L’intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente l’industria automobilistica, dalla progettazione alla produzione, dalla sicurezza all’esperienza di guida. Le case automobilistiche tradizionali affrontano nuove sfide competitive, trovando nell’IA la chiave per innovare il settore.

L’industria automobilistica si trova a un bivio. Dopo decenni di dominio del mercato, le case automobilistiche europee e americane ora affrontano una forte concorrenza da parte dei produttori cinesi, in particolare nel segmento dei veicoli elettrici (EV). Per riguadagnare un vantaggio competitivo, le case automobilistiche si stanno sempre più rivolgendo alle tecnologie, con l’intelligenza artificiale (IA), che è forse lo strumento più promettente.


L’IA ha il potenziale per guidare miglioramenti significativi sia nelle funzionalità dei veicoli che nelle operazioni aziendali più ampie. Ciò include tutto, dalla guida autonoma e dai sistemi avanzati di assistenza alla guida (AD/ADAS) ai sistemi dei veicoli connessi; dalla produzione alla gestione della catena di fornitura; dall’ecosistema di gestione dei dati alla manutenzione dell’infrastruttura IT. Un recente studio di Deloitte sottolinea il potere trasformativo dell’IA, osservando che il 79% delle aziende si aspetta che l’IA diventi un importante fattore dirompente entro i prossimi tre anni.

Il presente dell’automotive si sta già digitalizzando grazie all’IA

Il McKinsey Global Institute ha scoperto che la robotica e le tecnologie di intelligenza artificiale come l’apprendimento automatico – che fornisce ai computer la capacità di apprendere senza una programmazione esplicita – sono avanzate al punto in cui sarebbe possibile automatizzare almeno il 30% delle attività in circa il 60% delle occupazioni nel campo dell’automotive sia negli Stati Uniti che in Germania. Ci sono già, quindi, molti robot e macchine già al lavoro nelle fabbriche automobilistiche in tutto il mondo, ma queste macchine generalmente eseguono una serie di azioni in un numero limitato di casistiche.  

I vantaggi dell’IA nella progettazione e produzione dei veicoli

Ciononostante, l’intelligenza artificiale svolge un ruolo significativo nella progettazione e produzione dei veicoli ottimizzando i processi e aumentando l’efficienza in vari modi.     
Gli algoritmi di intelligenza artificiale ottimizzano la progettazione dei veicoli analizzando grandi set di dati. Prendono in considerazione l’aerodinamica, la distribuzione del peso e la sicurezza per progettare veicoli più eleganti, più sicuri e più efficienti nei consumi.

L’intelligenza artificiale aiuta altresì a prevedere le interruzioni della supply chain e a ottimizzare la gestione dell’inventario. Ciò riduce i ritardi e i costi di produzione, con conseguente maggiore efficienza del processo di produzione. Inoltre, i sistemi di visione artificiale forniscono una precisione senza pari nell’ispezione dei veicoli per rilevare eventuali difetti. Possono rilevare anche le più piccole imperfezioni in tempo reale, assicurando che solo veicoli impeccabili raggiungano i clienti.    

Come l’IA trasforma l’esperienza in auto: gli esempi

L’intelligenza artificiale sta però trasformando anche l’esperienza in auto sia per i conducenti che per i passeggeri. Gli assistenti vocali basati sull’intelligenza artificiale come Siri e Google Assistant consentono il controllo a mani libere di navigazione, musica e chiamate nei veicoli più moderni.

Non mancano gli esempi, come la recente notizia secondo cui Mercedes-Benz e Google Cloud amplieranno la loro collaborazione introducendo un miglioramento per l’assistente virtuale MBUX a partire dai prossimi modelli in uscita.

