1.Dottoressa Cancellara, ci parli oggi del bando Smart&Start: in cosa consiste?
Smart&Start è una nota misura agevolativa messa a disposizione delle Start Up innovative da Invitalia. Lo scopo del bando Smart&Start è quello di agevolare gli Startupper nella realizzazione del proprio progetto imprenditoriale attraverso strumenti di finanza agevolata. La misura è stata introdotta per la prima volta nel 2014 per valorizzare il tessuto imprenditoriale tecnologico e innovativo e incentivare la ricerca pubblica e privata su tutto il territorio nazionale e bloccare la famosa tendenza dei cd. “cervelli in fuga.” Nel corso degli anni il programma Smart&Start ha subito una serie di modifiche, come quella di essere stata anche destinataria di risorse del PNRR, stanziate dal Decreto interministeriale 24 novembre 2021 e rimodulate dal Decreto interministeriale 3 ottobre 2023, pari a 10 milioni di euro, riservate esclusivamente alle startup femminili.
2. Quali Start Up possono accedere al bando?
Soggetti beneficiari sono le startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese. Nello specifico, potranno chiedere un finanziamento:
•Start up innovative di piccola dimensione costituite da non più di 60 mesi
•Imprese straniere che hanno sede nel territorio italiano (o che si impegnano ad istituire una sede in Italia).
•Team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “startup Visa”. In tal caso, la costituzione della società deve intervenire entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
3. Cosa finanzia?
Smart e Start Italia finanzia piani d’impresa, di importo compreso tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro che prevedano spese volte a coprire programmi imprenditoriali caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo o mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale o finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica o privata. Il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto.
In particolare, Smart&Start finanzia:
-spese per immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
-immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
-servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa. Ad esempio, progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa;
– personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo.
4. In cosa si sostanziano le agevolazioni e quali sono i vantaggi che ne derivano?Smart&Start offre un finanziamento senza interessi e senza richiesta di garanzie, a copertura dell’80% delle spese ammissibili, ma prevede maggiori vantaggi per le imprese localizzate al sud Italia e per quelle ubicate nelle zone terremotate del centro Italia. Infatti, per le Start Up presenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia è previsto un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e pertanto, dovranno restituire solo il 70% del finanziamento ricevuto.
Ulteriori benefici sono disposti a favore delle Start Up costituite interamente da donne, da ragazzi under 36 o da chi ha tra i soci un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio, in quanto usufruiscono di un finanziamento che supporta il l 90% delle spese ammissibili.
Proprio da queste disposizioni si comprende l’importante funzione sociale del programma Smart&Start che, intende rigenerare l’ecosistema imprenditoriale nelle aree del mezzogiorno d’Italia, e al contempo incentivare l’occupazione femminile (ancora troppo bassa in tutto il Paese) e quella dei giovanissimi. Non meno importante l’obiettivo di far rientrare i talenti nazionali, scappati all’estero per fare ricerca.
Inoltre, tra le agevolazioni previste vi è una che riguarda solo le start up innovative costituite da non più di 12 mesi. Queste ultime possono usufruire di servizi di tutoraggio tecnico gestionale identificati in base alle caratteristiche delle start up. Il valore di tali servizi è pari a:
15.000 euro per le start up localizzate nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
7.500 euro per le start up localizzate nel restante territorio nazionale.
Il programma è composto da un mix di servizi erogati sotto forma di: webinar specialistici su ambiti di interesse delle imprese; un servizio di mentorship che prevede l’affiancamento di un esperto all’impresa beneficiaria per la gestione degli ambiti manageriali.
5. Ci sono novità rilevanti che arricchiscono l’insieme di vantaggi offerti da Smart&Start Italia?
Assolutamente si. Grazie al decreto ministeriale del 24 febbraio 2022, le startup già ammesse alle agevolazioni possono chiedere di trasformare in fondo perduto una quota del mutuo se nella società vengono realizzati investimenti in capitale di rischio nella forma di investimento in equity, ovvero di conversione in equity di uno strumento in forma di quasi-equity da parte di investitori terzi o di soci persone fisiche. L’investimento nel capitale di rischio deve essere almeno di 80.000 euro, avere una durata minima di tre anni e, nel caso di apporto da parte di investitori terzi, non deve determinare una partecipazione di maggioranza. Il finanziamento agevolato è convertibile fino a un importo del 50% delle somme apportate dagli investitori terzi e, comunque, non oltre il 50% del totale delle agevolazioni concesse alla startup.
6. Quante sono, ad oggi, le Start Up finanziate dal bando Smart&Start e quanti i casi di successo?
Stando ai dati pubblicati sul sito di Invitalia, al 1° maggio 2023 risultano 1.452 startup innovative finanziate; 741 milioni di investimenti attivati e 569 milioni di agevolazioni concesse. Tra i settori più presenti, spiccano il cloud computing e l’e-commerce, con il 18% ciascuno dei progetti finanziati, seguiti da Life Sciences (13%) e Internet of Things (9%). Ben rappresentati anche Materiali innovativi, Automazione industriale, Agroalimentare, Ambiente ed energia.
Tra i casi di successo, da segnalare l’impresa Keyless, che si occupa di cyber security e di riconoscimento biometrico multimodale (viso e comportamento), e Healthia, che ha sviluppato un sistema di medicina digitale per guidare gli utenti verso comportamenti orientati al benessere e alla longevità. Smart&Start Italia si conferma il più importante incentivo nazionale per un target imprenditoriale di livello elevato in termini di profili professionali, idee innovative, soluzioni hi-tech.
Aldina Cancellara Co-investment Manager Accelera Hub