Poco fa in Germania i dati sul commercio estero di agosto hanno mostrato un calo sia dell’export (-1,2% m/m), che, in minor misura, dell’import (-0,4% m/m).

Ieri le prime stime di settembre hanno registrato un aumento del PMI servizi in Spagna a 50,5 da 49,3 mentre in Italia l’indice si è stabilizzato a 49,9 da un precedente 49,8.

In Eurozona le vendite al dettaglio di agosto sono calate per il secondo mese registrando la più ampia flessione dallo scorso dicembre: -1,2% m/m (-2,1% a/a). Il PPI è cresciuto di 0,6% m/m (-11,5% a/a) sostenuto dal rincaro dell’energia.

In Italia le stime finali dei dati di contabilità nazionale del 2° trimestre non hanno registrato revisioni confermando la contrazione di -0,4% t/t (+0,4% a/a). Le rilevazioni sui conti trimestrali hanno evidenziato una flessione di -0,2% t/t (-1,7% a/a) del potere d’acquisto dei nuclei famigliari mentre il tasso di risparmio è diminuito al 6,3% da 6,7%. La quota di profitto delle imprese è scesa al 43,2% da un precedente 45,1%. I conti delle amministrazioni pubbliche hanno infine riportato un indebitamento netto pari al -5,4% del PIL (-5,7% un anno prima, -11,3% a inizio 2023).

BCE: Centeno è convinto che i rialzi dei tassi siano finiti. De Guindos ha ribadito il messaggio dell’ultima riunione di politica monetaria, rimarcando l’incertezza dello scenario e la necessità di politiche fiscali coerenti. Oggi sono in agenda numerosi interventi di banchieri centrali.

Oggi negli Stati Uniti il deficit della bilancia commerciale di agosto dovrebbe rimanere sostanzialmente invariato, a -65,1 mld da -65 mld di luglio.

Ieri la stima finale del PMI servizi di settembre ha registrato una lieve correzione a 50,1, da 50,2 della stima preliminare e da 50,5 di agosto. L’indice composito, grazie alla revisione al rialzo del manufatturiero, è salito di un decimo a 50,2, in linea con il dato dello scorso mese. L’ISM non manufatturiero di settembre ha eroso parte del rialzo di agosto, calando a 53,6 da 54,5, per via principalmente di un peggioramento degli ordini.

La stima ADP degli occupati non agricoli privati di settembre ha sorpreso al ribasso, con una variazione di 89 mila unità (un minimo da gennaio 2022) dopo le 180 mila di agosto, sulla scia del rallentamento delle assunzioni da parte delle grandi imprese.

I PRIMI DATI DI PRODUZIONE INDUSTRIALE FORNITI DA INTESA SAN PAOLO

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