Quando si tratta di malattie dell’orecchio, una diagnosi accurata è fondamentale per un trattamento efficace, specialmente se questi disturbi possono portare alla perdita dell’udito. Tradizionalmente, gli otorinolaringoiatri utilizzano l’otoscopio, un dispositivo che fornisce una visione limitata della superficie del timpano. Questo strumento convenzionale, sebbene utile, ha i suoi limiti, in particolare quando la membrana timpanica è opaca a causa di alcune patologie. Per risolvere tale problematica, un team di ricercatori ha progettato un nuovo otoscopio portatile che integra la tomografia a coerenza ottica (OCT) con l’otoscopio tradizionale al fine di migliorarne le capacità diagnostiche.
Negli ultimi 150 anni la metodologia adottata dai medici per la visione della membrana timpanica e dell’orecchio interno non è cambiata molto. Si inserisce uno speculum auricolare nel condotto uditivo munito di illuminazione assistita. Lo speculum più usato oggi è stato inventato da A. Hartmann a Berlino nel 1881. Da allora, l’illuminazione e l’ottica sono migliorate, ma poco altro è cambiato se non l’aggiunta di una fotocamera digitale per la video-otoscopia. L’imaging prodotta dall’otoscopio tradizionale produce informazioni sulla superficie della membrana timpanica e sull’orecchio interno, ma senza fornire al personale una percezione della profondità perché è possibile ottenere solo una vista monoculare. Per tale ragione, l’interpretazione risulta soggettiva e varia con l’esperienza del medico; questo può portare a una diagnosi tardiva o errata.
Malattie dell’orecchio più frequenti
Le patologie dell’orecchio sono composte da un gruppo eterogeneo di malattie che comportano un rischio significativo di perdita dell’udito, paralisi del nervo facciale e altre gravi complicazioni. Alcune delle malattie più comuni includono: l’otite media e ed il colesteatoma. Le patologie meno comuni, invece, includono lesioni neoplastiche più insidiose dell’orecchio come i neurinomi.
Nuovo otoscopio OCT per la diagnosticare le malattie dell’orecchio
Il dispositivo progettato consente ai medici di ottenere visioni dettagliate sia della superficie che delle strutture più profonde del timpano e dell’orecchio, consentendo un quadro più completo della salute e migliorando l’accuratezza diagnostica. Gli otoscopi tradizionali consentono solo un esame superficiale della membrana timpanica, spesso non permettendo la diagnosi di patologie più profonde. Al contrario, l’otoscopio OCT combina la tradizionale vista otoscopica con l’imaging ad alta risoluzione delle strutture interne della membrana timpanica e dell’orecchio. Tutto questo offre una visione più chiara e completa e può supportare i professionisti nella diagnosi di condizioni precedentemente non analizzate.
Il nuovo dispositivo presenta un campo visivo di 7,4 mm e considerevoli risoluzioni laterali e assiali, rispettivamente di 38 μm e 33,4 μm. Inoltre, integra anche algoritmi avanzati per migliorare la chiarezza dell’immagine e correggere le distorsioni garantendo risultati precisi e affidabili. Il design del nuovo otoscopio consente una perfetta integrazione nei flussi di lavoro clinici essendo trasportabile mediante un carrello endoscopico e presentando un’interfaccia facile da usare controllata da un pedale per l’acquisizione di immagini. Questo approccio user-friendly assicura che il dispositivo possa essere facilmente adottato dai medici, fornendo loro un nuovo potente strumento per la diagnosi e la gestione dei disturbi.
Test di utilizzo nella diagnosi delle malattie dell’orecchio
Durante uno studio clinico presso l’ospedale USC Keck, i ricercatori hanno testato l’otoscopio OCT su oltre 100 pazienti. I test hanno dimostrato la capacità del dispositivo di rivelare caratteristiche patologiche che in precedenza non erano rilevabili mediante l’utilizzo dell’otoscopio tradizionale. In particolare, il nuovo sistema di imaging ha identificato diverse condizioni critiche che non erano evidenti attraverso i metodi tradizionali, offrendo preziose informazioni per una gestione e un trattamento più efficaci delle malattie dell’orecchio.
Questo progresso segna un significativo passo avanti in otorinolaringoiatria migliorando la precisione degli esami dell’orecchio. Tutto ciò, inoltre, potrebbe portare a ottimi risultati nel trattamento di pazienti che soffrono di perdita dell’udito prevenendo e trattando tempestivamente le patologie. Infatti, con un incremento di utilizzo di questa nuova tecnologia si potrebbe anche arrivare ad un miglioramento nelle modalità di trattamento e valutazione della salute dell’orecchio monitorando le terapie e valutandone l’efficacia.
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