L’Italia come occasione per ridare fiducia all’Argentina targata Milei . E pieno sostegno del governo italiano all’adesione all’Ocse da parte di Buenos Aires, dopo la decisione della nuova amministrazione di non entrare nella squadra dei Brics. Il primo passo della collaborazione economica tra i due paesi – ha spiegato la ministra delle Relazioni Estere argentina, Diana Mondino, in occasione della conferenza stampa con il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani che si è svolta alla Farnesina al termine dell’incontro tra i due – è «una commissione mista tra imprenditori italiani e argentini».

Nel colloquio, ha affermato Tajani, è stato affrontato il tema «Ue-Mercosur, lo spazio, il cambiamento climatico, il tema energetico – anche il nucleare – la ricerca nell’Antartide. Abbiamo parlato della questione della politica industriale e dei rapporti con le imprese: domani (martedì 13 febbraio, ndr) ci sarà un business forum e un cena di lavoro con alcuni ministri e ci saranno imprenditori italiani e argentini. L’obiettivo è «favorire joint venture e investimenti italiani in Argentina».

«Speriamo che il governo e il settore industriale in Italia capiscano i cambiamenti che cerchiamo di approntare in Argentina – ha confidato Mondino – e speriamo di riuscire lavorare insieme per la ricostruzione della fiducia nel nostro Paese. Per fare passi avanti in questo senso, ci sembra utile ricominciare il dialogo politico e difatti costituiremo una commissione mista economica di imprenditori con attori scelti dall’Italia». «Speriamo che le relazioni tra i due paesi migliorino – ha aggiunto -. Allo stato attuale più di 250 aziende italiane operano nel nostro Paese; danno lavoro a 150mila persone. Speriamo che Sace ci dia di nuovo garanzia di credito, cosicché gli imprenditori italiani possano continuare a investire in Argentina». Sul fronte energetico, la ministra argentina ha espresso l’auspicio «che i nuovi quadri normativi possano spingere l’Enel a rimanere in Argentina oppure a raggiungere un prezzo più elevato in fase di vendita».

E se una nota di Palazzo Chigi pubblicata al termine dell’incontro tra la premier Giorgia Meloni e Milei ha spiegato che «il colloquio si è concentrato sulla comune volontà di rafforzare le relazioni bilaterali a partire dalla cooperazione economica in settori strategici quali l’energia, le infrastrutture e l’agricoltura», Tajani ha delineato la strategia. «Siamo un Paese esportatore – ha ricordato nel suo intervento – e vorremmo occupare lo spazio dell’italian sounding in Argentina. Potrebbe essere interessante aumentare le esportazioni nel Paese sudamericano. Sul fronte energetico, ci potrebbero essere opportunità per Eni».

Il responsabile della Farnesina ha chiarito che l’Italia sostiene « con convinzione la richiesta di adesione all’Ocse» dell’Argentina. Si tratta di un passo, ha aggiunto Tajani, che «colloca Buenos Aires inequivocabilmente nel mondo occidentale. È una scelta che apprezziamo molto e speriamo possa realizzarsi nei tempi più rapidi possibili».

Quanto poi alla trattativa per un accordo di libero scambio tra Unione europea e Mercosur, Tajani ha detto che con la ministra argentina «abbiamo affrontato la questione Ue-Mercosur: stiamo lavorando a livello europeo» perché quella è la sede, «ma lavoriamo per fare in modo che si possa trovare un accordo e superare le resistenze che ci sono alcuni Paesi come la Francia e il Brasile».«Io sono sempre a favore del libero scambio – ha aggiunto il ministro degli Affari esteri -, favorisce la crescita, i rapporti tra i Paesi e la pace. Rinchiudersi in se stessi non fa crescere l’economia, sono scelte miopi, ma certo bisogna fare buoni accordi, vantaggiosi per entrambi. Questo lavoro deve essere fatto, ci vuole pazienza ma credo si possano raggiungere accordi vantaggiosi per entrambi».L’Italia preme per l’accordo anche perché tra i due paesi, ha concluso Tajani, ci sono «rapporti di vicinanza sentimentale».

Riproduzione IlSole24ore

ITALIA ARGENTINA, ARRIVA UNA COMMISSIONE MISTA ECONOMICA DI IMPRENDITORI

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