La filiera della Marca del Distributore aiuta a difendere il Made in Italy e rende più “leggero” il carrello della spesa
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È il sesto settore economico per crescita occupazionale dal 2013 a oggi e nel 2022 ha generato un fatturato di 168 miliardi di euro. La Distribuzione Moderna, sostenuta dalla Marca del Distributore, è una nuova frontiera del commercio, alimentare e non, impegnata su più fronti: dalla difesa del Made in Italy a quella del potere di acquisto dei consumatori, contrastando il peso dell’inflazione.
Inflazione, distribuzione e sviluppo
Sotto la voce Distribuzione Moderna si trovano le più innovative formule del commercio moderno, dalla grande distribuzione alle catene di negozi, passando per shopping online e franchising. Al suo interno un peso rilevante è riservato alla Marca del Distributore (Mdd), ovvero quei prodotti che portano il marchio dell’impresa distributiva. Da uno studio di The European House Ambrosetti emerge come la Mdd abbia sostenuto i volumi della Distribuzione Moderna, in un contesto di calo generalizzato dal 2019 all’ottobre 2023 del retail alimentare. Il settore risente delle condizioni economiche con prospettive di crescita in rallentamento e l’inflazione che si abbatte sulle fasce più povere della società, ma deve fare i conti anche con i cambiamenti climatici, che minano i raccolti, e con i fermenti geopolitici, che fanno salire i costi di energia e materie prime. Ciononostante, negli ultimi tre anni, la Distribuzione Moderna si è dimostrata un asset importante per l’Italia. Ambrosetti registra, al 2021, 172mila imprese attive e 438mila occupati, con una crescita del 3,1% rispetto al 2019. Anche i dati del valore aggiunto e degli investimenti, registrati nel 2022, portano il segno positivo in rapporto al 2019: rispettivamente +3,6% (25,9 miliardi di euro) e +12% (3,6 miliardi). Nell’ultimo biennio registrato, la crescita del valore aggiunto supera quella del settore primario e dell’industria.
Crescita, prodotti di primo prezzo e biologico
In questo contesto, la Distribuzione Moderna ha lavorato con il Governo per abbattere il peso dell’inflazione sui consumatori. Un ruolo strategico è spettato alla Marca del Distributore che nel 2023 ha segnato il record di fatturato e di quota di mercato con 13,7 miliardi di euro (22,2%), cifra che sale a 25,4 miliardi (31,5%) se si tiene conto anche dei discount.
Guardando alla crescita, gli Mdd partner hanno registrato, al 2022, un aumento del fatturato del 6,5%: quasi il doppio rispetto all’industria alimentare, che si è fermata al 3,4%. Dal punto di vista del consumatore, che lotta con l’inflazione e con il costo della vita, sono più appetibili i prodotti del primo prezzo, rispetto alla fascia premium. L’ultima rilevazione Circana, nel largo consumo confezionato, evidenzia un trend positivo del 16,9% rispetto all’anno precedente, con vendite per quasi 15 miliardi di euro. Particolarmente ricercato è il biologico, che incide per il 46,7% delle vendite totali, con un +6,8% annuale. Parallelamente i consumatori apprezzano i prodotti a valenza territoriale, come Dop e Igp, che generano vendite per oltre 700 milioni di euro, in crescita del 7,3%, con una quota di mercato al 40,5%.
Un’occasione per fare business e sinergia
Il mondo della Marca del Distributore, food e non, si dà appuntamento al Marca by BolognaFiere 2024, il 16 e 17 gennaio. Oltre 1.000 gli espositori, 22 le insegne della Distribuzione Moderna Organizzata, 7 i padiglioni coinvolti per 26.000 metri quadri di superficie netta, in crescita del 22% rispetto alla precedente edizione. Organizzato in collaborazione con Adm – Associazione Distribuzione Moderna e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della Camera di Commercio di Bologna, l’evento è un’occasione per fare business e sviluppare sinergie, anche grazie alla presenza di buyer di diverse zone del mondo.
Tra i partecipanti il food mantiene un ruolo di rilievo, con oltre 800 aziende. Ma il non food sarà rappresentato da 250 espositori, con spazi in aumento rispetto al passato e diverse novità che si caratterizzano per l’attenzione alla sostenibilità, nei settori della cura della casa e della persona. Tra le conferme, i format Marca Fresh e Marca Tech: per il primo, realizzato in collaborazione con SgMarketing e che coinvolge aziende importanti nel campo dei prodotti freschi e freschissimi, ci sono in programma convegni sulle innovazioni nel comparto e sulle pratiche sostenibili. Il secondo invece è un hub espositivo dedicato a packaging, logistica, materie prime, ingredienti, tecnologia e servizi per la distribuzione moderna organizzata, ma anche un palcoscenico qualificato per affrontare le sfide con un approccio innovativo e sostenibile. Non mancano le novità come l’Ipls – International Private Label Selection, un’area dedicata ai 5 megatrend indicati da Expertise On Field- Iplc: Made in Italy, confezioni di prodotto a ridotto spreco, benessere, salute e bio.
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