La tedesca E.On aumenta ancora i suoi investimenti in tutta Europa: +30% circa nei prossimi cinque anni, mentre cerca di accelerare la transizione energetica. L’azienda elettrica tedesca ha incrementato gli investimenti previsti da 33 miliardi di euro a 42 miliardi. Circa il 70% della cifra che conta di investire entro il 2028 sarà destinata a progetti in Germania e si concentrerà sulle reti energetiche e sulle soluzioni infrastrutturali energetiche.

Le reti di gas obsolete dovranno essere ricostruite o riadattate per l’idrogeno

L’Europa punta alla neutralità climatica entro il 2050, un’impresa che richiede un’enorme espansione delle reti elettriche in modo che milioni di generatori di energia pulita e nuovi dispositivi possano essere collegati. Gli investimenti di E.On in tali infrastrutture cresceranno mediamente del 10% all’anno fino al 2028, ha spiegato l’azienda tedesca, precisando che le reti di gas obsolete dovranno essere ricostruite o riadattate per l’idrogeno. Lo smantellamento di tali pipeline e gli eventuali obblighi connessi potrebbero comportare «rischi significativi» per la divisione delle reti energetiche, ha aggiunto la società che per continuare il suo percorso di crescita ha assunto circa 3.000 dipendenti in più.

Nel 2024 atteso un ebitda rettificato tra 8,8 a 9 miliardi, oltre gli 8,51 miliardi del consenso 

E.On gestisce oltre 1 milione di chilometri di linee elettriche, 147.000 chilometri di linee di gas e serve più del 20% di tutti i cittadini europei e del Regno Unito. Già lo scorso anno ha accelerato i suoi investimenti fino a un totale di 6,4 miliardi di euro, un terzo in più rispetto al 2022. Intanto il gruppo ha confermato i conti preliminari del 2023: utile netto rettificato di 3,1 miliardi di euro (+340 milioni rispetto al 2022), ebitda rettificato in crescita a 9,4 miliardi (+1,3 miliardi rispetto all’esercizio precedente e anche al di sopra del range della guidance aggiornata a luglio di 8,6-8,8 miliardi) e un dividendo per azione aumentato a 0,53 euro. Sulla base di questi numeri il management ha previsto per il 2024 un utile netto rettificato compreso tra 2,8 e 3 miliardi (utile per azione tra 1,07 e 1,15 euro) e un ebitda rettificato tra 8,8 a 9 miliardi, oltre gli 8,51 miliardi stimati dal consenso Bloomberg. Un dato, quest’ultimo, visto aumentare a oltre 11 miliardi entro il 2028.

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