Il nuovo padiglione 4N al policlinico Sant’Orsola è quasi pronto. Sabato 28 settembre, alle ore 9 l’assessore regionale alla salute, Raffaele Donini, il sindaco Matteo  Lepore, il rettore Unibo Giovanni Molari e la direttrice Chiara Gibertoni visiteranno il cantiere della nuova ala dell’ospedale.

Nuovo padiglione emergenze

Il 4N, quasi 9mila metri quadrati, ospiterà le attività dedicate alle emergenze e ai servizi ad alta intensità di cura delle unità operative di Ostetricia, Ginecologia e Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale. Appuntamento al Padiglione 4, ingresso via Massarenti 13. 

E’ stato realizzato grazie a un investimento di Regione, Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna e risorse statali. 

Nuovo reparto degenza e diagnostica di ultima generazione

Al Maggiore è in corso una riorganizzazione con il nuovo reparto di degenza al 13° piano e il rinnovo della diagnostica con una TAC, due risonanze magnetiche e due angiografi di ultima generazione. 

38 posti letto di degenza, all’occorrenza per pazienti con rischio infettivo, nuove attrezzature per un investimento di 3.700.000 euro, oltre alla riorganizzazione interna.
Oggi, 27 settembre, è stato inaugurato il nuovo 13° piano dell’ala lunga (2.806.000 euro), destinato ai pazienti della Medicina C e che potrà fungere da supporto alla degenza e alla terapia intensiva del hub nazionale Covid-19 per far fronte a eventuali picchi stagionali di ricoveri per Covid-19 o altre forme infettive.

Diversi reparti vengono trasferiti riunendo sugli stessi piani le degenze dell’area medica, dell’area chirurgica e specialistica, dell’area ortopedica e dell’area delle neuroscienze.

Con un investimento complessivo di 3.767.000 euro con finanziamenti da fondi aziendali, regionali e del PNRR, è stata sostituita la TAC dedicata al Pronto soccorso, in corso di conclusione l’installazione della seconda risonanza magnetica, a cui seguirà anche la sostituzione della prima, entro febbraio 2025, e dei due angiografi entro maggio 2025.

Il 13° piano del Maggiore

Il reparto è dotato di 36 posti letto + 2 espandibili “con stanze da due posti letto ciascuna e una stanza da 4, suddivisi in due aree per permettere una gestione più flessibile delle tipologie di degenza da ospitare, con la possibilità di creare un’area di isolamento in fondo alla seconda, con accesso controllato e degenze a singolo posto letto” spiega Ausl. 

Il reparto fungerebbe da supporto alla terapia intensiva, semintensiva e al reparto di degenza  con specifiche finalità legate alla pandemia Covid-19 all’interno del Piano del DL 34/2020, qualora si presentasse una riacutizzazione dei casi. 

Al piano soprastante è stato installato un impianto di trattamento dell’aria, suddiviso in sei blocchi di gestione autonoma, in linea con le indicazioni dell’OMS, per garantire “i parametri di ventilazione di sicurezza in tutte le stanze e quelli richiesti per la gestione di casi critici in due stanze isolate, oltre a poter ottenere differenze di pressione tra gli ambienti all’occorrenza. Inoltre, tutte le degenze sono servite da ossigeno, vuoto e aria medicinale in ogni postazione”. 

La riorganizzazione delle degenze

Creazione di quattro aree omogenee, vicine o complanari:

  • l’area medica,
  • l’area chirurgica e specialistica,
  • l’area ortopedica,
  • l’area delle neuroscienze.

“La riorganizzazione permetterà, inoltre, di riunire al nono piano i reparti di ortopedia e di ortogeriatria, come previsto dal progetto sviluppato dalla Rete ortopedica metropolitana” osserva Ausl. 

Saranno riunite le degenze dell’area medica al 10° e al 13° piano, dell’area chirurgica e specialistica al 8°, dell’area ortopedica al 9° e dell’area delle neuroscienze al 7°.  Coinvolti i reparti di Medicina A, C ed E, l’Otorinolaringoiatria, l’Urologia, la Geriatria e l’Ortopedia, che si trasferiranno ai vari piani nelle prossime settimane.

Tecnologie diagnostiche

Una nuova risonanza magnetica, di ultima generazione, del valore di 1.063.000 euro finanziata con fondi aziendali. Nel mese di ottobre entrerà in funzione in affiancamento a quella esistente presso la Piastra di Diagnostica per Immagini, posta al piano rialzato dell’ala lunga dell’ospedale Maggiore.

“Raddoppia la capacità di effettuare risonanze per rispondere alle esigenze dei cittadini, anche in virtù della sempre maggior rilevanza dell’ospedale Maggiore come Hub dell’emergenza con il Trauma Center e dello Stroke per le emergenze in ambito metropolitano” commenta l’Azienda. .

L’installazione della seconda risonanza è parte di un cantiere di ampliamento e ristrutturazione degli ambienti della Piastra di Diagnostica del valore di 1.700.000 euro, che si concluderà a febbraio 2025 e che permetterà di gestire l’attività con percorsi differenziati e una organizzazione più efficace ed efficiente, grazie a zone funzionali, tra cui un’area di accettazione comune, un’area dedicata ai pazienti che devono sottoporsi a esami angiografici e un’area dedicata a risonanza magnetica con le due sale RMN, e i locali di preparazione dei pazienti, di refertazione, di lavoro dei tecnici, l’ambulatorio e i locali di supporto per l’utenza e il personale.

Durante il cantiere sarà, inoltre, sostituita la precedente risonanza con un investimento di 985.285 euro su finanziamento ministeriale, a cui seguirà la sostituzione dei due angiografi del valore complessivo di 1.290.000 euro finanziati dal PNRR, che entreranno in attività nei mesi di aprile e maggio 2025. Già in attività, invece, la nuova TAC del Pronto soccorso, sostituita con un investimento di 428.000 euro da fondi PNRR.

Riproduzione Bologna Today

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