Nato da un’idea di Elon Musk è il progetto che dovrebbe permettere di coprire in pochi minuti centinaia di chilometri
treni iperveloci che vanno sottoterra e sott’acqua potrebbero rivoluzionare non solo il trasporto pubblico, ma anche i viaggi internazionali del prossimo imminente futuro.
Scienziati e tecnici sono al lavoro per raggiungere l’ambizioso obiettivo di poter sfrecciare da un Paese all’altro nello stesso tempo che attualmente occorre per spostarsi da una città all’altra.

Tutto è nato una decina di anni fa dall’idea di Elon Musk, l’imprenditore sudafricano con cittadinanza canadese e naturalizzato statunitense, già creatore nel 2002 di SpaceX (Space ExplorationTechnologies Corporation), l’azienda aerospaziale statunitense nata per creare tecnologie che riducano i costi dell’accesso allo spazio e permettano la colonizzazione di Marte. È Musk che ha fondato Tesla Motors, la società che produce e vende veicoli elettrici e che al momento sostiene l’azienda Hyperloop, la quale sta mettendo a punto un sistema di trasporto sotterraneo ad alta velocità attualmente in fase di costruzione e sperimentazione in America.

La capsula nella quale si viaggia, una sorta di navicella spaziale, si sposta in un tubo dove è stato indotto un ambiente simile al vuoto, che permette al convoglio di spostarsi senza incontrare resistenza e quindi ad altissima velocità, per tragitti molto lunghi, peraltro consumando pochissima energia rispetto a quella necessaria per farlo partire.

Tratte Hyperloop si stanno progettando non solo in America dove è già sulla carta quella che collegherebbe Chicago a Pittsburgh in 30 minuti.
Il primo percorso su cui si sta lavorando va da Los Angeles a San Francisco. Un altro tragitto prevede di andare da New York a Washington D.C. in 29 minuti invece delle attuali 2 ore e 56 minuti.
Hyperloop punta anche all’India e agli Emirati Arabi sul percorso Abu Dhabi – Dubai percorribile in 12 minuti.
Intanto ha avuto esito positivo, dopo oltre 400 prove tecniche, il viaggio del mezzo con due passeggeri a bordo per un tragitto di 500 chilometri percorsi a 400 km/h nel deserto del Nevada.
Francesco Castellini