Numeri alla mano, il noleggio “fa” il mercato dell’auto. Giuseppe Benincasa (Aniasa) e Andrea Cardinali (Unrae) raccontano i trend con i dati 2023 e primo quarter 2024.

Come hanno spiegato al Fleet Motor Day 2024 Giuseppe Benincasa, Direttore Generale Aniasa e Andrea Cardinali, Direttore Generale UNRAE, il noleggio ha un ruolo chiave nel mercato auto: siamo passati dalle 285 mila immatricolazioni del 2014 alle 512 mila nel 2023. Dal 17% di quota del 2014 al 30% del 2023. Ma i margini di crescita potrebbero essere ancora più , andando a intervenire sulla fiscalità.

NOI FACCIAMO IL MERCATO

Il 2023 è stato un anno molto positivo per l’industria del noleggio – spiega Benincasa -,  è un’industria di punta rispetto al discorso della transizione ecologica. Quello che manca al noleggio è un trattamento fiscale adatto ai tempi e alle aziende committenti. Per le aziende è importante agire sulla leva fiscale.

ANCORA LONTANI I VOLUMI PRE COVID

Come sta andando, invece, il 2024?

“Nel primo quarter del 2024 abbiamo avuto 456mila nuove immatricolazioni con un’aumento di circa il 5% rispetto allo scorso anno, ma ancora dietro del 16% rispetto al 2029, ultimo anno pre Covid”, spiega Cardinali. Più vivace il mercato degli LCV, in aumento in doppia cifra e in crescita anche rispetto al periodo precedente la pandemia.

L’usato nel 2023 è cresciuto del 7,5% nello scorso anno, ma rispetto ai grandi mercati europei non ha ancora sviluppato le sue potenzialità, avvisa Cardinali.

Nemmeno per il 2024 si prevede un ritorno ai dati di vendita pre Covid. Per quanto riguarda le alimentazioni, la parte del leone la fa l’ibrido, cui fa da contraltare la scarsa penetrazione di elettrico puro e plug-in.

LEGGERA FLESSIONE PER IL NOLEGGIO

In termini di canale di vendita, il Nlt ha avuto nel recente passato una penetrazione anche di un quarto delle immatricolazioni, “Quest’anno vediamo una leggera flessione, siamo a un quinto del mercato, non sappiamo ancora dire se si tratta di un fenomeno transitorio o se diventerà strutturale per qualche motivo che al momento è difficile individuare”, commenta Cardinali.

Riproduzione fleetmagazine.it

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