Il gruppo svedese di private equity Eqt ha reso noto di aver raccolto 22 miliardi di euro per il piu’ grande fondo di buyout dei suoi 30 anni di storia. Al gestore, che e’ quotato alla borsa di Stoccolma, ci sono voluti piu’ di due anni per raccogliere il fondo, che aveva un obiettivo iniziale di 20 miliardi di euro ed e’ piu’ grande del 40% rispetto al precedente pool di 15,6 miliardi di euro chiuso tre anni fa. Il successo della raccolta fondi conferma l’interesse degli investitori soprattutto per i gruppi di buyout piu’ affermati. L’anno scorso i rivali di Eqt, tra cui Cvc Capital Partners e Warburg Pincus, hanno raccolto fondi record, mentre molti gruppi piu’ piccoli e nuovi hanno faticato. Parlando al Financial Times prima della chiusura della raccolta, Per Franzen, responsabile delle attivita’ di private equity di EQT, ha previsto “una ripresa delle attivita’ di deal nei mercati privati”, poiche’ altri gruppi di private equity metteranno in vendita le loro societa’ con le migliori prestazioni per monetizzare gli investimenti e stimolare nuove raccolte fondi. “Vediamo che molti degli attori in disparte negli ultimi due anni stanno perseguendo piu’ attivamente opportunita’ di monetizzazione”, ha spiegato Franzen. A sostenere le attese di una ripresa delle attivita’ vi e’ anche la previsione di un ribasso del costo del denaro a partire dai prossimi mesi. Negli ultimi anni Eqt ha concluso accordi per acquistare Barings Private Equity Asia e l’investitore immobiliare statunitense Exeter Property Group.
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