Introduzione

La Creator Economy costituisce un’area di studio particolarmente rilevante nel contesto economico contemporaneo, rappresentando una convergenza tra tecnologia, marketing digitale e imprenditoria individuale. Questo intero settore, sta trasformando il modo in cui la conoscenza ed i contenuti vengono prodotti, distribuiti e monetizzati, creando un nuovo ecosistema di opportunità. In tale contesto, questa rivoluzione rappresenta un terreno fertile per il Venture Capital, che può intercettare innovatori, piattaforme e modelli di business capaci di ridefinire il rapporto tra educazione finanziaria e accessibilità globale. Grazie alla diffusione di piattaforme come YouTube, TikTok e Instagram, questa economia digitale ha registrato una crescita media annua del 25%, raggiungendo un valore globale di 30 miliardi di dollari nel 2023 e con proiezioni che indicano un incremento fino a 50 miliardi entro il 2028. Tale crescita è sostenuta da un aumento degli investimenti pubblicitari, una domanda crescente di contenuti educativi e di intrattenimento, aggiunta ad una importante e progressiva professionalizzazione dei creator.

Tra i molteplici segmenti di questa economia, la cultura finanziaria ( e quindi, la diffusione di contenuti a sfondo economico-finanziario) si distingue per il suo potenziale strategico. L’audience altamente qualificata, unita alla possibilità di sviluppare modelli di business scalabili, rende il settore particolarmente attrattivo per il Venture Capital. Con questo articolo, cercheremo di offrire un’analisi approfondita delle dinamiche economiche e delle strategie ottimali per massimizzare il valore degli investimenti in questo ambito, adottando un approccio quantitativo basato su simulazioni avanzate.


Motivazioni per Investire nella Cultura Finanziaria

L’attrattività della cultura finanziaria all’interno della Creator Economy può essere attribuita a diversi fattori distintivi:

  1. Audience Selezionata e Coinvolta: I contenuti finanziari attirano individui con elevata capacità di spesa e interesse specifico, creando opportunità di monetizzazione più elevate rispetto a settori più generalisti.
    • CPM (Costo per Mille Visualizzazioni) mediamente più alto, grazie alla rilevanza per brand di fascia premium (banche, fintech, assicurazioni).
  2. Resilienza Contro-Ciclica: In periodi di incertezza economica, l’interesse per l’educazione finanziaria cresce, conferendo stabilità ai ricavi anche in contesti macroeconomici difficili.
  3. Monetizzazione Diversificata:
    • Corsi Online: Creazione di valore tramite formazione su investimenti, gestione patrimoniale ed ESG.
    • Partnership Strategiche: Collaborazioni con piattaforme di trading e aziende fintech.
    • Merchandising: Prodotti fisici e digitali personalizzati, come planner finanziari.
  4. Impatto Sociale e Fiducia: La promozione dell’alfabetizzazione finanziaria è correlata a un miglioramento delle decisioni economiche individuali, generando un legame duraturo con l’audience.

Quali sono le sfide Intrinseche al Settore ?

Nonostante i vantaggi competitivi non trascurabili e sicuramente rilevanti, il settore è caratterizzato da alcune criticità che meritano senza dubbio di essere supervisionate;

  • Saturazione del Mercato: L’aumento esponenziale di creator rende complessa la differenziazione. L’accesso a strumenti di qualità e quantità, ha come effetto di rimbalzo, proprio il verificarsi di tale situazione, rispetto al passato. In breve, la democratizzazione della tecnologia-strumenti, ha permesso di creare contenuti di altissima qualità. E questo ci riporta ad un doppio filone. Da una parte saturazione, ma dall’altra la forza intrinseca del settore, che proprio per questo motivo attira investimenti. Al netto di tali considerazioni, le nicchie che si formano, in genere, tendono a premiare coloro che si sono mossi per primi.
  • Conformità Normativa: I contenuti, in genere, devono rispettare standard stringenti per evitare rischi legali.
  • Evoluzione Dinamica: Le mutevoli condizioni del mercato finanziario e tecnologico richiedono continui aggiornamenti, aumentando i costi di produzione e ricerca.

Analisi Quantitativa: Caso Studio di un Canale Finanziario

Abbiamo voluto prendere, ai fini della nostra analisi quantitativa, un canale YouTube con un fatturato annuo di 1 milione di euro, scelto per l’appunto come oggetto di studio al fine di valutarne il potenziale di investimento/rendimento attraverso un approccio basato su simulazioni Monte Carlo.

Parametri della Simulazione

  1. Crescita dei Ricavi:
    • Media annuale dell’8%, con una deviazione standard del 15% per riflettere la volatilà pubblicitaria.
  2. Tasso di Sconto:
    • 10%, composto da un risk-free rate del 4% e un premio per il rischio del 6%, giustificato dalla natura intangibile e volatile dell’asset.
  3. Costi Operativi:
    • Fissi: 200.000 € annui per personale, attrezzature e promozione.
    • Variabili: 30% dei ricavi, legati a collaborazioni e incremento della produzione.
  4. Eventi Estremi:
    • Probabilità del 5%, con una riduzione dei ricavi del 50% in caso di crisi reputazionali o regolamentazioni sfavorevoli.
  5. Rischi Modellati; La simulazione ha integrato i seguenti rischi macro e micro, ognuno con una propria e specifica distribuzione.
  6. Rischi Macro;
    • Concorrenza settoriale: Aumento del numero di canali concorrenti e perdita di audience.
    • Mercato pubblicitario: Ciclicità economica che influisce sui budget pubblicitari.
    • Regolamentazione: Cambiamenti normativi sfavorevoli per i contenuti finanziari.
  7. Rischi Micro:
  8. Engagement: Riduzione del coinvolgimento degli utenti (CTR, tempo di visualizzazione).
  9. CPM (Costo per Mille visualizzazioni): Variabilità legata alla qualità del pubblico e al target demografico.
  10. Eventi reputazionali: Impatti negativi dovuti a scandali o informazioni imprecise.

