I nuovi capitali serviranno al potenziamento di Vault, l’algoritmo proprietario alla base del modello di Rent2Cash. Ad oggi in grado di analizzare oltre 50 variabili per esaminare lo stato dell’immobile, del contratto di locazione, del proprietario e dell’affittuario

È la prima a portare in Italia il servizio di “rental advance”, che consente ai proprietari locatori di ottenere liquidità immediata mediante la monetizzazione dei canoni di affitto futuri dei propri immobili, stiamo parlando di Rent2Cash, la startup che rappresenta una nuova frontiera dell’intersezione fra finanza e settore immobiliare, e che ha appena chiuso un round pre-seed da 3 milioni di euro.

Fondata a Roma nel gennaio 2023, Rent2Cash nasce dall’intuizione di Yilang Chen e Gianluca Fioranelli, imprenditori romani con una lunga esperienza nel settore della consulenza in KPMG, a cui si aggiunge l’ingresso di Marco Grassi, esperto di finanza strutturata e di tecnologia. Rent2Cash fornisce ai propri utenti liquidità immediata, anticipando fino a tre anni di canone di affitto e trasformando pagamenti futuri in risorse finanziarie disponibili immediatamente.

“L’operazione appena conclusa da oltre 3 milioni di euro di raccolta mista equity e debito – spiega a Italian Tech il co-fondatore di Rent2Cash Yilang Chen -, ha tra i finanziatori gruppi bancari italiani, nonché investitori istituzionali e business angel. Con questi capitali miriamo a supportare l’acquisto dei primi contratti, e al potenziamento del prodotto residenziale. Ma prevediamo anche lo sviluppo e il lancio di nuovi prodotti, in particolare nel segmento degli immobili commerciali, e l’implementazione della nostra piattaforma tecnologica proprietaria. Inoltre abbiamo in programma l’assunzione di almeno 30 nuovi talenti, per rafforzare alcuni comparti strategici come quello digital & innovation e del commerciale”.

“Il processo di affitto più efficiente e privo di rischi”

Rent2Cash monetizza ai proprietari di immobili affittati fino a 3 anni di canoni futuri, occupandosi anche della gestione degli incassi dei canoni stessi, fornendo inoltre assistenza dedicata ai clienti e assicurando una proposta formale di liquidità entro dieci giorni dalla richiesta del cliente.

La startup, gestendo completamente il rapporto con l’affittuario per conto del proprietario, tutela quest’ultimo nel caso di insolvenze e disdette anticipate, rendendo il processo di affitto più efficiente e privo di rischi. Si tratta di un’impresa innovativa che (al momento) non ha competitor sul mercato italiano e che rappresenta una nuova frontiera dell’intersezione fra finanza e settore immobiliare.

Il modello Rent2Cash può essere applicato a tutti gli immobili, anche a quelli che oggi sono già affittati, e solleva il proprietario da tutte le incombenze relative all’incasso delle mensilità, ma anche a quelle della ricerca di un nuovo inquilino in caso di disdetta o dell’avvio di procedure di liberazione dell’immobile quando queste si rendono necessarie.

L’avvio dell’operatività di Rent2Cash e il finanziamento per l’acquisizione dei primi contratti di locazione è resa possibile grazie all’innovativa cartolarizzazione dei contratti di locazione, realizzata con il supporto di Banca Finint che agisce con il ruolo di advisor, investitore e servicer della cartolarizzazione. “Cartolarizzazione che dimostra ancora di essere, in Italia come all’estero, lo strumento principale che gli investitori preferiscono utilizzare per sostenere il fabbisogno finanziario di realtà votate al fintech e all’innovazione”.

Il potenziamento tecnologico alla base dello sviluppo

La startup si avvale di un algoritmo proprietario innovativo, denominato VAULT, che prende in considerazione oltre 50 variabili per esaminare in modo completo lo stato dell’immobile, del contratto di locazione, del proprietario e dell’affittuario.

Posizione e condizione della casa in affitto, storia e solidità finanziaria dell’inquilino, specificità del contratto di locazione: ecco le principali variabili che sono parte della valutazione che permette a Rent2Cash di fornire un pricing dinamico e personalizzato per ogni richiesta di cessione degli affitti futuri, garantendo che l’offerta sia sempre in linea con le esigenze specifiche del locatore.

Grazie all’algoritmo e alla digitalizzazione di tutte le procedure, inoltre, Rent2Cash può compiere valutazioni accurate e personalizzate snellendo la burocrazia e riducendo al minimo l’invio di documentazione.

L’utente può registrarsi sul portale Rent2Cash compilando online il form di richiesta e caricando direttamente i documenti strettamente necessari. Da quel momento, tutte le incombenze finanziarie relative all’immobile saranno a carico di Rent2Cash che gestirà l’intero rapporto con l’inquilino.

“Proprio per questo una parte significativa dei nuovi capitali sarà destinata al potenziamento dell’algoritmo proprietario che sarà ulteriormente sviluppato per includere nuove asset class, con particolare attenzione all’imminente lancio di nuovi prodotti che si affiancheranno a quello residenziale, in primis relativi al comparto degli immobili commerciali”.

Le prossime evoluzioni

“I risultati ottenuti finora e la chiusura di questo importante round pre-seed rappresentano un fondamentale riconoscimento della nostra strategia. L’idea alla base del nostro progetto è quella di rivoluzionare il valore percepito di un immobile trasformando un affitto in liquidità immediata per i proprietari. Tra l’altro, la fiducia riposta sin dall’inizio nel nostro progetto da parte di primari investitori ci ha fatto capire che eravamo sulla strada giusta, un’intuizione confermata dai primi contratti e da un migliaio di nuovi contatti in pochi mesi, che rappresentano la validazione del nostro modello di business, in un mercato che vale oltre 30 miliardi l’anno solo in Italia”.

La startup prevede di scalare in altri ambiti oltre a quello residenziale come il terziario e il commerciale e, dopo il consolidamento in Italia di espandersi all’estero “Puntiamo a chiudere 20 mila contratti entro il 2028. Non solo. Iniziando dall’Italia vogliamo espanderci anche in mercati esteri che per contesto normativo sono molto simili al nostro Paese. Tra questi abbiamo individuato: la Spagna, il Portogallo, la Francia, e parte della Germania”, conclude Chen.

Riproduzione: La Repubblica

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