A pochi giorni dalla celebrazione della Giornata europea per la lotta all’antibiotico-resistenza, l’Associazione Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI ETS), Cittadinanzattiva, Diasorin e Federchimica Assobiotec, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), hanno presentato i risultati del primo anno della Campagna Diagnostica e Prevenzione: medicina, istituzioni, impresa, insieme per la salute dei cittadini.

L’incontro ha posto l’accento sull’urgenza di fronteggiare due gravi emergenze infettive: l’antimicrobico-resistenza (AMR) e la tubercolosi latente. Ogni anno in Europa si registrano oltre 650 mila infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici, con 35 mila decessi, un terzo dei quali in Italia. Secondo l’OCSE, l’impatto economico globale di queste emergenze potrebbe raggiungere entro il 2050 i 30 miliardi di dollari, a cui si aggiungerebbe una perdita di produttività stimata in 37 miliardi di dollari.

Un piano di contrasto efficace passa necessariamente attraverso l’investimento in ricerca e innovazione, per sviluppare nuovi antibiotici e test diagnostici sempre più avanzati, insieme a una maggiore autosufficienza nazionale nella produzione e approvvigionamento di farmaci e strumenti diagnostici.

Altrettanto importante è garantire un uso appropriato delle risorse diagnostiche disponibili, sia attraverso linee guida più stringenti sia mediante una maggiore sensibilizzazione dei cittadini e dei medici sull’uso consapevole degli antibiotici.

Dati recenti hanno evidenziato come il sovra-utilizzo e il sotto-utilizzo dei test diagnostici siano due facce della stessa medaglia, con conseguenze significative per la qualità dell’assistenza. Il sotto-utilizzo ad esempio, quando è correlato a problemi come l’antimicrobico resistenza o la tubercolosi latente, compromette la capacità di prevenire e gestire tempestivamente condizioni potenzialmente gravi e/o aumenta la resistenza stessa agli antimicrobici.

La Campagna Diagnostica e Prevenzione, presentata lo scorso 30 gennaio a Palazzo Madama, è stata promossa da AMCLI ETS, Cittadinanzattiva, Diasorin e Federchimica Assobiotec per sensibilizzare su queste problematiche. Durante il primo anno, la campagna si è concentrata su temi cruciali come l’antibiotico-resistenza e la tubercolosi latente, temi approfonditi in una serie di incontri tenutisi a Roma, Torino Bari e Milano. I principali risultati e le evidenze emerse sono stati raccolti in un vodcast, disponibile sulle più importanti piattaforme audio e video free (Spotify, YouTube).

“Il sistema socio-sanitario affronta oggi sfide crescenti, come l’aumento delle malattie infettive e il progressivo invecchiamento della popolazione, che generano un significativo impatto clinico, economico e sociale. Il CNEL, in particolare attraverso il gruppo di lavoro ‘Promozione degli stili di vita ed educazione alla salute’, sottolinea da tempo l’importanza di un approccio integrato, che coniughi prevenzione e sensibilizzazione. Solo investendo in queste direttrici possiamo trovare soluzioni sostenibili per il benessere collettivo, per abbattere i costi diretti e indiretti della malattia e garantire al contempo la tenuta dei bilanci pubblici e un livello adeguato di cure. È essenziale però un cambio di prospettiva, una vera e propria rivoluzione culturale che ponga al centro la prevenzione. Per questo serve un impegno collettivo e un forte coinvolgimento della società civile e dei corpi intermedi”, è il commento di Renato Brunetta, Presidente CNEL.

“Come AMCLI abbiamo ritenuto fondamentale che una campagna di sensibilizzazione su Diagnostica e Prevenzione coinvolgesse ed avesse come partner le Istituzioni, le Associazioni dei cittadini e le Aziende della diagnostica. Abbiamo focalizzato questa prima sessione di 7 incontri su due temi fondamentali per impatto sanitario e sociale: l’Antibiotico resistenza e la Tubercolosi latente, coscienti che altre sfide altrettanto importanti ci attendono nel futuro prossimo – spiega Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI ETS. Come microbiologi sappiamo bene quanto la prevenzione delle malattie infettive passi attraverso una diagnostica efficace ed è per questo che solo la sinergia tra i diversi stakeholder può portare a risultati che pongano il nostro Paese a livelli di eccellenza tra i Sistemi Sanitari”.

Dall’incontro al CNEL è emerso un messaggio chiaro: solo un’alleanza strategica tra politica, comunità scientifica e industria diagnostica potrà garantire soluzioni concrete e sostenibili per affrontare le emergenze infettive e tutelare la salute dei cittadini.

Riproduzione A&F Economia – Il Sole24Ore

Emergenze infettive: un’alleanza per prevenzione e diagnostica avanzata

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