il comparto della nautica di lusso nelle Marche conta circa 200 siti produttivi (soprattutto nelle province di Pesaro Urbino e Ancona, intorno ai poli cantieristici) e un numero di addetti pari a 3.309 unità, l’11,3% del totale nazionale. Il fatturato del settore, che nel 2022 ha superato il miliardo di euro, è trainato principalmente dall’export che rappresenta oltre il 90% delle vendite. Dati che emergono dalla prima parte dello studio macro economico svolto dall’Università politecnica delle Marche sull’importanza e l’andamento dell’industria nautica nelle Marche. Lo studio, esposto dal professor Donato Iacobucci, è stato presentato nei giorni scorsi in Costa Azzurra, in occasione del Cannes Yachting Festival nel corso di una conferenza organizzata dall’Associazione Marche Yachting and Cruising per la stampa di settore, nazionale ed internazionale.
Il docente della Facoltà di Economia Giorgio Fuà di Ancona ha descritto un’industria nautica marchigiana fatta di eccellenze non solo nei cantieri navali, ma anche nei designer, interior contractors e fornitori conosciuti e stimati in tutto il mondo. Il distretto si sviluppa intorno a un cluster, un “grappolo” che raggruppa 25 aziende, eccellenze del territorio che, con la loro attività, hanno fatto delle Marche uno dei principali distretti di riferimento per gli yacht di lusso e le navi da crociera di lusso. Imprese che da sole incidono per quasi un terzo sulla produzione regionale. Non a caso all’evento tenuto la scorsa settimana in Costa Azzurra la Regione Marche era presente, per un approccio di sistema, insieme alle aziende del settore.