Alimentato dal nuovo Automotive AI Agent di Google Cloud, sviluppato con il modello Gemini su Vertex AI, l’assistente sarà capace di offrire dialoghi in linguaggio naturale altamente personalizzati, integrando le informazioni della piattaforma Google Maps. Grazie ai dati di Google Maps Platform, che copre 250 milioni di luoghi in tutto il mondo con aggiornamenti quotidiani che superano i 100 milioni, i conducenti potranno ottenere informazioni aggiornate sui punti di interesse circostanti. Ad esempio, sarà possibile chiedere all’assistente dove trovare un ristorante sul percorso, e ricevere risposte dettagliate su recensioni, specialità gastronomiche e persino suggerimenti personalizzati.                   

Infotainment personalizzato e sicurezza con l’IA

Gli algoritmi di intelligenza artificiale personalizzano quindi i consigli di infotainment in base alle preferenze dell’utente, migliorando l’esperienza di guida.                    
Infine, non va trascurato che uno degli sviluppi più significativi nel campo automobilistico è il ruolo dell’intelligenza artificiale nel migliorare la sicurezza dei veicoli e l’assistenza alla guida, con progressi notevoli. Gli algoritmi di intelligenza artificiale possono analizzare i dati dei sensori, tra cui radar e telecamere, per rilevare potenziali collisioni. In situazioni critiche, questi sistemi possono azionare i freni o intraprendere azioni evasive per evitare incidenti. Il cruise control adattivo basato sull’intelligenza artificiale mantiene una distanza di sicurezza dal veicolo che precede e regola la velocità in base alle condizioni del traffico. I sistemi di mantenimento della corsia basati sull’intelligenza artificiale aiutano invece i veicoli a rimanere nella loro corsia.            

Manca ancora qualcosa

Chi ha già avuto modo di leggere contributi sul tema, sa che la guida autonoma è l’obiettivo finale dell’intelligenza artificiale nel settore automobilistico. Molti veicoli già includono funzionalità semi-autonome come il parcheggio automatico e il pilota automatico in autostrada, ma la piena autonomia sembra ancora lontana.         
Secondo i dati di uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della Florida Centrale, i veicoli a guida autonoma sono potenzialmente più sicuri e hanno meno probabilità di essere coinvolti in incidenti durante le normali attività di guida, ma ci sono situazioni specifiche nelle quali ancora non sono sicuri.

I veicoli a guida autonoma, infatti, sono più affidabili quando si tratta di adattarsi al flusso del traffico o mantenere la posizione nella corsia di marcia così come nell’evitare i tamponamenti e le collisioni laterali. Al contempo, però, sono più a rischio di incidenti quando ci sono condizioni di scarsa luminosità o quando si trovano a fare delle svolte. All’alba o al tramonto, infatti, c’è un rischio cinque volte maggiore di andare incontro a un incidente rispetto alle auto a guida umana, mentre durante le svolte il rischio è quasi due volte maggiore. In effetti, gli oltre 700 incidenti che hanno coinvolto auto a guida autonoma dal 2019 al 2023, sono una testimonianza di quanto questi sistemi non siano ancora pronti, e da allora nulla è cambiato, quantomeno in misura rilevante. 

Guida autonoma, i nodi giuridici

Non è, però, soltanto una questione puramente tecnica e tecnologica, ma anche giuridica.       
In Europa si sono ufficialmente aperte le porte della guida autonoma dal 14 luglio, con l’entrata in vigore dell’articolo 34-bis della Convenzione di Vienna sulla circolazione dei veicoli che introduce il concetto di “sistema di guida automatica”. In linea teorica, l’articolo della Convenzione sottoscritta anche dall’Unione Europea, rende più semplice “legalizzare” la guida autonoma a partire dagli Adas di livello 3. Tuttavia, tocca poi ai singoli Stati inserire nel proprio ordinamento delle leggi per rendere questa decisione operativa a tutti gli effetti.
Nel nostro Paese, è attualmente consentita, per legge (Decreto Smart Road del 28 febbraio 2018), solo l’omologazione di veicoli di livello SAE 2, quindi a guida cooperativa, non autonoma, dove la responsabilità resta completamente del conducente in caso di sinistro.            
Il livello 5, quello dove si presume che i veicoli siano completamente autonomi, è come detto un miraggio relativamente lontano, anche perché, per una guida totalmente autonoma, saranno necessari profondi cambiamenti, sia tecnici che giuridici, per rendere tali vetture sicure da un punto di vista delle tecnologie utilizzate, e consentire agli ordinamenti di adeguare le normative soprattutto in punto di attribuzione della responsabilità in caso di sinistri.       

