Il settore automobilistico è in continua evoluzione, guidato da innovazioni tecnologiche e crescenti esigenze di sostenibilità. In questo contesto, i fondi di private equity (PE) giocano un ruolo cruciale, fornendo il capitale necessario per lo sviluppo e la crescita delle aziende. I PE investono nell’automotive per diverse ragioni: la possibilità di alti rendimenti, la domanda costante di innovazione e il potenziale di crescita globale.

In Italia e in Europa, i PE stanno investendo in aziende che sviluppano tecnologie avanzate come i veicoli elettrici, la guida autonoma e i sistemi di connettività. Questi investimenti sono fondamentali per permettere alle aziende automobilistiche di rimanere competitive in un mercato globale sempre più esigente. Ad esempio, nel primo trimestre del 2024, i PE, a livello globale, hanno annunciato accordi per un valore di 92 miliardi di dollari, evidenziando un interesse crescente per le opportunità di crescita nel settore.

Le strategie di investimento dei PE nel settore automobilistico includono:

  • Leveraged Buyout (LBO): I PE acquisiscono una società utilizzando una combinazione di equity e debito, contando sui flussi di cassa dell’azienda acquisita per ripagare il debito contratto. Questa tecnica permette di ottenere un controllo significativo con un capitale iniziale relativamente basso.
  • Turnaround: I PE acquistano aziende in difficoltà finanziaria con l’obiettivo di ristrutturarle, migliorare la loro performance operativa e finanziaria e, infine, venderle a un prezzo superiore. Questo processo richiede una gestione attiva e competenze specifiche per identificare e correggere i problemi aziendali.
  • Distressed Investing: Simile al turnaround, ma focalizzato su aziende gravemente in difficoltà o in bancarotta. I PE acquistano questi asset a prezzi fortemente scontati con l’obiettivo di ristrutturare e rivendere con profitto una volta recuperata la stabilità finanziaria.
  • Mezzanino: Un tipo di finanziamento ibrido tra debito e equity, che fornisce capitale sotto forma di prestiti subordinati o partecipazioni azionarie. È spesso utilizzato per finanziare espansioni, acquisizioni o altre transazioni significative senza diluire eccessivamente gli azionisti esistenti.

In Italia, il mercato del private equity nel settore automobilistico ha visto diverse operazioni rilevanti negli ultimi anni. Ad esempio, nel 2023, il fondo di private equity BPI France, insieme a Eurazeo e altri investitori, ha investito significativamente in aziende automobilistiche innovative, focalizzandosi su tecnologie green e soluzioni di mobilità sostenibile.

Un altro esempio significativo è rappresentato dall’acquisizione di Magneti Marelli da parte di KKR nel 2019. Questo investimento ha permesso a Magneti Marelli di espandere le sue capacità tecnologiche e rafforzare la sua presenza globale, soprattutto nei mercati emergenti. La strategia di KKR ha incluso la ristrutturazione operativa e l’espansione in nuovi segmenti di mercato, evidenziando il ruolo cruciale del private equity nel trasformare e migliorare le performance aziendali.

Il mercato automobilistico europeo sta attraversando un periodo di trasformazione significativa, guidata dall’innovazione tecnologica e dalla crescente domanda di soluzioni di mobilità sostenibile. I fondi di private equity (PE) sono al centro di questa evoluzione, fornendo il capitale necessario per sostenere le aziende automobilistiche nella loro transizione. Inoltre, con le normative ambientali che stanno diventando sempre più stringenti, le aziende del comparto sono spinte sempre più ad investire in tecnologia con la necessita di reperire risorse a sostegno degli investimenti necessari.

Nel nostro paese anche i maggiori concessionari automobilistici stanno adottando strategie di crescita che enfatizzano la transizione verso nuovi concetti di mobilità. Questo trend è supportato dai fondi di private equity, che fornendo il capitale necessario, vedono un grande potenziale nelle aziende italiane in grado di innovare e adattarsi alle nuove dinamiche del mercato.

La crescita del settore è ulteriormente sostenuta dall’aumento degli investimenti in infrastrutture per veicoli elettrici e dall’espansione delle reti di ricarica. La previsione di crescita annuale composta (CAGR) del mercato automotive europeo per il periodo 2023-2030 è stimata intorno al 4,5%.

Tuttavia, il mercato dei PE non è privo di sfide. L’aumento dei tassi di interesse ha rallentato l’attività di dealmaking, rendendo più complesso il finanziamento delle acquisizioni. Nonostante ciò, i PE continuano a giocare un ruolo cruciale, sviluppando strategie per sbloccare il capitale e sostenere la crescita delle aziende automobilistiche.

Guardando al futuro, si prevede che i PE continueranno a investire in innovazioni tecnologiche e soluzioni sostenibili, contribuendo a modellare il panorama del mercato automobilistico europeo. Gli investimenti saranno guidati dalla necessità di adattarsi alle normative ambientali sempre più stringenti e dalla domanda dei consumatori per veicoli più ecologici e connessi.

Articolo a cura di Dario Dentale – Angel Investor di Accelera Hub

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