Procede il tentativo di rinnovo del parco di TPL avviato dal Mims e che punta ad ammodernare il sistema passando attraverso la transizione ecologica. Grazie alla collaborazione con Consip, da gennaio 2022 sono stati ordinati più di 1.000 veicoli. Una strategia adottata per favorire uno strumento centralizzato alle amministrazioni regionali e locali. La fetta maggiore (28%) di autobus extraurbani di nuova generazione è stata ordinata dalla Regione Lazio. Seguono Molise con il 19%, Calabria 11,2%, Marche 10,1%, Veneto 8,4% e Sardegna 7%. Le restatnti quote se le dividono Piemonte, Trentino, Lombardia, Toscana, Liguria e Veneto. Parlando di mezzi urbani è invece la Campania d aver ordinato la fetta più grande pari a 27,2%.
Il Piano del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili servirà a rimuovere dalle strade i mezzi più inquinanti (euro 2 e euro 3).
A partire dal 28 luglio inoltre, si è aperto il bando inerente all’”Accordo Quadro multifornitore” per il passaggio ad autobus a metano. L’acquisto della nuova flotta va a valere sul Fondo Nazionale Complementare al PNRR (600 mln di euro) e sul programma React-Ue (175mln). Gli enti territoriali avranno a disposizione oltre 1.000 veicoli da sostituire al TPL. La scela potrà operarsi tra veicoli a metano compresso e metano liquido. Entro fine anno verrà inoltre attivata una gara per la fornitura di autobus elettrici a batteria da destinare sempre al Trasporto Pubblico Locale (Tpl).
Tutto questo mentre ormai è delineato il Piano triennale generale della mobilità ciclistica che metterà a disposizione 1,54 mld di euro e una serie di linee guida per far si che la bici diventi la norma. Il documento è una visione di insieme da oggi al 2024 sul come e dove destinare i soldi già stanziati con i vari decreti e con il PNRR. Si parla di 565 km di nuove piste ciclabili nei capoluoghi e nelle città ed oltre 1.200 km per le ciclovie turistiche.