Si chiama Cern Science Gateway e sarà un polo interamente dedicato all’istruzione e alla divulgazione scientifica: è il nuovo centro visitatori della European Organization for Nuclear Research (Cern) di Ginevra, famosa per essere la casa del più grande e potente acceleratore di particelle del mondo. L’inaugurazione ufficiale è prevista in Svizzera sabato 7 ottobre 2023. Parliamo di un’opera interamente made in Italy. Firmata dall’archistar Renzo Piano, la nuova struttura è stata realizzata da una associazione temporanea d’impresa con capofila Gruppo Icm-Impresa Costruzioni Maltauro di Vicenza, realtà italiana di primo piano nel settore delle costruzioni, attiva nei grandi lavori di ingegneria civile, industriale e infrastrutturale. Ispirato alle installazioni tecniche e ai tunnel sotterranei del Cern, il complesso è composto da cinque diversi edifici collegati da un ponte eretto a 6 metri dal suolo, destinati a ospitare spazi espositivi, laboratori e un auditorium da 900 posti.

La costruzione del nuovo centro visitatori, il cui valore di contratto sfiora i 54 milioni di euro, è solo l’ultimo dei traguardi raggiunti quest’anno da Maltauro, sempre più proiettata verso il futuro. Il gruppo vicentino ha infatti approvato il piano industriale 2023-2025, che punta all’acquisizione di nuove commesse per circa 2,4 miliardi di euro nell’arco del triennio (78% in Italia e 22% all’estero) e prevede 30 milioni di euro di investimenti in sicurezza, nel miglioramento delle performance di sostenibilità e nella creazione di nuovi posti di lavoro. Dice il presidente del Gruppo, Gianfranco Simonetto: «Stiamo selezionando decine di tecnici per 80 nuove posizioni di lavoro e inserendo giovani ingegneri in tutte le nuove commesse».

La società, che nel 2022 ha registrato un fatturato di 596 milioni di euro (+30% rispetto al 2021), sta attualmente partecipando a gare pubbliche e private per complessivi 7,1 miliardi di euro, con una quota di pertinenza pari a 3,6 miliardi: di questi, 1,9 in ambito Pnrr. Continua Simonetto: «Come top player di settore, vogliamo giocare un ruolo chiave nello sviluppo del sistema infrastrutturale del nostro Paese». I progetti acquisiti da Maltauro, in Italia, nei primi otto mesi dell’anno in corso assommano a un totale di circa 814 milioni, importo già superiore ai 750 milioni previsti per l’intero 2023. Un risultato che dovrebbe spingere a fine anno i ricavi di gruppo a quota 700 milioni di euro.

Tra le principali commesse acquisite, con un valore di 308 milioni di euro, la prima prevede il ripristino per conto di Rfi (Gruppo Fs) del collegamento tra la città di Matera e gli assi ferroviari tirrenici: il progetto, il cui avvio dei lavori è previsto entro la fine dell’anno, consentirà di collegare la stazione di Matera all’infrastruttura ferroviaria nazionale attraverso una linea elettrificata di circa 22 chilometri a binario unico, la cui attivazione è attesa nel 2026. La seconda commessa, di un importo complessivo di 138 milioni di euro, finanziati anche con fondi Pnrr, vede Maltauro impegnata nella realizzazione della variante ferroviaria della Val di Riga, in Alto Adige. Gli interventi permetteranno di connettere direttamente la linea San Candido-Fortezza alla direttrice Verona-Brennero.

Il gruppo si è poi aggiudicato la gara per il ripristino e la ricostruzione della diga di Cumbidanovu (Nuoro) presentando un’offerta per un importo di 77 milioni di euro, che è stata considerata migliore sotto il profilo tecnico-economico. Altre commesse acquisite riguardano un centro logistico per Amazon, per 88 milioni, il raddoppio della linea ferroviaria Piadena-Mantova in associazione con Pizzarotti e Saipem per 470 milioni e il collegamento tra la stazione di Afragola e Volla, per conto di Eav, in associazione con altre imprese.

MALTAURO: RECORD DI COMMESSE NEI PRIMI 8 MESI RICAVI 2023 VERSO I 700 MILIONI DI EURO

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