Nessun peggioramento, anzi nel 2023 il prodotto interno lordo di Mosca migliora nonostante l’Europa abbia ridotto drasticamente le importazioni da questo Paese a causa della guerra in Ucraina. È anche cresciuto molto l’export verso le repubbliche ex-sovietiche, in una triangolazione quindi che comunque non ha isolato del tutto il territorio. Di questo si è parlato a Numeri, l’approfondimento di Sky TG24, nella puntata del 14 marzo.

L’economia della Russia non si è contratta ma cresce, le stime sono state riviste al rialzo nonostante le previsioni su un netto calo a seguito della drastica riduzione dell’export e delle sanzioni da parte dell’Ue. Di questo si è parlato a Numeri, l’approfondimento di Sky TG24, nella puntata del 14 marzo.

Pil in aumento del 3%

Dai dati del Fondo Monetario Internazionale, le previsioni post invasione dell’Ucraina da parte della Russia avevano ipotizzato un peggioramento dell’economia russa, ma non è andata così. Nel 2022 si era previsto un calo dell’8,5% seguito da una riduzione nel 2023 del 2,3%. I dati definitivi mostrano invece che il Pil è sì sceso due anni fa, ma solo del 2,1% mentre l’anno scorso è addirittura salito del 3%.

Drastico taglio dell’Ue sull’export russo

La stime in negativo erano legate agli effetti delle sanzioni e della riduzione degli scambi commerciali tra Mosca e i Paesi dell’Unione Europea a seguito della guerra in Ucraina. In effetti, tra il 2021 e il 2023 l’Ue, secondo i dati Eurostat, ha ridotto di 51 miliardi di euro le esportazioni dalla Russia, mentre si registra un incremento di 16 miliardi per l’export dalle altre repubbliche ex sovietiche, in una triangolazione  che comunque non ha isolato del tutto la Russia. 

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