Sono stati presentati i dati della ricerca condotta per conto di Amyc – Associazione Marche Yachting & Crusing, dall’Università Politecnica delle Marche sul trend degli anni 2021-2022 con focus sulla regione Marche in relazione al mercato yachting e crociere.
La ricerca condotta da Valentina Giannini, Donato Iacobucci, Marco Ciro Liscio, Martina Orci (Centro di Ricerca per l’innovazione e l’imprenditorialità di UnivPM) inquadra inizialmente il contesto europeo relativamente alla costruzione di navi e imbarcazioni degli anni 2021-2022 (dati Eurostat) dove l’Italia compare come prima nazione europea in termini di addetti occupati e vendite riportando nel 2022 34.535 addetti (+7% circa rispetto al 2021) con un fatturato di 11.035 milioni di euro (+5% circa rispetto al 2021), seguita dalla Francia con 33.017 addetti e 10.250 mln di fatturato con trend in aumento rispetto al 2021 e dalla Germania con 24.249 addetti e 8.647 con trend in leggera diminuzione rispetto all’anno precedente.
Nel contesto regionale italiano le Marche da dati Istat 2021 sono al 4° posto (dopo Liguria, Friuli Venezia Giulia e Toscana) rappresentando l’11,3% degli occupati nel settore costruzione di navi e imbarcazioni con oltre 200 unità locali e più di tremila dipendenti.
Il fatturato dell’industria nella Regione ha superato 1 miliardo di euro, trainato soprattutto dalle esportazioni che rappresentano oltre il 90% delle vendite, dove negli anni dal 2020 al 2023 emerge in particolare l’aumento di esportazioni verso l’Europa Extra Ue e una riduzione verso l’America (Istat).
L’industria della nautica da diporto nelle Marche è specializzata in grandi yacht di lusso (20-40 m) in super yacht (40 – 80 m) e in manutenzione & refitting. Per quanto riguarda la specializzazione del prodotto venduto il 67% riguarda yacht, il 17% explorer e un ulteriore 17% altre tipologie. Dal lato materiali utilizzati per la costruzione il 60% dei prodotti è in Fiberglass/plastic, il 20% in metallo e un ulteriore 20% in entrambi i precedenti (fonte: sondaggio diretto tra i membri di Myc)
La catena del valore dell’industria, secondo il sondaggio diretto tra i membri Myc, riporta l’80% delle attività (tra cui: Design, Metal hull construction, Grp hul lconstruction, Pre-Fitting, Outfitting, Mechanical and handling part, Navigation equipment, Entertainment, Exteriors ) affidato a partner esterni; oltre 10.000 gli occupati indotti dalla produzione regionale e outsourcing distribuito a fornitori situati principalmente in Italia e nelle Marche
Tra i membri dell’associazione Marche Yachting & Cruising, ricorda lo studio, compaiono i cantieri: Cantiere delle Marche, CPN, Ferretti Group, Italia Yachts, Lisa Group (Cantiere Rossini), Nerea Yachts, Palumbo Superyacht, Silent Yachts, Wider; i designer FM Architettura di Interni, Lp Luxury Projects, Massari Design; i contractor di interni Cantori, Minodecore Poltrona Frau; i componenti tecnici Ams, Corset/Linset , F.lli Canalicchio, i-Carbon; gli impiantisti Furlanetto International, Team Italia Marine e Videoworks; i fornitori di servizi Luise Adriatic, Marine Shore Assistance, Planstudio , Sail Solutions, SaidADV, Timone Yachts e le istituzioni Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico centrale e Università Politecnica delle Marche.
Per quanto riguarda la distribuzione delle vendite dei fornitori specializzati – molti e diversificati e per questo in grado di consentire una flessibilità nella produzione finale, un alto livello di personalizzazione e l’adozione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia in tutte le fasi produttive – lo studio specifica che per settore il 74% delle vendite dei fornitori specializzati è destinato ad aziende che operano nel settore della nautica da diporto e da crociera e che le vendite nelle Marche sono circa un terzo del totale; ciò significa che i fornitori sono in grado di competere su un mercato molto più ampio a livello nazionale e internazionale costituendo un ponte per lo scambio di conoscenze e competenze tra la regione e il mercato globale.
La ricerca attesta infine che le imprese del cluster marchigiano hanno aderito alle sfide poste dal mercato quali innanzi tutto l’innovazione i cui principali driver sono la qualità e la sostenibilità. Nel periodo di programmazione 2014-2020 hanno infatti partecipato attivamente ai bandi regionali per la ricerca e l’innovazione a valere sui fondi strutturali Ue (30 progetti per un investimento totale di 19 mln di euro di cui 9 mln da privati e 10 da contributo pubblico – Fonte: Opencoesione; sondaggio diretto tra i membri di Myc). L’attenzione alla qualità è testimoniata dalla prevalenza delle certificazioni di sistema: ISO 9001 (qualità), ISO 14001 (gestione ambientale), ISO 45001 (salute e sicurezza); in futuro inoltre la previsione è di un aumento di attenzione verso le certificazioni in tema di sostenibilità ambientale (sondaggio diretto tra i membri di Myc).
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