Niccolò Babbini, 21 anni, ex studente del liceo Galvani, è tra gli organizzatori dell’iniziativa. Coinvolti oltre 4.000 ragazzi di venti università del Regno Unito: “Soddisfatti della prima edizione“.
Le eccellenze italiane arrivano fin sotto al Big Ben, dove, in occasione di un simposio di tre giorni alla London School of Economics and Political Science, volti noti del mondo della politica, cultura, sport e finanza si sono riuniti nella capitale del Regno Unito per conversare sul futuro del Belpaese. Dietro all’organizzazione dell’evento – che terminerà oggi con l’ultima puntata – c’è la rete che unisce tutti gli studenti italiani nel Paese, la United Italian Societies (UIS), che coinvolge più di 4.000 giovani in 20 università del Regno Unito: tra gli organizzatori, anche il ventunenne Niccolò Babbini, bolognese doc ed ex studente del liceo Galvani, dove è stato anche rappresentante di istituto. “Questo simposio è frutto di un importante lavoro, portato avanti insieme agli altri organizzatori (Umberto Belluzzo, Fabio Carolla, Guglielmo Santamaria, ndr) per promuovere la cultura italiana e aiutare le relazioni tra studenti. È per noi motivo di grande soddisfazione e quando raggiungo traguardi di questo tipo, penso sempre al mio liceo bolognese, che mi ha insegnato tanto” spiega Babbini.
Tra gli ospiti più noti, anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, protagonista principale della giornata di ieri dedicata alla politica e alla comunicazione. “Tra le principali priorità, dobbiamo intervenire su quella parte della giustizia che ha un forte impatto sull’economia: la prima malattia della giustizia è la lentezza dei processi, mentre la seconda è l’incertezza del diritto – ha spiegato il ministro ai ragazzi presenti a Londra –. Questa lentezza incide, negativamente, sul 2% del nostro prodotto interno lordo. Vi è una confusione normativa che tiene lontani gli investitori stranieri. E dobbiamo, per questo, puntare a una maggiore rapidità: contiamo di ridurre del 40% la durata dei processi civili ed eliminare, entro pochi anni, il 90% degli arretrati“.
È stato realizzato un incontro tra giornalisti ed esperti della comunicazione, pronti a re-immaginare il futuro del giornalismo italiano. “Possiamo dirci finora soddisfatti della prima edizione del Symposium – precisa il bolognese – sia in termini di attenzione sollevata tra gli studenti, sia in termini di ospiti presenti, tutti illustri e disponibili a dialogare con la nostra comunità. Avere un confronto diretto con loro è un’occasione unica per i giovani italiani nel Regno Unito“. I giovani hanno avuto inoltre l’occasione di approfondire il tema del business durante la prima giornata, in programma martedì scorso. Oggi, per l’ultimo incontro, saranno presenti gli chef Cristina Bowerman e Giorgio Locatelli, il giornalista sportivo Fabio Caressa e l’imprenditore digitale Marco Montemagno. A chiudere, l’ex direttore del Fondo monetario internazionale, il senatore Carlo Cottarelli.