Ha da poco chiuso un round di serie C da 231,5 milioni di dollari l’unicorno americano NinjaOne, raggiungendo una valutazione di 1,9 miliardi di dollari. Nata nel 2013, NinjaOne è una piattaforma IT leader nella gestione degli endpoint, ovvero i dispositivi connessi a una rete che comunicano con altri dispositivi o servizi.
Con un tasso di crescita superiore al 70%, NinjaOne sta vivendo un periodo di iper-crescita, superando i 17.000 clienti e supportando 7 milioni di endpoint per MSP e team IT a livello globale.
Perché oggi la gestione degli endpoint è così importante, e come NinjaOne ha saputo cavalcare questo crescente bisogno?
In poche parole, gli endpoint sono dispositivi fisici ed elettronici progettati per connettersi e comunicare con una rete informatica. Questa interazione può essere paragonata a una conversazione telefonica: nel momento in cui un endpoint si collega alla sua rete, inizia uno scambio di informazioni simile a quello che avviene tra due persone al telefono.
Esistono molti tipi di dispositivi endpoint, tra cui i più comuni sono computer, tablet, smartphone, server, stampanti, workstation e dispositivi IoT (Internet of Things).
Tutte le organizzazioni utilizzano gli endpoint nel proprio funzionamento quotidiano: entro il 2030, gli esperti prevedono che ci saranno oltre 40 milioni di dispositivi connessi in tutto il mondo. Ma questi dispositivi sono anche la fonte di alcuni dei maggiori rischi in termini di produttività, sicurezza e costi. Secondo Enterprise Strategy Group, oltre il 50% dei dipendenti utilizza da quattro a cinque dispositivi endpoint ogni giorno, ma uno sconcertante 90% delle organizzazioni dichiara di non essere in grado di monitorare attivamente tutti gli endpoint.
Quali sono i rischi per la sicurezza degli endpoint
In un’epoca che vede una crescita esponenziale del rischio cyber, i dispositivi endpoint rappresentano una potenziale vulnerabilità che le aziende non possono ignorare. I tipi di rischi per la sicurezza degli endpoint possono essere divisi in sei categorie principali:
1) Ransomware
2) Social engineering
3) Perdita del dispositivo
4) Violazioni dei dati
5) Crittografia insufficiente
6) Sistemi privi dei necessari patch
Leggi qui più dettagli sui rischi cyber per gli endpoint e come prevenirli
Cos’è NinjaOne e come automatizza la gestione degli endpoint
NinjaOne nasce originariamente nel 2013, fondata dal CEO Sal Sferlazza e dal Presidente e CFO Chris Matarese per aiutare i Managed Service Providers (MSP), ovvero i fornitori di servizi per la gestione e del supporto tecnologico per le aziende, a superare le limitazioni delle vecchie soluzioni di monitoraggio e gestione remota (RMM). L’azienda si è espansa negli anni fino ad arrivare a gestire più di sette milioni di endpoint per MSP e team IT.
“Siamo nel decennio dell’endpoint, alimentato da un’ondata di lavoratori spinti a lavorare da remoto o con modelli ibridi durante e dopo la pandemia” commenta Sferlazza. “Che tu sia un MSP incaricato di gestire e proteggere le aziende altrui o un CIO responsabile di un’azienda, gli endpoint rappresentano un rischio e un’opportunità significativi.”
NinjaOne automatizza la gestione degli endpoint per oltre 17.000 clienti offrendo maggiore visibilità, sicurezza e controllo.
La piattaforma NinjaOne è utile per un’ampia gamma di casi d’uso ed è il software più apprezzato su G2 in sette categorie, tra cui la gestione degli endpoint, i software RMM e il patch management. NinjaOne offre anche soluzioni per backup degli endpoint, backup per MSP multi-tenant e controllo con un solo clic per il supporto remoto, e si integra con decine di tecnologie IT e di sicurezza. I suoi servizi includono inoltre onboarding, formazione e supporto illimitati e gratuiti ai clienti di tutte le dimensioni.
Oggi NinjaOne supporta clienti in oltre 80 paesi, tra cui Hello Fresh, Network Coverage, Nissan, Nvidia, Pabst Brewing Company, Prime Care Technologies, State of California e University of Oxford.
NinjaOne, i dettagli del round di serie C
Arrivato a febbraio 2023, il round d’investimento di serie C consiste in un totale di 231,5 milioni di dollari ed è guidato da ICONIQ Growth con la partecipazione degli investitori esistenti, tra cui Frank Slootman, CEO di Snowflake; Amit Argawal, Presidente di Datadog. Con questo finanziamento, il General Partner di ICONIQ Growth Roy Luo è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di NinjaOne.
L’azienda sfrutterà questo finanziamento per continuare a semplificare l’intelligence sugli endpoint, oltre a contribuire allo sviluppo della piattaforma per automatizzare la visibilità e controllare le operazioni IT per ogni azienda, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore.
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