D: Dott. Daloiso, può spiegarci cos’è Giurispedia? Com’è nata e quanto lavoro c’è dietro una piattaforma di tale portata?

R: GIURISPEDIA è un prodotto unico nel panorama dell’editoria giuridica, perché è una banca dati, un formulario, un portale con news ed approfondimenti, una rete tra avvocati per gestire le domiciliazioni ma, soprattutto, è la prima banca dati ad utilizzare una vera intelligenza artificiale. E’ nata come spin off di Duepuntozero Edizioni, la nostra casa editrice tecnica, con lo scopo di aggiungere alle pubblicazioni per gli avvocati, tutta una serie di servizi utili e sempre più indispensabili alla loro attività.

E’ stato necessario un lavoro impegnativo di ricerca, selezione e preparazione dei contenuti da editare ed inserire nella piattaforma web che nel frattempo i progettisti software stavano preparando. Un gruppo di persone che ha abbracciato il progetto, lo ha realizzato e ancora continua a perfezionarlo.

D: Concretamente come funziona la piattaforma e a chi è rivolta?

R: E’ raggiungibile attraverso l’indirizzo www.giurispedia.it. Una volta che l’utente si è loggato può interagire con l’intelligenza artificiale, chiedendole di cercare per lui qualsiasi contenuto gli interessi.  Lo si fa interrogandola con linguaggio naturale. Essendo principalmente una banca dati giuridica, essa è rivolta soprattutto agli avvocati e agli operatori del diritto in generale. Il risultato proposto all’avvocato è sempre un contenuto commentato e massimato, scaricabile ed editabile. Oltre alla ricerca con l’AI, ha anche quella classica tramite parole chiave. La differenza fra i metodi è ovviamente sbalorditiva.

D: Perché un avvocato dovrebbe trarre vantaggio dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel suo lavoro ed in giudizio?

R: Solo per fare un esempio: immagini di voler dimostrare che una certa situazione non sia configurabile, non come “diffamazione” ma come “diritto alla critica”. Ha certamente bisogno di ricercare e studiare casi simili. Quindi chiede a Giurispedia di fornirle una serie di sentenze in cui si è verificato quanto si sta cercando di dimostrare, digitando una frase del tipo: “mi dai esempi di sentenze che in cui si è dimostrato che si è trattato di diritto alla critica e non di diffamazione?”

In tempo reale l’AI le fornirebbe le sentenze richieste, gliele spiegherebbe e le indicherebbe i link per consultarle e scaricarle (sempre commentate e massimate). A breve sarà anche in grado di dirle in cosa differiscono i procedimenti per ciascuna sentenza, per cui, nonostante le variabili iniziali simili, si è potuti giungere a risultati differenti. Una sorta di analisi differenziale operata dalla piattaforma.

D: Qual è la differenza tra chat gpt o altre piattaforme di AI e Giurispedia?

R: Quando interroga chat gpt, l’AI consulta tutti i contenuti che ha a disposizione sul web e quindi potrebbe capitarle di ricevere risposte basate su informazioni non più attuali, generiche e comunque non verificate . Quando interroga Giurispedia invece, la ricerca e l’analisi intervengono limitatamente ai contenuti inseriti sulla piattaforma. Questo è garanzia di attualità, precisione, aggiornamento costante, specificità, senza possibilità di divagazioni o errori. Consideri che il portale è compilato ed aggiornato quotidianamente da un nutrito gruppo di professionisti del settore legale.

Un’altra differenza con altri prodotti consiste nel fatto che Giurispedia intende essere esclusivamente un assistente per l’avvocato e mai un sostituto. Le ricerche che può fare consentono al professionista un altissimo livello di accuratezza in un tempo brevissimo. L’avvocato si occupa di studiare il caso ed elaborare la migliore strategia (riservando per se queste attività) mentre l’AI fa il lavoro di ricerca e confronto che, delegati ad un assistente umano, richiederebbero giorni.

D: Riprendendo parte della sua ultima affermazione, sia il Presidente del CNF Francesco Greco, all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Consiglio Nazionale Forense che il viceministro della giustizia Sisto in occasione del G7 delle avvocature, si sono detti molto favorevoli ad un’evoluzione tecnologica di tale portata ma limitata al supporto dell’umano e non alla sua sostituzione, cosa pensa al riguardo?

R: Quando abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto, intendevamo creare una piattaforma al servizio del lavoro dell’avvocato senza mai nemmeno l’idea di poterne sostituire competenze ed operatività attraverso l’AI. Scoprire poi dal discorso del Presidente Greco e dalle affermazioni del Vice Ministro Sisto che sono si favorevoli all’evoluzione tecnologica legata all’uso dell’AI ma con la stessa filosofia con cui è nato il nostro progetto, è stata una bella iniezione di fiducia ed una ulteriore spinta a migliorare il nostro servizio. Non spetta certo all’imprenditore decidere come il settore giustizia vorrà utilizzare le nuove tecnologie ma sapere che il progetto aziendale è in linea con le idee che lei ha riportato, ci spinge ad insistere in questo senso.

D: Cosa potrebbe accadere tra 10 anni, secondo lei, con l’evoluzione dell’AI? Potrebbe dar vita ad una giustizia predittiva? E se si, il ruolo del giudice verrebbe sminuito?

Sono convinto che non ci siano limiti allo sviluppo tecnologico se non quelli fissati politicamente. Potrebbe accadere qualsiasi cosa comprese le ipotesi contemplate nella sua domanda. O anche no. All’imprenditore spetta il dovere di prestare attenzione al mercato, ai suoi orientamenti, al fine di provare a stare sempre al passo con le necessità dei clienti. In questo progetto direi che abbiamo saputo prevedere ed interpretare quelli che poi si sono rivelati essere gli indirizzi dei massimi professionisti del settore legale

D: Dove potrebbe arrivare Giurispedia con l’appoggio di enti istituzionali e fori?

L’intenzione è di diventare il punto di riferimento delle attività di servizio al settore legale partendo da ciò che abbiamo creato, sviluppandolo ed implementandolo con ulteriori necessità che il mercato dovesse richiedere. Sicuramente é un progetto ambizioso ma se continueremo a ricevere fiducia ed apprezzamenti per il prodotto, come sta accadendo fino ad ora, saremo in grado di interloquire con le istituzioni, con gli ordini e con gli operatori della giustizia per fornire loro gli ulteriori strumenti di cui avranno bisogno.

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