HAT SGR – società di private equity con sede a Milano e Londra guidata da Ignazio Castiglioni e presieduta da Nino Attanasio – acquisisce il 65% di Texor, operatore strategico che opera nel settore ICT & System Integration in Italia con un’attività focalizzata sulle infrastrutture di rete ad alta criticità.

Banco BPM ha agito in qualità di banca agente e banca finanziatrice dell’operazione di acquisizione di Texor. Grant Thornton Financial Advisory Services ha supportato HAT Sgr nell’operazione con le attività di financial due diligence con un team composto da Stefano Marchetti, Edoardo Dell’Acqua, Lorenzo Bonciani e Riccardo Etenli.

Fondata a Brescia nel 2004 dai soci manager Stefano Bosio e Fausto Franceschini e partecipata anche dai manager Pierfranco Bandera, Graziano RodegariFrancesco Ambrosetti e Marco PedersiniTexor è un system integrator con elevato know-how specializzato nella progettazione, implementazione ed assistenza di reti WAN e SD WAN, reti LAN, reti MPLS e reti datacenter, in ambito di networking e di network security. La società offre ai propri clienti servizi ad elevato valore aggiunto, che spaziano dalla fornitura di apparati hardware/software, alla manutenzione, assistenza, consulenza e progettazione, configurazione e validazione di specifiche architetture di rete, adottando le migliori tecnologie disponibili sul mercato, anche grazie alle solide partnership e certificazioni con i principali vendor del settore a livello mondiale (Juniper, Fortinet, Arbor Networks, Palo Alto, Nutanix e Gigamon).

Texor è partner di alcuni tra i più importanti operatori italiani e internazionali nei settori fintech e utilities, tra cui NexiEuronext (ex Borsa Italiana), A2APrysmian e altri player di primario standing che operano nei mercati per i quali la rete rappresenta un asset critico per il successo del business. Negli ultimi cinque anni la società ha continuato a crescere con un tasso annuo superiore al 15%, registrando nel 2023 un fatturato di 14 milioni di euro e un EBITDA di oltre il 25% dei ricavi.

Con questa operazione, HAT conclude con successo il periodo di investimento del fondo Hat Technology Fund 4 e dà il via ad una nuova fase di sviluppo grazie al nuovo fondo Hat Technology Fund 5 da 200 milioni di euro, che ha completato il primo closing a febbraio. Al termine della raccolta, il volume totale delle risorse gestite da HAT raggiungerà i 600 milioni di euro complessivi.

Grazie al profondo know-how e alla lunga expertise nel mondo dell’innovazione maturata in oltre 15 anni di attività, HAT si pone l’obiettivo di affiancare Texor e sostenerla in un ambizioso progetto di sviluppo, che prevede l’ampliamento delle attività, delle partnership e dei mercati in cui oggi opera. Il progetto potrà inoltre essere accelerato da operazioni strategiche di acquisizione di società target che operano in nicchie specifiche di mercato in grado di consolidare l’offerta commerciale di Texor e il suo posizionamento. HAT contribuirà attivamente nello sviluppo di Texor grazie al solido track record maturato nei settori ICT, Technology, Digital & Robotics che rappresentano il focus della strategia di investimento dei suoi fondi, incluso il quinto fondo di private equity appena lanciato. Negli ultimi 15 anni HAT ha perfezionato 90 investimenti nel settore tecnologico, tra cui Assist Digital, SIA, Wiit, Lutech e Safety21.

Contestualmente all’ingresso di HAT, viene nominato Giuseppe Caruso quale nuovo ceo di Texor per guidare l’azienda nella nuova fase di sviluppo ed espansione. Caruso, laureato in Ingegneria Nucleare al Politecnico di Milano, ha oltre 30 anni di esperienza nel settore ICT. Ha trascorso 15 anni in IBM, dove è stato Direttore Generale del Settore Finance in Italia, prima di entrare in e.Biscom, dove ha costituito B2Biscom, start-up specializzata nelle attività B2Business di cui è stato Amministratore Delegato. Ha ricoperto inoltre ruoli di amministratore delegato e membro di consigli di amministrazione di alcune importanti realtà italiane del settore ICT (Banksiel, TAS, Finsiel, Energeya), oltre ad aver accumulato un’esperienza nel settore della consulenza strategica direzionale in Value Partners.

I soci fondatori e manager di Texor, oltre a mantenere una partecipazione di minoranza qualificata pari al 35% del capitale, continueranno a rivestire ruoli apicali in azienda, in linea con la strategia di crescita condivisa

Lascia un commento