Risale al 17 giugno 2022 la quotazione di Bellini Nautica su Euronext Growth Milan, il listino delle imprese a maggior potenziale di crescita di Borsa Italiana. Da allora, il titolo Bellini è salito dell’11,45% e dell’82,5% da inizio anno. Abbiamo chiesto un primo bilancio della quotazione a Battista Bellini, ceo di Bellini Nautica, azienda dl settore nautica attiva dal 1960, che ha appena ripreso a produrre barche con la Astor 36.
PressMare – A 2 anni dalla quotazione, qual è il suo bilancio di questa esperienza?
Battista Bellini – Il bilancio è senz’altro positivo. Ci siamo fatti le ossa sul campo: ora abbiamo un’altra conoscenza e consapevolezza di come ci si muove sul mercato quotato. Ciò permette di conoscere diversi operatori; con alcuni si va d’accordo, con altri meno. La scelta delle persone che accompagnano nella quotazione è molto rilevante: soprattutto le persone interne, ma anche dei consulenti esterni. Per le pmi è ancora più importante scegliere le persone che accompagnino correttamente l’azienda in questo percorso.
È risaputo che il mercato italiano non ha come migliore caratteristica la liquidità, in particolare il segmento Euronext Growth Milan, per cui il titolo subisce spesso l’impatto di dinamiche che non sono connesse al reale andamento della società. Per questo, è importante muoversi dal punto di vista della comunicazione, facendo capire le mosse dell’azienda. Noi abbiamo fatto un percorso per imparare a comunicare di più e meglio con gli investitori, perché non basta lavorare a testa bassa come eravamo abituati. Abbiamo compreso che dal confronto e dagli incontri con gli investitori nascono idee, spunti di riflessione e fiducia reciproca.
PM – Perché ha deciso di quotare Bellini Nautica?
BB: Venivamo da un percorso fatto sulle diverse linee di business che avevamo, in cui avevamo cercato di isolarle e farle crescere. Eravamo giunti al massimo della capacità di crescita con risorse aziendali.
Avevamo a quel punto tre opzioni per crescere ancora: banche; private equity e quotazione in borsa. Abbiamo scelto la terza opzione perché volevamo aprire le porte dell’azienda, facendo partecipare alla nostra crescita non solo gli investitori istituzionali, ma anche il pubblico. Il fatto di aprirsi al pubblico, rendendo l’impresa più trasparente, permette di avere una platea più ampia, ma anche fiducia, quindi un rafforzamento reputazionale se si fanno le cose come si deve. Inoltre, volevamo più trasparenza a livello aziendale, dando visibilità sulle prospettive e i piani dell’impresa, oltre che la possibilità partecipare a coloro che condividono questo percorso.
Dal punto di vista finanziario, ci servivano risorse per acquistare imbarcazioni d’epoca e condurre acquisizioni. Abbiamo fatto entrambi, comprando un cantiere in Liguria e fondendoci con Rimini Service Yacht, creando la piattaforma Italian Dealer nel dicembre 2023.
Inoltre, pensavamo fin dall’epoca della quotazione all’apertura di una nuova linea Bellini Yacht: la produzione di imbarcazioni a marchio Bellini, riprendendo il Dna dell’azienda dalla fondazione da parte del nonno.
PM – Perché ha scelto proprio la quotazione e non l’ingresso nel capitale di un fondo per reperire nuovi capitali?
BB – Avevamo le idee chiare su cosa fare e anche sui passi per procedere e continuare la crescita. L’apporto di un fondo non è solo finanziario ma anche e soprattutto l’aggiornamento di competenze e network. Abbiamo deciso di giocare da soli, facendo leva sulle nostre competenze e, in mancanza, inserendole nel team. Senza peccare di presunzione, ci sentivamo fiduciosi su cosa dovevamo fare e non pronti a far entrare un operatore con cui poi bisogna “sposarsi”. Abbiamo fatto delle chiacchierate con private equity, partite da noi o dal passaparola, ma non abbiamo trovato l’operatore con cui è scattata la scintilla. Un conto è sposarsi con una platea cui si rende conto delle proprie scelte e un altro conto è prendersi per mano e fare un percorso insieme, caso in cui è fondamentale avere una filosofia di lavoro perfettamente allineata.
M – Quali difficoltà ha dovuto affrontare nella quotazione di Bellini?
Per continuare a leggere l’intervista: Pressmare | Bellini Nautica: un primo bilancio della quotazione in borsa
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