Considerazioni etiche

Sebbene i vantaggi dell’intelligenza artificiale nel settore automobilistico siano evidenti, è necessario affrontare sfide e preoccupazioni etiche.         

Garantire la privacy e la sicurezza dei dati

 In primo luogo, i sistemi di intelligenza artificiale nei veicoli raccolgono enormi quantità di dati, tra cui posizione e comportamento del conducente. Garantire la privacy e la sicurezza di questi dati è fondamentale per preservare la fiducia dei consumatori, e su questo punto è necessario riflettere molto, anche e soprattutto per capire se le norme in materia sono sufficienti a governare l’aumento della presenza degli algoritmi nelle auto del prossimo futuro.  
Al contempo, come anticipato poc’anzi, sono necessari solidi quadri normativi per sviluppare e distribuire veicoli a guida autonoma, superando gli ostacoli che, ad oggi, persistono. I governi di tutto il mondo stanno sviluppando legislazioni per affrontare l’uso sicuro dell’intelligenza artificiale nei trasporti, ma al momento è difficile capire se gli sforzi siano del tutto sufficienti.     

L’impatto dell’IA sull’occupazione nel settore automotive

 Non solo, c’è chi – correttamente – riflette anche sugli impatti che l’ascesa dell’IA nell’automotive potrebbe avere sul mondo del lavoro. In prima battuta, non si può ignorare che dei veicoli autonomi potrebbe portare alla perdita di posti di lavoro nei settori correlati alla guida come i trasporti su camion e le consegne. Ma se la guida autonoma è un’ipotesi ad oggi relativamente lontana, c’è un altro tema che invece è già attuale. Come abbiamo visto, si stanno automatizzando diversi processi produttivi, come i controlli tecnici sui veicoli. Ciò potrebbe impattare grandemente sui posti di lavoro, non solo in un’ottica di riduzione degli stessi, ma anche e soprattutto per le competenze richieste. Sul punto occorrerà preparare la forza lavoro a questi cambiamenti, una sfida significativa per quei Paesi rimasti indietro nel percorso di educazione digitale delle persone.

IA e automotive: le prospettive

In conclusione, l’intelligenza artificiale ha già provocato trasformazioni significative nel settore automobilistico, e il suo impatto non potrà che aumentare nei prossimi anni. Dal miglioramento della sicurezza e della praticità alla riduzione delle emissioni e all’aumento dell’efficienza energetica, l’intelligenza artificiale è pronta a trasformare il modo in cui interagiamo e percepiamo le automobili. Per massimizzare i vantaggi dell’intelligenza artificiale nel settore automobilistico e affrontare al contempo le sfide associate, le parti interessate come case automobilistiche, governi e consumatori devono collaborare.

Garantire normative rigorose, proteggere la privacy dei dati e assistere nella transizione della forza lavoro saranno fondamentali mentre affrontiamo questa entusiasmante e trasformativa era dell’intelligenza artificiale nel settore automobilistico. Con l’avanzare della tecnologia e la crescente integrazione dell’intelligenza artificiale nei veicoli, possiamo legittimamente sperare in un futuro in cui le nostre auto siano più di semplici mezzi di trasporto, ma compagne intelligenti ed ecologiche che migliorano le nostre vite contribuendo a un mondo più sostenibile e sicuro. L’esito di questo percorso, però, dipende come detto da come lavoreranno insieme tutte le parti coinvolte.

Riproduzione agendadigitale.eu

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