Si arresta il trend positivo delle immatricolazioni in Italia che registrano -3,7% con 162.083 unità rispetto alle 168.324 di marzo 2023. Pesa il ritardo dei nuovi incentivi.
SCENDE – Dopo un febbraio a +12,8%, nel mese di marzo 2024 il mercato italiano registra un brusco arresto, con le immatricolazioni che scendono del 3,7% a quota 162.083 unità rispetto alle 168.324 targhe di marzo dell’anno scorso. Un trend che è in parte imputabile ai due giorni lavorativi in meno, ma soprattutto al ritardo dei nuovi incentivi 2024. Guardando il consuntivo, il primo trimestre del 2024 archivia una crescita del 5,7% sullo stesso periodo 2023 con 451.261 unità immatricolate.
I CLIENTI – Sotto il profilo degli utilizzatori, i privati, pur perdendo quasi un punto, si attestano al 49,7 % di share. Le autoimmatricolazioni guadagnano altri 2,7 punti, arrivando all’11,5% del totale (9,6% nel trimestre). Il noleggio a lungo termine scende al 21% di quota (-6,7 %). Cresce il noleggio a breve termine, che si porta al 12,4% di quota, guadagnando 5,2 punti sullo stesso mese 2023 (8,4% nel cumulato).
I TIPI DI ALIMENTAZIONE – Tra le alimentazioni, le vetture a benzina archiviano il mese di marzo 2024 in crescita, recuperando 3 punti, attestandosi al 31,4% di quota, mentre le diesel scendono al 15,2% di quota (-5,1%). Le auto a Gpl si fermano al 7,6% (9,2% nel cumulato), mentre quelle a metano confermano lo 0,2% di quota. Le auto ibride arrivano al 39% delle preferenze (+4,5%), con un 11% per le full hybrid e 28% per le mild hybrid. Frenano le elettriche, che si fermano al 3,3% di quota (perdono l’1,5%). Le plug-in perdono lo 0,8% rispetto allo stesso periodo del precedente anno, scendendo al 3,5% del totale mercato.
LE TIPOLOGIE DI AUTO – Per quanto riguarda le tipologie di carrozzeria, le berline di segmento A, cioè le citycar, si attestano all’10,5%, con una forte crescita delle suv, all’1,9%. Crescono le segmento B, le utilitarie, con le berline al 20,7% e le suv al 27,5%. Nel segmento C, quello delle medie, cedono sia le berline che le suv, che si fermano rispettivamente al 4,7% e al 18,7% di quota. Flessione per le berline medio-grandi del segmento D all’1% di quota, mentre le suv confermano il 6,4%. Forte crescita per entrambe le carrozzerie nell’alto di gamma, con le berline allo 0,3% di quota e i Suv all’1,4%. Le station wagon rappresentano il 4,2% del totale, i monovolume il 2,0% e le sportive lo 0,8%.
I COSTRUTTORI – Stellantis si conferma leader, con 52.605 auto immatricolate, l’11,60% in meno rispetto a un anno fa. In calo quasi tutti i marchi: Alfa Romeo -9,70% (2.701 vetture), DS 733 auto (-11,47%), Jeep -11,74, con 7.061 targhe, Fiat si ferma a quota 17.012 unità, in calo del 2,12%. Secondo posto per il Gruppo Volkswagen, con 26.014 targhe e un incremento del 3,32%. Forte crescita per la Skoda, con 3.677 immatricolazioni (+14,33%) e per Volkswagen con 13.352 auto (+14,01%). Terzo posto per il Gruppo Renault, che chiude il mese di marzo con una crescita del 5,19% e 16.205 immatricolazioni. Bene anche la Toyota, che registra un segno più del 31,82%, con 13.388 auto. Continua la crescita di MG, che fa segnare un +66,90% e 3.969 auto. Tra i marchi premium, bene la Volvo, con 2.477 unità e un +55,07%. Male la Tesla, che a marzo registra un calo del 49,67% fermandosi a 1.465 vetture.
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