Il settore automotive è in una fase di trasformazione significativa per adattarsi alle nuove tendenze come l’elettrificazione, la guida autonoma e la sostenibilità. Utilizzando i Cash Collect Certificate, prodotti finanziari in grado di conciliare in varie strutture la possibilità di crescita di valore e la salvaguardia del proprio portafoglio, è possibile prendere posizione sul settore automotive puntando sui titoli più promettenti. Tesla, Ford e Porsche sono tre esempi di aziende che stanno giocando un ruolo cruciale in questa transizione.
Le sfide attuali e le prospettive future
Il settore automotive è uno dei pilastri dell’economia globale, ma negli ultimi anni ha attraversato cambiamenti significativi. La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto devastante, causando interruzioni nella catena di approvvigionamento e un calo delle vendite. Tuttavia, il recupero è in corso grazie alla ripresa economica globale e all’aumento della domanda di veicoli, soprattutto quelli elettrici e ibridi.
Attualmente, la spinta verso veicoli elettrici (EV) è la tendenza dominante. Governi di tutto il mondo stanno incentivando l’adozione di EV attraverso sussidi e regolamenti sulle emissioni. Le tecnologie di guida autonoma stanno evolvendo rapidamente, con molte aziende che investono in ricerca e sviluppo per lanciare veicoli a guida autonoma nei prossimi anni. I veicoli sono sempre più connessi, con funzionalità che vanno dalla navigazione avanzata all’intrattenimento e alla diagnostica remota. Inoltre, la sostenibilità sta diventando un punto focale, con molte case automobilistiche che si impegnano a ridurre le emissioni di CO2 e a utilizzare materiali riciclabili.
Le prospettive future per il settore automotive sono promettenti ma sfidanti. L’adozione di veicoli elettrici è destinata a crescere, con previsioni che indicano che entro il 2030 gli EV rappresenteranno una quota significativa del mercato globale. La guida autonoma e i servizi di mobilità condivisa potrebbero rivoluzionare il modo in cui utilizziamo i veicoli. Tuttavia, il settore dovrà affrontare sfide come la carenza di chip, l’aumento dei costi delle materie prime e la necessità di infrastrutture di ricarica adeguate per supportare la diffusione degli EV.
Le società più attive nella transizione energetica
Il settore automotive sta quindi attraversando una fase di trasformazione significativa. Le case automobilistiche che riescono a innovare e adattarsi alle nuove tendenze come l’elettrificazione, la guida autonoma e la sostenibilità avranno un vantaggio competitivo nel lungo periodo. Tesla, Ford e Porsche sono tre esempi di aziende che stanno giocando un ruolo cruciale in questa transizione, ognuna con le proprie strategie e punti di forza unici:
- Tesla è un pioniere nel settore dei veicoli elettrici ed è considerata il leader globale con una quota di mercato significativa. La compagnia è all’avanguardia nella tecnologia delle batterie, software di guida autonoma e infrastrutture di ricarica. La visione del CEO Elon Musk per un futuro sostenibile ha influenzato molte altre case automobilistiche a investire negli EV. Con l’espansione delle sue gigafactory e il lancio di nuovi modelli, Tesla è ben posizionata per continuare a crescere, sebbene dovrà affrontare una concorrenza crescente.
- Ford è uno dei produttori di automobili più storici e sta investendo pesantemente nella transizione verso i veicoli elettrici. L’introduzione di modelli come il Ford Mustang Mach-E e il F-150 Lightning ha ricevuto feedback positivi e dimostra l’impegno di Ford nell’elettrificazione. Ford sta investendo miliardi di dollari nello sviluppo di nuove tecnologie e infrastrutture per supportare la produzione di EV. La compagnia è in una posizione di forza per capitalizzare la sua vasta rete di produzione e distribuzione, ma dovrà continuare a innovare per rimanere competitiva nel mercato EV.
- Porsche è sinonimo di veicoli ad alte prestazioni e di lusso. La sua entrata nel mercato degli EV con la Taycan è stata un successo. Il marchio Porsche è uno dei più riconosciuti e rispettati nel settore automotive, con una forte fedeltà della clientela. Porsche continua a investire in tecnologie avanzate, sia nel settore degli EV che in quello della guida autonoma. Con una crescente gamma di veicoli elettrici e piani per l’ulteriore elettrificazione del suo portfolio, Porsche è ben posizionata per attrarre i consumatori premium che cercano veicoli elettrici di alta qualità.
Rendimento annuo del 13,80% sulle big dell’auto
Un modo alternativo di investire sul settore automotive è quello di utilizzare i certificati d’investimento come gli Airbag Memory Cash Collect di BNP Paribas emessi di recente sul SeDeX (MTF) di Borsa Italiana. Questa nuova serie di Certificate risponde alle esigenze degli investitori che in questa fase di mercato hanno la necessità di mettere l’accento sulla protezione da potenziali ribassi dei mercati azionari. In questo senso gli Airbag sono strumenti che si distinguono per la loro capacità di protezione senza rinunciare al rendimento potenziale tipico dei Cash Collect. I nuovi prodotti sono strutturati su panieri di azioni, hanno una durata di quattro anni e offrono potenziali premi mensili con effetto memoria compresi tra lo 0,65% (7,80% annuo) e l’1,80% (21,60% annuo) dell’importo nozionale (100 euro).
