L’industria della nautica sta attraversando una trasformazione epocale grazie all’avvento dell’Intelligenza Artificiale (AI). Da tempo presente in settori come l’automotive e l’aerospaziale, l’AI si sta ora affermando anche nel mondo dei superyacht, spingendo i limiti della creatività e dell’innovazione come mai prima d’ora.
Uno degli esempi più interessanti di questa evoluzione viene dal celebre cantiere olandese Feadship, che ha iniziato a integrare l’AI nel processo di progettazione. Tuttavia, come vedremo, l’AI non si limita a essere un assistente per i designer, ma sta rivoluzionando il modo stesso in cui concepiamo il rapporto tra uomo e macchina nella creazione di questi preziosi oggetti galleggianti.
AI come strumento di ispirazione
Studio De Voogt, la divisione di design di Feadship, è in prima linea nell’utilizzo dell’AI per generare nuove idee e concetti. Lo studio ha scoperto che l’AI, attraverso l’analisi di enormi quantità di dati provenienti da progetti precedenti e tendenze del settore, è in grado di offrire spunti creativi che spesso sfuggono persino ai designer più esperti. Tuttavia, come sottolinea Tanno Weeda, capo del design di Studio De Voogt, “L’AI è ancora lontana dal poter sostituire l’ingegno umano.”
Questo perché, pur essendo in grado di generare rapidamente concetti, l’AI ha ancora difficoltà a comprendere le complessità pratiche del design nautico. Problemi come le proporzioni dei ponti, il posizionamento di superfici vetrate e oblò, o la funzionalità strutturale di un progetto sono aspetti che richiedono l’intervento umano. “L’AI non conosce la realtà dei materiali, non capisce che una nave deve stare a galla e resistere alla forza del mare”, osserva Weeda. In altre parole, l’AI può creare ispirazione, ma tocca sempre ai designer, agli uomini rendere quei sogni realtà.
Nella primavera del 2023, Feadship ha lanciato un concorso unico nel suo genere, chiedendo ai partecipanti di utilizzare strumenti di AI per creare il design di un superyacht. Il concorso ha visto la partecipazione di oltre 20 aspiranti progettisti, ognuno dei quali ha utilizzato software come DALL-E e ChatGPT per generare proposte creative sia per l’esterno che per l’interno di un’imbarcazione.
I risultati sono stati affascinanti. Alcuni progetti erano chiaramente ispirati da yacht esistenti, mentre altri esploravano concetti completamente nuovi. Ma anche qui, come evidenziato dai giudici, tra cui lo stesso Weeda, sono emerse le limitazioni dell’AI: molte delle proposte, pur sorprendenti dal punto di vista estetico, non erano realisticamente costruibili. Ad esempio, un progetto presentava un ponte superiore talmente sproporzionato da risultare “impossibile da far galleggiare”, mentre un altro yacht aveva una serie di ponti mal distribuiti che rendevano difficile la stabilità.
Questo esperimento ha però mostrato un potenziale interessante: “L’AI ci offre una nuova prospettiva,” dice Weeda, “ma spetta sempre all’uomo prendere le redini del progetto.”
AI e yacht design: un futuro collaborativo
Il futuro dello yacht design sembra destinato a divenire una collaborazione tra uomo e macchina. L’AI, grazie alla sua capacità di elaborare dati a una velocità incredibile e di generare infinite varianti di un concetto, permette ai designer di esplorare soluzioni innovative senza i limiti imposti dal processo manuale. Tuttavia, come già detto, l’AI non ha ancora la capacità di comprendere appieno le esigenze pratiche di un progetto. Per questo motivo, il ruolo del designer rimarrà centrale.
Un altro aspetto interessante è l’uso dell’AI per ottimizzare le prestazioni delle imbarcazioni. Utilizzando modelli di simulazione di fluidodinamica, l’AI può aiutare a migliorare l’efficienza idrodinamica dello scafo e a ridurre i consumi di carburante, garantendo allo stesso tempo una navigazione più fluida. In un’epoca in cui la sostenibilità è diventata un tema cruciale, queste tecnologie potrebbero rappresentare un passo importante verso una nautica più green.
La sfida del futuro
In definitiva, sebbene l’AI stia già cambiando il modo in cui i superyacht vengono progettati, siamo solo all’inizio di questa rivoluzione. Come sottolinea il detto di Milton Glaser, (co-fondatore del New York Magazine e brillante graphic designer) “il computer è alla progettazione come il microonde è alla cucina”. L’AI può accelerare il processo, ma non può sostituire la creatività e la passione umana.
Feadship e Studio De Voogt stanno dimostrando che la tecnologia può essere una potente alleata nella creazione di imbarcazioni all’avanguardia, ma il futuro della progettazione di yacht rimarrà sempre, almeno per il momento, nelle mani dell’uomo.
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