Dal campo allo scaffale del supermercato, per monitorare le coltivazioni e pianificare strategie agronomiche che sappiano difendere dalle avversità, per interpretare i consumatori e sviluppare i consumi, per rivoluzionare il lavoro lungo la filiera con la robotizzazione. Sono numerosi gli aspetti su cui l’AI può portare un contributo significativo e proprio questo sarà uno dei temi centrali del Forum Impresa Persona Agroalimentare, che raccoglie il testimone del ventennale appuntamento di Cdo Agroalimentare: venerdì 26 e sabato 27 gennaio al Palace Hotel di Milano Marittima (RA) imprenditori, professionisti, ricercatori, analisti si incontreranno e confronteranno in undici sessioni tematiche dedicate alle grandi sfide del settore agroalimentare e alle possibili soluzioni, attraverso testimonianze autorevoli e proposte innovative nel segno della condivisione e della collaborazione lungo tutta la filiera.
“Solo tu puoi farcela, ma non da solo – Gestire le sfide nell’agroalimentare con approcci innovativi” è il titolo di questa edizione, la prima con il nuovo nome associativo Impresa Persona Agroalimentare, che si aprirà venerdì pomeriggio alle 14 con il saluto dell’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi. Due giorni ad alta intensità che vedranno alternarsi sul palco oltre 35 tra relatori e operatori del settore, fra i quali Marco Becca, Direttore IFAB International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development che sarà protagonista della sessione di sabato dedicata agli impatti che l’intelligenza artificiale avrà sull’agroalimentare e alle opportunità che questa tecnologia può aprire per un settore ancora percepito come fortemente “tradizionale”.
“Per affrontare il cambiamento che sta impattando sul settore agroalimentare servono uno sguardo e un approccio nuovo, che pure affondano le radici nei valori fondamentali della natura umana – commenta il presidente di Impresa Persona Agroalimentare, Camillo Gardini -. Che si parli di transizione energetica o di cambiamento climatico, di norme comunitarie o di mercati volatili, di accesso al credito o di gestione di risorse umane sempre più difficili da trovare, crediamo che sia necessari tre elementi chiave: conoscenza, condivisione e speranza. Durante il forum incontreremo esperienze diverse, dal micro alla macro, ma legate da un desiderio comune: diffondere conoscenza e mostrare come le diverse anime del settore agroalimentare, dialogando e camminando insieme possano generare soluzioni innovative alle criticità che tante imprese si trovano a fronteggiare”.
Venerdì i riflettori si accenderanno sul complesso andamento dei consumi in un contesto di altissima pressione da parte dell’inflazione e ci si concentrerà sul tema della volatilità dei prezzi, aspetto legato a doppio filo alla sostenibilità economica delle imprese agroalimentari lungo tutta la filiera. Filiere che, nel 2023, hanno dovuto affrontare gli effetti del cambiamento climatico proprio a partire “dal campo”, fra fitopatie e eventi atmosferici avversi, individuando (o cercando) nuove forme di difesa e di prevenzione. Non mancherà poi un momento di confronto fra diversi “volti” del mondo agricolo: ambientalisti e produttori si cimenteranno – affiancati da rappresentanti del mondo agronomico e della ricerca scientifica – in un acceso dialogo che spazierà dalla PAC al cortocircuito fra necessità di coltivazioni sempre più produttive e restrizione dei principi attivi utilizzabili in campo. Chiuderà la prima giornata, infine, l’incontro con Maura Latini, presidente Coop Italia che presenterà il proprio percorso fino ai vertici della Grande Distribuzione nazionale.
Sabato saranno invece l’intelligenza artificiale e la robotica ad aprire una finestra sul futuro con un focus sul ruolo che queste tecnologie avranno nel breve e lungo periodo per il mondo agroalimentare e sulle opportunità che l’imminente salto tecnologico offrirà alla ricerca e alle filiere produttive, logistiche e distributive. Uno sguardo sul futuro che si amplierà, poi, ad accogliere anche il tema della sostenibilità economica del settore, con approfondimenti sull’accesso ai capitali e al ruolo in crescita dei fondi di investimento (in particolare in ambito agricolo, dove possono nascere sinergie che uniscano disponibilità economiche e competenze produttive) e sul tema cruciale dell’impennata dei tassi di interesse che rende complessi gli investimenti per le imprese di qualunque dimensione. Spazio anche al tema della generazione del valore, con un focus dedicato al ruolo della ristorazione (anche nella sua forma “mediatica”, fra televisione e social) nella spinta ai consumi e nella valorizzazione di specifici prodotti, e al tema della gestione e fidelizzazione dei collaboratori in azienda, ambito sempre più cruciale in un’epoca storica segnata da crescenti difficoltà nel reperimento di operatori di qualità.
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