I panieri dei 15 certificati della nuova serie sono costruiti per permettere all’investitore di prendere posizione tramite un unico strumento su alcune tra le più importanti realtà finanziarie ed industriali italiane e internazionali, seguendo un approccio tematico e consentendo di prendere esposizione su un’ampia varietà di settori. Tra questi troviamo proprio quello (ISIN NLBNPIT235B5) formato da tre colossi attivi nel settore automotive come Tesla, Ford e Porsche.
Nel dettaglio, il Certificate paga un premio mensile di 1,15 euro (13,80% annuo) se il valore di tutte e tre le azioni è superiore o uguale al 60% del loro valore iniziale (più gli eventuali premi non pagati precedentemente grazie all’effetto memoria), mentre se il valore di uno dei tre titoli è inferiore al 60% del valore iniziale, il Certificate non paga il premio e si rinvia alla data di valutazione successiva; trattenendo in memoria il premio non pagato. Inoltre, a partire dal sesto mese (novembre 2024), qualora Tesla, Ford e Porsche quotino ad un valore superiore al rispettivo valore iniziale, il Certificate scade anticipatamente, pagando, oltre al premio mensile (1,15 euro), l’importo nozionale (100 euro) e i precedenti premi eventualmente trattenuti in memoria.
A scadenza ulteriore protezione con l’Airbag
A scadenza (22 maggio 2028), se il Certificate non è scaduto anticipatamente, sono due gli scenari possibili:
- se la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere è pari o superiore al livello airbag (60% del valore iniziale), il Certificate rimborsa l’importo nozionale (100 euro) più il premio mensile (1,15 euro) e gli eventuali premi non pagati precedentemente grazie all’effetto memoria;
- se la quotazione di almeno una delle azioni che compongono il paniere è inferiore al livello airbag (60% del valore iniziale), si attiva l’effetto airbag (come meglio descritto di seguito) e il Certificate paga un importo commisurato al valore del paniere con performance peggiore a scadenza moltiplicato per il fattore airbag (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito). Grazie all’effetto airbag, in questo caso l’importo di rimborso non seguirà linearmente la performance del sottostante peggiore ma sarà migliorativo.
L’Effetto Airbag permette quindi di contenere gli effetti negativi di eventuali ribassi delle azioni che compongono il paniere oltre il Livello Airbag e di limitare, in tale scenario, le perdite rispetto a un investimento in un classico certificato Cash Collect su azioni. In che modo? In pratica, nel caso in cui a scadenza la quotazione dell’azione con la performance peggiore del paniere sia inferiore al livello airbag (60% del valore iniziale) si attiva l’effetto airbag e l’investitore riceve un importo commisurato al valore di tale azione a scadenza moltiplicato per il fattore airbag.
Per esempio, come nel nostro caso di livello airbag pari al 60%, nella situazione in cui il sottostante peggiore dovesse chiudere al 40% del valore iniziale (con una perdita quindi del 60% rispetto allo strike) il rimborso sarebbe pari a 66,67 euro, ovvero 40 moltiplicato per 1,6667 (contro un rimborso che sarebbe stato pari a 40 euro nel caso in cui non fosse stato presente l’effetto airbag). L’effetto airbag è quindi un ulteriore meccanismo protettivo di questo Certificate.
Di seguito le analisi di scenario a scadenza:
Infine, il certificato è dotato di opzione Quanto che lo rende immune dall’oscillazione del cambio tra l’euro nei confronti del dollaro Usa (la valuta dei sottostanti Tesla e Ford), neutralizzando il relativo rischio.
I giudizi degli analisti sui titoli del paniere
Il consensus raccolto da Bloomberg sui tre titoli del paniere, che riportiamo nella tabella qui sopra, è sostanzialmente positivo. Su Tesla e Porsche prevalgono le raccomandazione di acquisto (buy) rispetto a chi suggerisce di mantenere la azioni in portafoglio (hold) e solo una minoranza di analisti dice di vendere (sell). Su Ford, invece, gli hold prevalgono leggermente rispetto ai buy, mentre i sell sono sempre una minoranza. Inoltre, il target price medio indica che attualmente Ford e Porsche appaiono ancora sotto-prezzati e dai quali gli analisti si aspettano potenziali upside entro i prossimi 12 mesi.
Questo rende i sottostanti del paniere idonei a strategie con un Certificate Airbag Memory Cash Collect, ovvero per chi ha una visione laterale o moderatamente rialzista di un determinato settore, come quello dell’automotive. Questi certificati offrono all’investitore sia la possibilità di ricevere premi mensili anche nel caso di andamento negativo dei sottostanti entro i limiti del livello barriera, sia di cavalcare l’andamento rialzista dei mercati azionari, per ottenere un rendimento interessante al momento della scadenza anticipata (da novembre 2024) oppure alla fine della vita del prodotto dopo quattro anni (maggio 2028).
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