Eni ha ricevuto un finanziamento bancario per 3 miliardi di euro da un pool di 26 banche finanziatrici.
Tra gli istituti finanziari ci sono Mediobanca (nel ruolo di global coordinator, documentation e facility agent), MUFG (global coordinator e sustainability coordinator), Citi e Natixis (global coordinators). Al sindacato partecipano, inoltre, HSBC, UniCredit e Intesa Sanpaolo (nel ruolo di bookrunners), Bank of America, BNP Paribas, BPER Banca, Société Générale e Wells Fargo (nel ruolo di mandated lead arranger), Agricultural Bank of China, BBVA, Banco BPM, Barclays Bank, Credit Agricole CIB, Deutsche Bank, DNB Bank, First Abu Dhabi Bank, Goldman Sachs, J.P. Morgan, National Bank of Kuwait, Santander Corporate & Investment Banking, SMBC Bank, e Standard Chartered (nel ruolo di lead arrangers).
La complessa operazione ha previsto la sottoscrizione di una nuova linea di credito di tipo revolving Sustainability-Linked, collegata al raggiungimento da parte di Eni di due obiettivi del proprio “Sustainability- Linked Financing Framework” aggiornato ad aprile 2023. La nuova facility rafforzerà ulteriormente la flessibilità finanziaria dell’azienda, integrando l’analoga linea di credito Sustainability-Linked da 6 miliardi di euro sottoscritta nel 2022.