Risultati della Simulazione e Distribuzione Non Convessa: Una Fragilità Intrinseca

La distribuzione del Valore Attuale Netto (NPV) ha mostrato una significativa dispersione dei risultati:

  • NPV Medio: 4,35 milioni di euro.
  • Coda Sinistra: Scenari avversi con flussi di cassa negativi, dovuti principalmente a eventi estremi e stagnazione dei ricavi.
  • Coda Destra: Opportunità limitate in assenza di strategie di crescita mirate

La distribuzione dei risultati del Valore Attuale Netto (NPV) riflette un tipico scenario di vulnerabilità sistemica. Sebbene la media (NPV medio = 4.353.516 €) sia positiva, la coda sinistra evidenzia un rischio significativo di perdite rilevanti (5° percentile = 1.874.432 €). Questo risultato suggerisce che il sistema non è robusto, ma esposto a eventi estremi che, pur avendo bassa probabilità, possono avere impatti distruttivi sul capitale. Ritengo allora che ci siano alcuni concetti chiave da considerare

  • Antifragilità mancata: Questa distribuzione non mostra caratteristiche di antifragilità. In uno scenario antifragile, la volatilità e gli eventi estremi dovrebbero generare benefici piuttosto che perdite. Al contrario, qui l’impatto degli scenari peggiori (5° percentile) riduce notevolmente il potenziale di guadagno.
  • Simmetria di Rischio: La presenza di una coda sinistra più pronunciata rispetto alla coda destra indica un sistema che subisce le fluttuazioni negative più di quanto benefici di quelle positive. Questo è un chiaro segnale di fragilità.
  • Dipendenza dalla Media: Qui, l’NPV medio di 4.353.516 € è poco significativo se confrontato con il rischio implicito di perdite elevate nel 5° percentile.

Come possiamo quindi abbassare la soglia di rischio?

Applicazione di Strategie di Convessità

Le strategie di convessità sono state implementate per trasformare il profilo rischio-rendimento, rendendo l’investimento più resiliente e scalabile:

  1. Diversificazione delle Entrate:
    • Introduzione di corsi online, consulenze e merchandising.
    • Incremento stimato: +30% dei ricavi totali.
  2. Sfruttamento della Volatilità:
    • Creazione di contenuti specifici durante crisi macroeconomiche.
    • Incremento stimato: +10% dei ricavi durante periodi di alta volatilà.
  3. Mitigazione dei Rischi Estremi:
    • Accantonamento del 10% dei ricavi annuali come riserve.
    • Stipula di contratti pluriennali con sponsor strategici.
  4. Riserve Strategiche:
    • Utilizzo delle riserve per investimenti mirati durante i periodi di crisi, stabilizzando i flussi di cassa.

Impatto delle Strategie:

  • NPV Medio: Incremento a 27,33 milioni di euro, oltre sei volte superiore rispetto al profilo iniziale.
  • Eliminazione degli Scenari Negativi: Il 5° percentile è passato da risultati negativi a rendimenti positivi.
  • Amplificazione dell’Upside: Il 95° percentile è aumentato in modo significativo, raggiungendo 35,55 milioni di euro.

Conclusioni e Implicazioni Strategiche

La Creator Economy rappresenta certamente un ecosistema complesso ma ricco di opportunità per il Venture Capital. Nel segmento della cultura finanziaria, l’adozione di strategie di convessità e creazione valore, consente di mitigare i rischi e massimizzare le opportunità di crescita.

Vantaggi per gli Investitori:

  • Stabilità: Riduzione della dipendenza da ricavi pubblicitari attraverso la diversificazione.
  • Crescita Amplificata: Capacita di sfruttare la volatilà economica come leva strategica.
  • Valore Intangibile: Rafforzamento della reputazione e della fiducia nel brand.

Cosa abbiamo capito da questa modellazione? In un mercato caratterizzato da una crescente competizione, la saturazione dello stesso può spaventare l’investitore ad un primo approccio. Scavando più in profondità abbiamo visto però chel’innovazione e la capacità di adottare modelli di business antifragili rappresentano i principali driver di successo. Un canale finanziario ha intrinsecamente, qualità che possono permettergli di sopravvivere anche a numerose turbolenze, a patto che vengano usate le corrette leve di creazione di valore. Investire nella cultura finanziaria non solo genera ritorni economici interessanti per chi desidera entrare nel settore, ma contribuisce anche al miglioramento dell’alfabetizzazione finanziaria globale, creando un impatto positivo a lungo termine per tutti i soggetti coinvolti.

Articolo a cura di, Alessio Fratini Co-Investment Manager ACCELERAHUB

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