Sviluppati da un’azienda italiana, i TaoPatch sfruttano le nanotecnologie per lenire dolori articolari e favorire la mobilità. Ecco com’è andata la nostra prova.
La prova da fare è semplice: mettetevi al centro di una stanza, scalzi, con gli occhi chiusi e le braccia tese in avanti. Iniziate a camminare sul posto, fermandovi dopo aver compiuto almeno 80 passi. Riaprite gli occhi e guardate dove siete. Se vi trovate sulla stessa mattonella di partenza, significa che avete una propriocezione, ovvero una percezione dei movimenti del vostro corpo nello spazio, talmente esatta che potreste saltare la lettura di queste righe. Ma non è detto. Quello descritto, infatti, è solo uno dei test ai quali il dottor Marco Castellano, titolare di un centro fisioterapico a Como, ha sottoposto chi scrive. Sono seguite misurazioni sull’allineamento di spalle e bacino, esami sulla forza delle braccia, l’appoggio dei piedi, l’equilibrio, la conduzione dell’energia nel corpo. Il tutto per prendere i riferimenti di partenza e poter iniziare ad applicare i TaoPatch, gli innovativi dispositivi medici indossabili prodotti da un’azienda di Treviso, la Tao Technologies, che compaiono sempre più spesso addosso a star dello sport o dello spettacolo e sono oggetto di studi medici e ricerche nelle più ampie aree di applicazione.
Si comincia da due
Per capire meglio di che cosa si tratta e come funziona questa tecnologia, abbiamo deciso di provarli in prima persona. I TaoPatch si presentano come dei microchip grandi come una moneta da 10 centesimi ma più sottili, da indossare con dei cerotti speciali in alcuni punti strategici individuati dai diversi professionisti che li applicano in funzione dello scopo a cui devono assolvere. Il protocollo base prevede l’applicazione di due dispositivi, uno sullo sterno e l’altro sulla nuca in corrispondenza della settima vertebra cervicale. Si comincia con poche ore al giorno, e in meno di un mese si arriva a tenerli h24.
I componenti principali sono nanocristalli chiamati «quantum dots» (quelli che hanno fruttato ai loro scopritori il Nobel per la Chimica 2023) che vengono attivati dal calore del corpo e dalla luce e producono elettroni e fotoni con lunghezze d’onda a bassissima intensità. Non c’è rilascio di sostanze chimiche dunque, e non hanno nemmeno una batteria. Questa mini terapia laser stimola i recettori dei punti nevralgici, liberando tensioni muscolari e riequilibrando il sistema tonico posturale. L’effetto è evidente sin dal primo minuto: gli stessi test di inizio visita, replicati dopo l’applicazione dei patch, danno un esito significativamente migliore.
Il paziente zero
«L’azienda è nata da una mia esperienza personale non felice», racconta Fabio Fontana, dottore in scienze biomediche, fondatore e paziente zero della sua azienda. «Per spegnere l’emicrania di cui soffrivo e la dipendenza da farmaci che ne conseguiva, ho cercato una terapia attingendo alle mie competenze sulle onde elettromagnetiche e facendomi aiutare da un posturologo e da un laser. Visti i risultati, mi sono chiesto se si potesse avere un laser continuativo e indossabile e ho trovato risposta nelle nanotecnologie che arrivavano dagli Usa. Ho iniziato a studiarne possibili applicazioni sul dolore cronico, dalla lombosciatalgia alla cervicalgia, e nel 2012 ho realizzato il primo dispositivo».
L’obiettivo primario dei TaoPatch resta quello di migliorare la postura, facilitare la mobilità e risolvere alcuni disturbi del movimento per recuperare le funzionalità articolari, lenire dolori e ottimizzare le prestazioni fisiche. Il risultato della tecnologia è legato alla corretta diagnosi dei problemi, alla scelta dei dispositivi, dei punti e dei tempi di applicazione. Per questo nell’acquisto di una confezione è sempre compresa una consulenza con uno dei professionisti formati dall’azienda, per la maggior parte osteopati e fisioterapisti. Il kit start costa 249 euro e comprende tre dispositivi «base» garantiti tre anni. La gamma di TaoPatch comprende oltre 20 varianti, differenti per dimensioni/potenza, ma anche per funzione (antistress, contro l’insonnia, per regolare le emozioni…) con costi fino a 1.600 euro.
Non solo per la postura
Le evoluzioni in corso di questa tecnologia sono diverse. Dopo un periodo di utilizzo durato qualche settimana e focalizzato sulla correzione della postura, gli stessi dispositivi in prova a chi scrive sono stati ricollocati in punti diversi per attivare funzioni metaboliche che stimolassero intestino o, successivamente, fegato. Ma fan dei TaoPatch si possono trovare negli studi dentistici o pediatrici, tra gli esperti di insonnia e i personal trainer. «Qualche anno fa è accaduto che un medico, Alberto Lomeo, primario di cardiochirurgia e chirurgia vascolare a Catania, abbia provato ad applicare i dispositivi a pazienti affetti da Parkinson e Sclerosi», racconta Fontana. «Questo ha aperto un fronte di ricerca nuovo e possiamo documentare i benefici ottenuti in termini di miglioramento dei movimenti dal collo agli arti inferiori. Oggi per noi questa è un’applicazione di primaria importanza».
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