Un dirigente commerciale italiano afferma che 9 aziende presenti al Singapore Fintech Festival 2023 esemplificano la vasta gamma di prodotti e competenze che l’Italia può portare sul tavolo.
Mentre la città-stato continua a promuovere connessioni globali, le veloci capacità tecnologiche di Singapore attraggono altri mercati maturi come l’Italia per diventare un partner prezioso nello sbloccare nuove opportunità e nel rafforzare le relazioni commerciali esistenti nell’ecosistema fintech.
Ilaria Piccinni , vice commissario commerciale dell’Italian Trade Agency Singapore, sostiene le particolari specializzazioni che l’Italia può portare in tavola e che sono state messe in mostra al recente Singapore Fintech Festival 2023.
“Singapore è molto strategica, soprattutto in questo settore. E il Singapore Fintech Festival 2023 è la più grande fiera del settore. Alcuni di loro potrebbero essere ancora in una fase in cui necessitano di investimenti finanziari. Per questo motivo penso che potrebbe essere molto interessante per loro avere gli allestimenti a cui hanno già partecipato l’anno scorso, il che significa che c’è un grande interesse nella regione ed è per questo che sono di nuovo qui”, dice Piccinni alla Singapore Business Review .
La forza della città-stato risiede nella sua capacità di formare partenariati simbiotici con paesi che offrono beni e competenze unici. L’Italia, con il suo panorama tecnologico in evoluzione, detiene un immenso potenziale per le imprese di Singapore.
Il padiglione italiano, organizzato in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, la Banca d’Italia e l’Associazione Fintech in Italia, mira a fornire una piattaforma alle aziende italiane per incontrare potenziali clienti e investitori.
Piccinni sottolinea: “L’obiettivo principale della vetrina delle aziende digitali è quello di dare loro l’opportunità di incontrare controparti importanti, possibili clienti, possibili investitori, ed è per questo che saranno presenti qui alla SFF”.
Nove fintech italiane uniche
Nell’ottava edizione del SFF, l’Italia ha rappresentato nove startup fintech nostrane presso il Padiglione italiano ufficiale all’Expo di Singapore.
Queste fintech selezionate con cura sono EvenFi, FAIRTILE, Hodlie, MyMoney, Notarify, Scaling Parrots, SOLID, Nemesis di Undo Studios IT e WAVENURE, che vanno dai sistemi di pagamento e automazione del credito alle criptovalute e blockchain.
La Banca d’Italia, partecipando al SFF per il quarto anno consecutivo, sottolinea l’impegno delle istituzioni italiane nel settore fintech.
AssoFintech, presente per la seconda volta, ha avuto un impatto significativo nella precedente edizione, portando a un Memorandum of Understanding con la Singapore Fintech Association.
“Questa è la nostra seconda partecipazione al Singapore Fintech Festival. Abbiamo già partecipato l’anno scorso e abbiamo potuto constatare che c’era un altissimo interesse da parte delle aziende italiane a partecipare qui. Tornati in Italia abbiamo parlato di quale tra i sottosettori dell’industria fintech avrebbe potuto essere interessante per loro. E abbiamo ricevuto candidature molto interessanti, e così abbiamo portato quelle nove aziende italiane [qui alla SFF]”, dice Piccinni.
“Inoltre, la nostra missione è supportare lo sviluppo di queste aziende italiane all’estero e possiamo dare loro maggiore visibilità aggiungendole al padiglione italiano”, aggiunge.
L’Italia ha mostrato una crescita sostanziale nel settore fintech, in particolare nei prestiti alle PMI e nel finanziamento della catena di fornitura. Si stima che il mercato fintech italiano varrà 882 milioni di euro nel 2022, secondo lo studio di PwC intitolato “5 th PwC Italy FinTech Observatory”. Gli investimenti nel fintech guidati da fondi di venture capital sono cresciuti del 240% rispetto all’anno precedente, il 2021.
Mentre Singapore emerge come hub strategico per il settore fintech, Piccinni esprime la speranza che le aziende italiane partecipanti possano avviare collaborazioni in questo mercato dinamico.
Cosa può interrompere il collegamento dell’Italia con Singapore?
Affrontando le sfide affrontate dalle fintech italiane, Piccinni sottolinea il rapido ritmo del mercato di Singapore, che offre maggiori possibilità alle aziende italiane di connettersi con gli investitori giusti.
Secondo lei, le startup italiane possono imparare dal maturo ecosistema singaporiano per attrarre investimenti e sviluppare competenze imprenditoriali essenziali.
“Il tema principale che accomuna i due paesi è l’elevata innovazione”, afferma, sottolineando che entrambe le nazioni vantano aziende innovative con tecnologie all’avanguardia.
Alla domanda sulle lezioni che le fintech italiane possono trarre dall’industria di Singapore, Piccinni sottolinea l’approccio di Singapore al mercato e l’importanza di condividere feedback. “Possono condividere punti di vista importanti sul settore fintech. Noi italiani possiamo imparare dall’esperienza che le aziende di Singapore propongono”, afferma, sottolineando l’importanza delle intuizioni interculturali.
Poiché l’Italia si vanta del suo approccio unico al fintech, Piccinni sottolinea che “la particolarità delle aziende italiane è quella di essere personalizzabili e adattabili” alle esigenze del mercato. “Anche se l’Italia è un mercato maturo, ci sono ancora idee innovative. La creatività degli italiani si esprime non solo, ovviamente, nel settore fintech, ma anche in altri settori», conclude Piccinni.
Riproduzione da “Singapore Business Review”.