Le donne guardano al futuro con meno ottimismo rispetto agli uomini
L’indice di fiducia dei consumatori continua a segnare un livello intermedio, attestandosi al di sopra della fascia critica (42,2%) ma con una leggera flessione rispetto al mese di febbraio (42,6%). È quanto emerge dalla seconda rilevazione sullo ‘stato di salute degli italiani’ e l’indice di fiducia dei consumatori, realizzata dall’Istituto Piepoli per l’Unione per la Difesa dei Consumatori.

L’indagine Udicon rivela che le donne guardano al futuro con meno ottimismo rispetto agli uomini. Cresce il timore sull’aumento della disoccupazione (+5,6% rispetto alla rilevazione precedente) mentre calano le aspettative degli italiani sulla possibilità di risparmiare nel prossimo futuro (+5,5%). Stabile la fiducia nel futuro (+0,6%) ma peggiorano le attese rispetto alla situazione economica generale del Paese (-1,2%): il 17% pensa che l’economia migliorerà, mentre per il 44% peggiorerà. Più preoccupate le donne, il cui saldo di marzo tra ottimismo e pessimo registra un -35,6% rispetto al -20,3% degli uomini.
Timori anche per l’andamento della disoccupazione: soltanto il 16% è fiducioso in un miglioramento, mentre per il 47% andrà peggio. Sul futuro del lavoro in Italia, i giovani si confermano i più sfiduciati di tutti: il saldo tra ottimisti e pessimisti è al 43,8%.
Infine, gli italiani si confermano dubbiosi sulla possibilità di risparmiare denaro nei prossimi sei mesi: il 60% (+4%) è convinto che servirà stringere la cinghia rinunciando ad acquisti importanti.
L’indagine è stata realizzata il 13 e il 14 marzo attraverso 506 interviste con metodologia CATI/CAWI ad un campione rappresentativo della popolazione italiana maschi e femmine dai 18 anni in su, segmentato per sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche e Ampiezza Centri proporzionalmente all’universo della popolazione italiana.