L’esame d’avanguardia nella diagnostica per immagini senza radiazioni e senza mezzo di contrasto può studiare l’intero corpo in una sola seduta, riuscendo a visualizzare lesioni millimetriche.
L’Istituto Europeo di Oncologia ha introdotto da poche settimane un sistema di intelligenza artificiale che permette di migliorare la qualità delle immagini della Risonanza Magnetica Diffusion Whole Body (RM DWB), riducendo la durata dell’esame a soli 20 minuti. La tecnologia RM DWB è oggi più accessibile e amplia il suo ruolo nella diagnosi dei tumori.
L’Istituto Europeo di Oncologia diventa così fra i primi centri in Europa ad applicare l’intelligenza artificiale alla RM DWB, esame d’avanguardia nella diagnostica per immagini, che, senza radiazioni e senza mezzo di contrasto, può studiare l’intero corpo in una sola seduta, riuscendo a visualizzare lesioni millimetriche. Il sistema non solo migliora ulteriormente la qualità delle immagini, ma permette anche di dimezzare il tempo dell’esame riducendolo a soli 20 minuti.
“La riduzione del tempo della RM DWB è un vantaggio enorme per il paziente, perché riduce la fatica fisica e psicologica di restare immobili all’interno della macchina, che per qualcuno può essere una barriera all’esame. Durante l’esame RM DWB, inoltre, i pazienti oggi possono ascoltare musica o guardare la TV, con tracce audio e video dedicate, messe a punto con gli psiconcologi IEO, con un miglioramento significativo del comfort. Infine, la possibilità di discutere l’esito dell’esame con il medico radiologo contribuisce a migliorare lo “human touch”. La rapidità dell’acquisizione porta con sé altri vantaggi tangibili per i pazienti, perché ci permette di eseguire più RM DWB, contribuendo a ridurre le attese per un esame che diventa sempre più importante nella diagnostica oncologica” dichiara Giuseppe Petralia, Direttore della radiologia IEO e uno dei massimi esperti internazionali nello studio e nelle applicazioni oncologiche della RM DWB.
Attualmente la RM DWB è utilizzata nei principali ospedali oncologici europei e americani per i pazienti oncologici, ma solo in IEO è applicata in grandi volumi anche per la diagnosi precoce dei tumori (più di 1000 esami l’anno), oltre che per pazienti oncologici già in cura (più di 1500 esami l’anno) iniziando proprio con questi pazienti nel 2009. La casistica totale IEO rappresenta oggi una delle più alte al mondo, con oltre 20.000 casi eseguiti fino a oggi. L’attività di ricerca in IEO ha costantemente accompagnato la clinica, producendo 32 pubblicazioni scientifiche sulla RM DWB e linee guida internazionali, che hanno permesso la diffusione dell’esame nel mondo. Un esempio sono le linee guida ONCO-RADS, per l’utilizzo della RM DWB nella diagnosi precoce dei tumori, e le linee guida MET-RADS, per l’utilizzo della RM DWB nei pazienti con tumori metastatici. Queste linee guida, nate in seno allo IEO e sviluppate con i principali ospedali oncologici europei e americani, rappresentano oggi lo standard accettato dalla comunità scientifica internazionale e sono adottate in tutto il mondo.
“Attualmente IEO è impegnato in 3 studi prospettici multicentrici per stabilire nuovi standard nella diagnostica delle malattie avanzate di prostata e mammella. Il nostro obiettivo è dimostrare che la RM DWB sia non solo in grado di scoprire le metastasi più precocemente rispetto agli esami tradizionalmente utilizzati, come tac e scintigrafia, ma anche come essa sia in grado, grazie a un approccio “all-in-one”, di sostituire multipli esami diagnostici oggi spesso eseguiti in maniera ridondante, risultando più sostenibile sia da un punto di vista economico che ambientale” aggiunge Petralia.
“IEO ha creduto e investito da subito nella RM DWB, che il nostro fondatore Umberto Veronesi aveva battezzato “la scatola magica”. Ovviamente, questo esame magico non è, ma è vero che le sue potenzialità sono affascinanti e ancora in buona parte da scoprire. L’applicazione dell’intelligenza artificiale renderà più rapido il processo di ricerca e scoperta. Va precisato, tuttavia, che si tratta di “intelligenza artificiale utile”, cioè, impiegata come supporto all’attività umana. Non ci sono in questo caso problematiche di “black box”: la tecnologia in questa fase è applicata esclusivamente per l’acquisizione delle immagini, ma la loro interpretazione resta saldamente responsabilità dei medici e l’accuratezza e affidabilità della diagnosi resta legata alla loro competenza ed esperienza” conclude Roberto Orecchia, direttore scientifico IEO.
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