. «Come indica il termine “past”», ha sottolineato, «vuol dire parlare del passato. Noi dobbiamo parlare di futuro. Sarebbe umiliante se il mondo imprenditoriale non fosse in grado di esprimere persone giovani. Non ne parliamo nemmeno».
Su quest’ultimo punto, nei giorni scorsi, era intervenuta anche Emma Marcegaglia, successore proprio di Montezemolo: «Gli imprenditori guardano per principio al futuro, mi stupirebbe se Confindustria tornasse al passato. Mi pare condivisa la necessità di avere alla guida un’imprenditrice o un imprenditore autorevole».
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