Dott.ssa Vannino, iniziamo dal tema della sostenibilità ambientale. In che modo quest’ultima, sta impattando sul settore della nautica?

Negli ultimi anni, il mondo nautico si sta concentrando sempre di più sulla sostenibilità ambientale, cercando di ridurre l’impatto delle attività sulla biodiversità marina e sui delicati ecosistemi acquatici. Alcune azioni che stanno prendendo piede sono la riduzione delle emissioni inquinanti, l’uso di motori più efficienti, l’eliminazione delle plastiche monouso a bordo delle imbarcazioni, il riciclo dei rifiuti prodotti in mare e la sensibilizzazione dei naviganti sull’importanza della conservazione degli oceani. Inoltre, sempre più porti e marine si stanno attrezzando con infrastrutture eco-sostenibili, come i sistemi di approvvigionamento di energia rinnovabile e pontili galleggianti che non danneggiano il fondale marino.

Ecco, a proposito di riduzione delle emissioni inquinanti, cosa ne pensa dell’utilizzo dell’ idrogeno nel comparto?

L’idrogeno sta diventando sempre più popolare nel settore nautico come fonte di energia alternativa. Le imbarcazioni che utilizzano celle a combustibile a idrogeno possono infatti offrire numerosi vantaggi, tra cui emissioni zero, maggiore efficienza energetica e una ridotta dipendenza dai combustibili fossili. Mi chiederai come in effetti queste barche funzionano! La tecnologia si concentra nelle celle a combustibile a idrogeno che sono in grado di convertire idrogeno e ossigeno in energia elettrica, con l’unico sottoprodotto dell’acqua. Questo significa che non ci sono emissioni inquinanti! Alcune aziende stanno già sviluppando imbarcazioni a idrogeno, che vanno dai piccoli battelli da diporto alle grandi imbarcazioni commerciali. Queste innovazioni potrebbero aiutare a ridurre l’inquinamento dell’aria e dell’acqua nei porti e nelle aree costiere, creando ambienti marini più puliti e sostenibili. Tuttavia, ci sono ancora sfide importanti da affrontare, come la disponibilità di infrastrutture di approvvigionamento di idrogeno o gli elevati costi delle tecnologie a celle a combustibile. E anche la velocità delle imbarcazioni, è ancora molto limitata. Personalmente, mi auguro che l’interesse per le energie rinnovabili e sostenibili a favore del mare, non si arresti, consentendo così alla R&S sull’utilizzo dell’idrogeno nell’industria nautica, di crescere in modo esponenziale nei prossimi anni.

Ci sono aziende italiane che si sono distinte nella produzione di imbarcazioni innovative a ridotto impatto ambientale?

Sì, certamente, sono sempre più numerose le aziende italiane che iniziano a dedicarsi alla progettazione di imbarcazioni green. In particolare quelle che si sono distinte negli ultimi anni sono stati i Cantieri Navali del Tugullio in Liguria, che hanno progettato nel 2023 BIIM, il battello ibrido innovativo modulare, lungo 12 metri, largo 4,20, velocità massima di 10 nodi. Trattasi di un’imbarcazione dotata di un impianto di generazione di potenza ibrido con batterie al sale e fuel cell alimentate a idrogeno, dunque una vera e propria barca ad idrogeno testata nelle acque liguri. E ancora H2BOAT, startup di Genova specializzata nello sviluppo di sistemi energetici innovativi e nell’integrazione all’uso in impianti tradizionali.  

Per farti intendere l’importanza del fenomeno sostenibilità nel mondo nautico, a livello globale e non solo italiano, vorrei parlarti anche di Candela di cui si sta discutendo proprio in questi giorni.  L’ azienda svedese produttrice di imbarcazioni hydrofoil elettriche sostenibili, ha annunciato di aver ricevuto il finanziamento più grande nella sua storia, per espandere la produzione del rivoluzionario ferry P-12, il suo commuter veloce per il trasporto passeggeri. Partner strategico nel round, che ammonta a 24,5 milioni di EUR, è Groupe Beneteau, il più grande costruttore di barche a livello globale. Direi che di passi da gigante ne stiamo facendo!

E cosa mi dice invece delle grosse navi? Quelle da crociera ad esempio, sono sostenibili?

Le navi da crociera sono generalmente considerate poco sostenibili a causa del loro impatto ambientale significativo. Questo è dovuto principalmente al loro elevato consumo di carburante e alle emissioni inquinanti, compresi gli ossidi di zolfo e di azoto. Tuttavia, molte compagnie di crociera stanno cercando di migliorare la loro sostenibilità attraverso l’adozione di tecnologie più efficienti, l’utilizzo di combustibili più puliti come il gas naturale liquefatto e l’installazione di sistemi di trattamento delle acque di scarico e di riduzione delle emissioni. Alcune compagnie stanno anche investendo in navi più ecologiche con sistemi di propulsione ibridi o completamente elettrici. Nonostante questi sforzi, le navi da crociera rimangono mio rammarico, una fonte significativa di inquinamento marino e atmosferico, motivo per cui è importante continuare a monitorare e migliorare le pratiche sostenibili nel settore delle crociere.

C’è da dire però che le navi da crociera restano oggi una leva importantissima per la nostra economia, basti pensare che nel prossimo quinquennio saranno saranno costruite in Italia ben 25 nuove unità da crociera, per un valore complessivo di quasi 20 miliardi: circa 4 l’anno.

In che modo quindi queste nuove navi da crociera cercheranno di avere un minor impatto sull’ambiente?

C’è da dire che delle 25 nuove navi in costruzione, più della metà saranno alimentate a Lng, il combustibile fossile più ecologico attualmente disponibile su larga scala sul mercato. Il sorpasso sui carburanti tradizionali, insomma, è in corso, tanto che già nel 2023 il 75% dei posti letto delle nuove navi è su imbarcazioni alimentate a Lng.

Per concludere, come vede Lei il futuro della nautica in relazione alla salvaguardia del mare?

Il mondo nautico dovrà  impegnarsi sempre più verso pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente. Ciò includerà l’adozione di tecnologie all’avanguardia per ridurre le emissioni inquinanti- quindi investimenti in R&S,  la promozione di un turismo nautico responsabile che rispetti gli ecosistemi marini e, a detta mia, l’adozione di pene severe per chi non rispetti le regole. La collaborazione tra istituzioni, aziende e operatori del settore sarà essenziale per sviluppare strategie e iniziative comuni per la protezione dei mari e degli oceani, al fine di garantire la sua salvaguardia per le generazioni future.

Ilaria Vannino – Angel Investor ACCELERA HUB | CEO A’MMARE SPA

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