Annunciati nuovi investimenti per 30 milioni di euro. A Fakuma focus su innovazione e prodotti green.

Sirmax Group, azienda specializzata nella produzione di granuli termoplastici destinati a diversi settori di applicazione, come automotive, elettrodomestici, arredamento, elettrico, edilizia e molti altri, guarda alle sfide del prossimo futuro, forte di una storia lunga 60 anni, celebrati proprio qualche settimana fa.

Il piano industriale 2025-27, appena presentato agli stakeholders, prevede nuovi investimenti, per 30 milioni di euro, che seguono la strategia multi-country e multi-product indicata da Massimo Pavin, presidente e amministratore delegato, e riguardano, l’espansione nei mercati esteri. Tra gli obiettivi ci sono il completamento del 14° stabilimento produttivo del Gruppo a Hosur (India) entro il 2026, che si aggiunge agli altri due indiani, e l’ampliamento nella proprietà di Anderson, negli Stati Uniti.

I numeri dell’ultima semestrale sono incoraggianti: 215 milioni di euro di ricavi, contro i 200 del 2023, con un aumento dei volumi di vendita del 10% e 24 milioni di margine operativo lordo. L’azienda raccoglie i frutti degli investimenti degli ultimi quattro anni, che ammontano a 180 milioni di euro tra crescita interna, con il raddoppio dei siti negli Usa e in Polonia, l’aumento del 10% della capacità produttiva in Europa e acquisizioni di aziende nelle plastiche da riciclo (S.E.R., oggi Sirmax New Life) e bio (Microtec, oggi Sirmax).

OBIETTIVO: DIVERSIFICARE. Risultati che premiano anche la strategia di diversificazione di Sirmax, che si articola su due livelli. Il primo riguarda la gamma di prodotti, dove la plastica da riciclo meccanico di poliolefine post-consumo rappresenta il 90% dei volumi nei nuovi progetti e valgono il 10% dei ricavi attuali. Guardando i settori, invece, se l’automotive vale il 20% del totale, un quinto di questo 20% è fatto di prodotti green.


Il secondo livello di diversificazione è geografico: mentre l’Europa resta ancora in stallo, in Usa Sirmax ha registrato nel primo semestre 2024 una crescita del 20%, acquistando nuove quote di mercato. Il gruppo è cresciuto del 10% anche in Brasile e in India, in quest’ultimo Paese grazie alla spinta del programma interno dello stato asiatico che sta dando un forte impulso ai consumi e alla produzione interna.

“Il nostro valore è la diversificazione sia geografica che di prodotto – commenta il Presidente e amministratore delegato di Sirmax, Massimo Pavin, ma anche la nostra catena del valore localizzata, composta da filiere corte direttamente sui territori dove internazionalizziamo. Questo ci permette di sentire meno l’impatto delle problematiche geopolitiche, del costo dei noli o delle politiche dei dazi. In questo momento l’azienda ha ottime prospettive di crescita in Usa, India e Brasile. L’Europa resta la nostra maggiore destinazione, ma sta ancora vivendo un momento difficile e, per il nostro settore, molto dipenderà da come il governo europeo vorrà affrontare il tema della regolamentazione delle merci in entrata”.

IN MOSTRA A FAKUMA. Proprio i prodotti sostenibili sono il biglietto da visita con cui Sirmax si presenta al Fakuma di Friedrichshafen (Germania), uno degli appuntamenti fieristici più importanti per il settore della plastica.


Sarà l’occasione per ricordare anche le recenti certificazioni ottenute dal gruppo, come la QB della CSTB per i TPE Xelter S, relativamente al settore del building per i profili e guaine finestre. La famiglia di elastomeri termoplastici Xelter S ha superato con successo i controlli fisico-chimici e i test di resistenza, che ne hanno confermato le elevate proprietà elasto-meccaniche, l’ottima resistenza agli agenti atmosferici e la durata nel tempo.

L’intera gamma dei compound circolari con contenuto di polipropilene da post consumo ora ha la Carta Gialla HB, il documento rilasciato da UL, l’agenzia statunitense indipendente di certificazione e sicurezza Underwriters Laboratories che certifica il comportamento alla fiamma di un materiale plastico a seguito di specifiche prove di laboratorio.
Sirmax è tra le prime aziende ad ottenere la certificazione UL HB per una gamma così ampia di materiali: dai polipropileni non caricati, a quelli caricati minerali (carbonato di calcio/talco) e rinforzati (fibra di vetro o carica mista fibra/talco) con contenuto di riciclato PCR variabile dal 10 al 99%.

Sirmax sta concentrando sempre più la sua attenzione anche all’ampliamento della gamma dei tecnopolimeri. Presenti in fiera anche due prodotti per combinare ancora più efficacemente alte prestazioni, minor impatto ambientale e ritardo alla fiamma. Il primo è un ABS autoestinguente in classe V0 1,5 mm, con GWFI di 960°C 1,0 mm, il secondo un PS autoestinguente, classe V2 0,8 mm e GWFI 850°C 1,0 mm. Sia in versione tradizionale che circolare, entrambi contano su un parziale contenuto di riciclato da fonte pre-consumo e sono privi di antimonio triossido (ATO), usualmente aggiunto ai compound autoestinguenti alogenati per sopprimere, ridurre e ritardare la propagazione della fiamma.

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