La creatività dei designer di questa azienda di arredamento si combina con i materiali più disparati per dare vita a lampade decorative per interni ed esterni in grado di soddisfare la clientela più esigente. Davide Diamantini, amministratore unico, racconta l’evoluzione dell’impresa di Fossombrone, che negli anni ha saputo farsi apprezzare anche sui mercati esteri
Partito nel 2005 con l’idea di provare a fare qualcosa di diverso, di innovativo nel settore della luce, il progetto Karman – 5,2 milioni di euro di fatturato nel 2023 a fronte di 26 dipendenti – ha subìto nel tempo quell’accelerazione commerciale che ha portato l’azienda con quartier generale a Fossombrone, in provincia di Pesaro e Urbino, a ritagliarsi una buona fetta di mercato sia in Italia che al di fuori dei confini nazionali. Specializzata in lampade decorative da interni ed esterni, la Pmi marchigiana continua a muoversi a trecentosessanta gradi in un settore che offre ancora un consistente margine di crescita a chi dispone del know how per sorprendere periodicamente la propria clientela.
“Sono sempre stato convinto del fatto che non avremmo certo potuto sfondare in questo mercato senza proporre cose nuove o percorrendo strade che fossero già state esplorate – spiega Davide Diamantini (nella foto in alto), amministratore unico di Karman –. Emergere in questo modo in un contesto così competitivo e popolato come il nostro sarebbe stato impossibile. Quindi siamo partiti dal concetto di creare un’azienda completamente made in Italy, com’è tutt’ora. Non importiamo alcun prodotto facendo quasi tutto internamente, sempre nei limiti del possibile. Questo perché, visto che utilizziamo tanti materiali diversi per dare ai designer che realizzano le lampade la possibilità di esprimersi al meglio delle loro possibilità, non riusciamo a produrre proprio tutto il necessario. Considerato che usiamo vetro soffiato, alluminio, ceramica, tecnopolimeri, tecnoresine, cemento, molti generi di metallo ed altro, è facilmente comprensibile il motivo per cui non siamo in grado di essere completamente autosufficienti”.
Karman è impegnata da quasi vent’anni sostanzialmente in due macro categorie commerciali. Quella dell’illuminazione tecnica destinata, tra gli altri ambienti, a supermercati e aeroporti, e la decorativa, legata alle richieste che giungono in azienda in particolare dai proprietari di case. “La nostra traiettoria industriale ha preso il via quando io, che venivo da un ambito lavorativo parecchio lontano dal mondo luce, mi sono messo in testa, affascinato dalle prospettive che vedevo nel settore, di dare sostanza alle idee alla base di questa nuova passione industriale. Un progetto che ha da subito innescato un legame professionale con gli architetti, che inserivano i prodotti di Karman nella pianificazione degli interventi migliorativi sui vari ambienti presi in considerazione”.
E visto che, otto volte su dieci le lampade vengono ancora scelte da queste importanti figure professionali in accordo con la proprietà del sito interessato dai lavori, il trend, per la Pmi di base a Fossombrone, si è via via consolidato positivamente finendo col premiare l’indubbia qualità della produzione. “Abbiamo poi una capillare rete commerciale a supporto sia in Italia che all’estero, sforzi imprenditoriali che sono stati capaci di far salire il nostro export fino al 60-65% attuale – chiarisce l’amministratore unico di Karman –. L’Europa la copriamo praticamente tutta con agenti plurimandatari operativi nei campi dell’illuminazione e dell’arredamento, mentre siamo presenti anche in Stati Uniti, Canada, Emirati Arabi e a Dubai oltre che, occasionalmente, in Giappone, Filippine e Cina”.
Karman, che continua ad organizzare periodicamente workshop di una giornata per spiegare agli architetti le novità di cui potranno disporre nella stesura dei progetti, dispone nel settore decorativo di una collezione outdoor di grande impatto. “Un aspetto non comune attualmente nel nostro ambito industriale, ambiente in cui ci distinguiamo sfruttando il seguito generato da alcuni prodotti di punta come Leda, collezione modulare e flessibile di elementi luminosi da interno ed esterno, Stant, Don’t Touch, Cell. Lampade da spazi indoor, outdoor, a sospensione, oppure per soffitto, parete, tavolo, terra o ancora veri e propri sistemi di illuminazione a led flessibili, tanto minimali quanto eleganti – sottolinea Diamantini –. Soluzioni eclettiche in grado di soddisfare le richieste anche dei negozi di illuminazione e arredamento”.
Per non lasciare nulla al caso ed essere sempre preparata a gestire gli effetti delle ultime innovazioni lanciate sul mercato della luce, Karman si muove pure all’estero per promuovere un brand comunque ormai ben conosciuto dai player del settore.
“Oltre a portare le idee che hanno ispirato ogni nostra lampada in giro per il mondo, siamo puntualmente presenti alle due fiere di riferimento per il settore in cui operiamo: quella tedesca di Francoforte e la milanese Euroluce, appuntamenti importantissimi che vengono organizzati ad anni alterni. In più abbiamo dato spazio visivo alle produzioni aziendali anche sui social network e, come detto, cerchiamo di coinvolgere ulteriormente gli architetti in tutto ciò che facciamo”.
E proprio seguendo queste linee guida, la Pmi marchigiana si prepara ora ad Euroluce 2025, in programma nell’aprile prossimo a Milano. “Lì presenteremo ancora una volta prodotti e catalogo aggiornati, nuove soluzioni da proporre a pubblico e addetti ai lavori nel solco delle tipologie che ci hanno fatto apprezzare negli anni. Saranno cinque giorni in cui saremo ancora una volta chiamati a mostrare ad osservatori stranieri e non il meglio espresso dal mondo della luce”, conclude Davide Diamantini.
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