La diagnostica per immagini compie un nuovo passo avanti grazie a tecnologie all’avanguardia. L’Irccs San Raffaele di Roma ha rinnovato il suo parco macchine e si è dotato di una risonanza magnetica capace di operare a 3 Tesla, Signa Hero di GE Helthcare, la prima a essere installata in Italia e la seconda in tutta Europa. Si tratta di un’apparecchiatura di ultima generazione che punta a migliorare l’efficienza degli esami grazie all’elevata risoluzione delle immagini e alla riduzione delle tempistiche di scansione per singolo esame. Ciò è reso possibile da una tecnologia di “deep learning” per la ricostruzione delle immagini che interviene sull’analisi dell’anatomia e offre agli specialisti una riduzione del 30-50% del tempo degli esami. Questa risonanza magnetica a basso consumo consente inoltre una riduzione di energia del 34% rispetto ai sistemi di precedente generazione e grazie a una tecnologia intelligente utilizza fino al 67% di elio in meno.

«Dal punto di vista pratico questa apparecchiatura permette di accedere in maniera semplice e rapida all’utilizzo delle cosiddette tecniche avanzate di risonanza magnetica, quali la spettroscopia e la perfusione, che sono molto utili nelle diagnosi differenziali tra tumori e altre forme di patologie, mentre la trattografia consente la visualizzazione virtuale dei fasci della sostanza bianca cerebrale e il loro coinvolgimento nelle varie patologie cerebrali», spiega Alberto Pierallini, responsabile diagnostica per immagini dell’Irccs San Raffaele. Un secondo nuovo apparecchio installato è la Tac Revolution CT, sempre di GE Healthcare, dotata del più ampio detettore esistente, pari a 160 millimetri, che effettua esami 4-5 volte più veloci rispetto ai tomografi tradizionali (con detettore da 40 millimetri) e con una conseguente dose di radiazioni erogata 4-5 volte più bassa. La macchina riesce a cogliere immagini intere e in altissima definizione di organi come cervello, cuore, fegato o pancreas nel tempo di una singola rotazione di 0,28 secondi.

Proprio grazie all’elevata velocità di scansione questa Tac si adatta bene all’esecuzione di esami su pazienti pediatrici e pazienti che non collaborano, senza necessità di sedazione. «Parliamo di acquisizioni per esempio whole body (di tutto il corpo, ndr) in pochi secondi oppure di una Tc del cuore nel tempo di un battito», precisa Marcello De Santis, radiologo dell’Istituto. «Il cuore è generalmente l’organo più complesso da studiare con la tomografia computerizzata data la necessità di acquisire le immagini in modalità cardiosincronizzata. Sapere che l’apparecchiatura è in grado non solo di acquisire il volume del cuore al di sotto del secondo, ma anche di riconoscere ed evitare eventuali aritmie (come le extrasistoli) che potrebbero inficiare la riuscita dell’esame, permette di ottenere risultati diagnostici attendibili con ogni paziente».

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DIAGNOSTICA AD ALTA DEFINIZIONE CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

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