’Tagli’ alle liste d’attesa: l’ospedale Santa Maria alle Scotte ha recuperato, tra gennaio e maggio, 112 interventi chirurgici con sedute di recupero svolte anche il sabato pomeriggio e 5.886 prestazioni ambulatoriali, con sedute di recupero che si svolgono (soprattutto per le grandi macchine) tutte le sere fino a mezzanotte, compresi sabato e domenica. In prima linea per le prestazioni ambulatoriali le unità operative di Allergologia, Urologia, Otorinolaringoiatria, Diagnostica per immagini, Neuroradiologia diagnostica e terapeutica, Diagnostica in emergenza e urgenza. Per gli interventi chirurgici hanno moltiplicato le attività Ortopedia; Chirurgia oncologica della mammella; Ortopedia e Traumatologia; Terapia chirurgica dell’insufficienza cardiaca e del trapianto di cuore, Chirurgia Bariatrica. Tutto è stato reso possibile grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione per il recupero delle liste di attesa e la presa in carico dei pazienti.
“I dati dell’Azienda ospedaliera universitaria senese sono davvero molto positivi – commenta il presidente della Regione Eugenio Giani –. Questi risultati dimostrano che l’offerta di servizi il sabato e la domenica e anche l’utilizzo della fascia serale contribuiscono in maniera significativa all’opera di riduzione delle liste d’attesa”. Concorde l’assessore regionale alla Sanità, Simone Bezzini: “Quello messo in campo dalla Aou senese è un lavoro che sta dando risposte incoraggianti in termini di incremento delle prestazioni e che potrebbe essere ulteriormente implementato se il governo mettesse ulteriori risorse a disposizione delle Regioni”.
“Stiamo continuando a investire in quest’ambito, per garantire ai cittadini risposte sempre più rapide ed efficienti – spiega la direttrice sanitaria, Maria De Marco –. Per le prestazioni ambulatoriali, da maggio è partito il progetto ‘Clessidra’ per le visite otorinolaringoiatriche, che consente di aggiungere ulteriori sedute a quelle già svolte in produttività aggiuntiva. Inoltre da giugno è partita la produttività aggiuntiva per la Uoc Cardiologia a cui si potrà affiancare lo stesso progetto ‘Clessidra’. E’ inoltre in fase di valutazione la possibilità di recuperare le colonscopie per la Uoc Gastroenterologia e di estendere le sedute di ecografia”. E ancora: “Da giugno è partita la produttività aggiuntiva della Uoc Chirurgia generale e trapianto di rene. L’attività serale – conclude De Marco – è attiva ormai da diverso tempo e riscuote apprezzamenti dagli utenti”.
I ’tagli’ alle liste d’attesa si basano su quanto fatto negli anni passati: per l’attività chirurgica in elezione, ambulatoriale e di diagnostica per immagini, gli interventi chirurgici in elezione nel 2023 sono aumentati del 12%; le visite ambulatoriali, dell’11%; gli esami di diagnostica del 6%. Le prime visite specialistiche sono state 159.578 nel 2023, rispetto alle 147.321 del 2022 e alle 130.409 del 2021. Lo stesso trend di forte crescita è stato rilevato anche per l’attività di diagnostica per immagini, 193.599 prestazioni eseguite nel 2023 rispetto alle 183.303 del 2022 e alle 167.770 del 2021, superiori ai volumi dell’anno 2019 (pari a 186.093). I volumi di interventi chirurgici sono cresciuti nel 2023: quelli in elezione sono passati da 12.078 (2021), a 12.416 (2022) e a 13.866 (2023). Un dato, quello degli interventi chirurgici in elezione 2023, che supera quello del 2019 (pre-Covid) quando i volumi di tale attività si attestavano a 13.555.
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