Isabella Falautano, con oltre 25 anni di esperienza nella sostenibilità e nelle relazioni pubbliche in realtà come Cassa Depositi e PrestitiIllimity AXA, entra col ruolo di group chief sustainability officer in Angelini Industries, gruppo industriale italiano attivo nei settori della salute, della tecnologia industriale e del largo consumo con 5.800 dipendenti in 21 Paesi e 2 miliardi di euro di fatturato.

Isabella Falautano sarà responsabile della strategia ESG del Gruppo e di tutte le iniziative e i progetti di sostenibilità. Isabella opera a riporto del ceo di Angelini Industries, Sergio Marullo di Condojanni ed è parte del leadership team.

Con oltre 25 anni di carriera nella sostenibilità e nelle relazioni pubbliche, Isabella Falautano ha ricoperti incarichi manageriali da Cassa Depositi e Prestiti, alla neo-banca Illimity a multinazionali come AXA. Laureata con lode in scienze politiche all’università La Sapienza di Roma, e con un Master in Sviluppo Internazionale, è co-fondatrice di Angels4Women, l’associazione che punta a favorire gli investimenti in startup al femminile a elevato potenziale di crescita e ha ideato illimitHER, il programma per valorizzare il potenziale delle giovani donne e per diffondere la cultura delle materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). E’ stata Consigliere di varie Fondazioni e Associazioni di innovazione sociale, da Valore D, la prima associazione di imprese che promuove una cultura inclusiva per la crescita delle aziende e del Paese, a Junior Achievement, per l’educazione economico-imprenditoriale dei più giovani, a Il Cielo Itinerante, per lo sviluppo delle materie STEM tra i più piccoli, a Fondazioni collegate al mondo delle imprese quali Fondazione illimity, Fondazione Partnership per Bocconi e Fondazione Ania.

Sergio Marullo di Condojanni, ceo di Angelini Industries ha commentato: “Sono particolarmente lieto di dare il benvenuto a Isabella, una professionista di spicco nel panorama della sostenibilità, fortemente in linea, anche a livello personale, con i valori che caratterizzano il nostro Gruppo: etica, innovazione, performance, engagement. Con la sua nomina il nostro Gruppo rafforza ulteriormente il proprio impegno verso la sostenibilità dando questa funzione un ruolo di primo piano fortemente radicato nel nostro purpose e nei nostri business”.

Isabella Falautano, group chief sustainability officer di Angelini Industries: “Ho accolto con grande entusiasmo la sfida di contribuire a costruire la strategia di sostenibilità di lungo periodo di un gruppo industriale presente in diversi settori come Angelini Industries. Porteremo avanti un approccio olistico che indirizzi i vari impatti economici, sociali e ambientali per lo sviluppo sostenibile e resiliente del Gruppo. Partendo dalle persone e dagli ecosistemi di cui il Gruppo è parte e dal loro coinvolgimento in un percorso collettivo da fare insieme”.

Come descritto nel bilancio di sostenibilità 2022, Angelini Industries ha erogato ai suoi 5.800 dipendenti, che nel 94,2% dei casi sono assunti con un contratto a tempo indeterminato, oltre 187.000 ore di formazione, di cui 10.000 a cura della corporate academy Angelini Academy, e ha rafforzato il welfare aziendale con diversi interventi tra cui un bonus di 500 euro erogato ai dipendenti italiani non dirigenti a seguito dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei beni di largo consumo. Nell’ultimo anno Angelini Industries ha investito 82 milioni di euro in ricerca e sviluppo. Il Gruppo è impegnato nella riduzione dell’impiego di plastica e di emissioni di CO2.

Attraverso la Fondazione Angelini, interamente finanziata dagli utili del Gruppo, promuove progetti in ambito sociale: nel 2022 ha contribuito alla creazione del più grande centro di cure palliative pediatriche in Italia realizzato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e ha sostenuto organizzazioni impegnate nell’emergenza umanitaria in corso in Ucraina (Unicef, Croce Rossa Italiana, Centro Astalli, Comunità di Sant’Egidio). Con il progetto ReStart ha stanziato 2 milioni di euro a favore di oltre 2.000 micro-imprese nelle Marche colpite dalla crisi economica, generata dalla pandemia da Covid-19.

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