Per Google l’intelligenza artificiale non è dannosa. Anzi: può essere salutare. Alla fine di maggio il colosso di Mountain View lancerà il programma «AI for health» destinato alle startup del settore sanitario. L’obiettivo del progetto è fornire tecnologia sicura ai partner che possano aiutare gli operatori del comparto a condurre ricerche e migliorare l’assistenza medica.
Google sta costruendo e testando modelli di intelligenza artificiale per affrontare la carenza globale di medici e per sostenere l’accesso limitato ai moderni strumenti diagnostici tra Europa, Africa e Medio Oriente. Il gruppo americano intende creare nuovi strumenti di apprendimento automatico e identificare le opportunità per migliorare la disponibilità e l’accuratezza dell’assistenza sanitaria a livello globale.
Secondo Google, il sistema è stato creato per «recuperare conoscenze mediche, rispondere accuratamente a domande mediche e fornire ragionamenti in materia». L’azienda fondata da Larry Page, inoltre, ha collaborato con organizzazioni di tutto il mondo per condurre ricerche sul miglioramento dell’assistenza sanitaria.
Google sta implementando strumenti di intelligenza artificiale per offrire diagnostica medica di alta qualità a basso costo a livello globale. I dispositivi a ultrasuoni con Google AI, per esempio, vengono utilizzati per rilevare il cancro al seno a Taiwan e per determinare l’età gestazionale delle future mamme in Kenya. Il motto della società è «efficacia, equità, disponibilità e sicurezza».
«AI for health» durerà tre mesi. E si concluderà il 10 luglio. Il programma prevede un supporto equity-free con accesso a prodotti e risorse di Google, consulenza tecnica e supporto individuale dei manager del gruppo ed esperti di intelligenza artificiale, supporto strategico su azienda e strategia di prodotto, formazione e pratica sulla leadership per migliorare le capacità di gestione, supporto dal team di Google su nuove opportunità internazionali per espandere l’attività in nuovi mercati e opportunità di networking per entrare in contatto con i leader del settore.
Le startup, per avere i requisiti richiesti, devono concentrarsi sullo sfruttamento dell’intelligenza artificiale per affrontare le sfide della salute o del benessere e devono disporre di un prodotto da valorizzare sul mercato e di un modello di crescita dimostrabile.
I fondatori delle giovani imprese selezionate, nella fase successiva, sosterranno un colloquio col team di Google. Il programma entrerà nel vivo a settembre e si concluderà a dicembre, quando la società americana consegnerà le lauree e i finanziamenti alle startup che avranno presentato i progetti migliori.
«Promuovendo l’adozione dell’AI, dotando le startup delle competenze necessarie e promuovendo la collaborazione, il programma AI for health svolge un ruolo fondamentale nel nutrire un ecosistema di tecnologia sanitaria vivace e fiorente», ha sottolineato Google.
«Apre la strada a soluzioni innovative, promuove lo scambio di conoscenze e incoraggia partenariati che possono portare a progressi significativi nell’erogazione e nei risultati dell’assistenza sanitaria in tutto il mondo».
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