L’Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli si è dotato di una nuova strumentazione di diagnostica radiologica che consente di effettuare valutazioni radiografiche in posizione eretta (quindi sotto carico) della colonna vertebrale, degli arti inferiori e total body, con acquisizioni rapide, accurate e con dose minima di raggi X. Si tratta del sistema Eos Edge, costato un milione di euro, di cui 200.000 donati dalla Fondazione Istituto Ortopedico Rizzoli.
Una volta eseguita l’acquisizione, in termini di “restituzione” il sistema è in grado di calcolare più di cento parametri clinici e di rilasciare report che servono ai chirurghi per la pianificazione degli interventi, per il controllo post operatorio e il follow-up dei pazienti nel tempo, oltre a fornire la ricostruzione 3D della colonna vertebrale e degli arti inferiori a partire dalle immagini acquisite in posizione sotto carico.

Il Rizzoli è la prima struttura pubblica in Italia a dotarsi di questa tecnologia, che sarà utile soprattutto per studiare i pazienti affetti da deformità della colonna vertebrale (scoliosi, cifosi, lordosi, difetti di carico della colonna e delle anche, dismorfie congenite o acquisite dello scheletro) e da difetti degli arti (valgismo, varismo, dismetrie, osso procurvato e recurvato, rapporti articolari di spalla, ecc.).

Si tratta soprattutto di pazienti pediatrici con patologie che richiedono frequenti valutazioni radiografiche e con questo sistema l’esposizione ai raggi X è di oltre venti volte inferiore rispetto a indagini analoghe effettuate con altre strumentazioni: il sistema può acquisire simultaneamente e con continuità immagini frontali e laterali di tutto il corpo in posizione eretta, una pedana elevabile permette di posizionare il paziente per effettuare acquisizioni che includano piede e caviglia, grazie a protocolli e software specifici è possibile ottimizzare la dose raggi e i tempi sono ridotti a meno di tre secondi per l’acquisizione dell’intera colonna vertebrale nei pazienti pediatrici.

«Il nostro Istituto è centro di riferimento nazionale e internazionale per le patologie della colonna vertebrale – sottolinea il direttore generale del Rizzoli Anselmo Campagna –. Questa dotazione è quindi un elemento in più nel percorso di cura che garantiamo ai pazienti, spesso bambini e bambine che seguiamo per anni nella crescita. I controlli periodici e accurati a cui sono sottoposti si rivelano indispensabili per una corretta valutazione del miglior approccio possibile alla situazione individuale, anche per capire se è necessario un intervento chirurgico, spesso molto impegnativo in ambito vertebrale e quindi considerato come ultima opzione. La possibilità, quindi, di effettuare i controlli spesso ma limitando l’esposizione alle radiazioni ionizzanti rappresenta un evidente vantaggio per la salute complessiva dei pazienti».

Riproduzione Orthoacademy

Al Rizzoli una nuova tecnologia diagnostica a basse radiazioni per lo studio delle deformità della colonna vertebrale e dei difetti degli arti

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