Attilio Fontana, leghista sostenuto dal centrodestra, è stato confermato alla presidenza della Regione Lombardia con il 54,67%, l’equivalente di 1.774.477 preferenze.

Lo sfidante del centrosinistra, M5S e Alleanza Verdi-Sinistra, Pierfrancesco Majorino, ha raggiunto il 33,93%, 1.101.417 voti. Terza Letizia Moratti, candidata civica per il Terzo Polo, con il 9,87% e 320.346 preferenze. Quindi Mara Ghidorzi, di Unione popolare con l’1,53% (49.514). Fra le liste Fratelli d’Italia è al primo posto con il 25,18%, seguono Pd (21,82%), Lega (16,53%) e Forza Italia (7,23%). La lista civica a sostegno di Fontana ha ottenuto il 6,16%, quella per Letizia Moratti il 5,3% e il Patto civico per Majorino il 3,82%. Per il Movimento 5 Stelle il risultato è stato del 3,93%, per Azione-Italia Viva del 4,25%.

Il centrodestra sbanca alle Regionali, rafforzando di fatto, come commenta subito la premier Giorgia Meloni, “l’azione del governo”. Nel Lazio e in Lombardia i rispettivi candidati, Francesco Rocca e Attilio Fontana, sfondano quota 50%. Non lasciando dubbi sulla loro vittoria già dalle prime proiezioni.

Ma il dato più clamoroso che emerge da queste consultazioni è l’astensionismo perché vota appena il 40% degli elettori. In Lombardia va il 41,67% degli aventi diritto ma il record assoluto è nel Lazio: solo il 37% si presenta ai seggi. Punta massima a Roma con il 33,11%, dato sconfortante se si pensa che alle precedenti regionali del 2018 nella Capitale andò alle urne il 63,11%. Già alle ultime Comunali si lanciò l’allarme astensionismo, ma allora, nell’ottobre 2021, andò a votare il 48,54% e al secondo turno il 40,68%. 

Analogo il risultato elettorale nel Lazio dove i partiti della maggioranza riescono a scippare al Pd la guida della Regione che aveva visto Nicola Zingaretti confermato per due mandati. Fratelli d’Italia incassa oltre il 34% confermandosi primo partito e superando il risultato delle politiche quando aveva preso il 31,44%. Il Pd, tutto sommato resiste ottenendo quel 21% che è in linea con il 21,25% del 2018 e migliora rispetto al 18,32% delle ultime politiche. Non riesce, invece, l’exploit a Donatella Bianchi, la giornalista Rai scelta da Giuseppe Conte per competere con Alessio D’Amato. Lei si ferma al 12%. Ma i pentastellati crollano passando dal 27% di 5 anni fa a poco più del 9%. Alessio D’Amato porta a casa il 34%. Il segretario del Pd Enrico Letta punta il dito contro il M5S e il Terzo Polo dicendo che “l’Opa contro il Pd ha fatto male a chi l’ha tentata”, mentre rivendica il fatto di essere ora “il secondo partito del Paese”. Matteo Salvini esulta e fa sapere di aver sentito al telefono sia Giorgia Meloni, sia Silvio Berlusconi : “Siamo tutti reciprocamente contenti della vittoria della squadra. Il gioco di squadra con loro funziona”.

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