Se ne è parlato a Firenze al Forum organizzato dalla Fondazione Nazionale Commercialisti ADR e dall’Università di Firenze con il patrocinio del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili

MinibondCrowdfundingInvoice tradingDirect lendingTokenization e crypto-assetPrivate equity e venture capitalFinanza islamicaQuotazione in Borsa. Sono alcuni degli strumenti innovativi alternativi al canale bancario e disponibili per le piccole e medie imprese italiane. Se ne è parlato a Firenze, il 17 gennaio al Forum “L’economia dell’impresa e la finanza aziendale”, l’evento, organizzato dalla Fondazione Nazionale Commercialisti ADR e dall’Università di Firenze con il patrocinio del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, che ha catalizzato l’attenzione su una questione cruciale: come possono le MPMI affrontare le sfide economiche attuali e cogliere le opportunità offerte dalle alternative finanziarie fuori dal tradizionale sistema bancario?

Risparmio incagliato

Il prof. Marco Giorgino del Politecnico di Milano ha parlato di circa 4.300 miliardi di euro di risparmio privato che stenta a trovare una sua collocazione sui mercati finanziari. Infatti, l’identikit dell’investitore italiano da tempo presenta caratteristiche costanti: è prudente, poco disposto a rischiare e con un livello di competenze finanziarie non proprio elevatissimo. La conseguenza di questa mancata propensione all’investimento genera l’immobilizzazione di una massa finanziaria che è remunerata da uno scarso rendimento e non trova collocazione utile sui mercati; eppure, l’impiego anche di una piccola parte di 4.300 miliardi di euro sulle imprese italiane potrebbe essere dirompente e cambiare lo scenario dell’economia del paese.

Finanza alternativa

In questo contesto, la finanza alternativa si presenta come una valida opzione per diversificare le fonti di capitale e affrontare le nuove esigenze del mercato. Gli argomenti discussi hanno sottolineato l’importanza di migliorare la conoscenza degli imprenditori sui temi della finanza alternativa e di favorire il dialogo tra imprese e investitori tramite i professionisti che li assistono. Questo è particolarmente evidente nei casi di successo, dove l’utilizzo di strumenti innovativi ha permesso alle MPMI di finanziare progetti strategici, dalla sostenibilità ambientale alla digitalizzazione, e core business tradizionali ma appetibili per il mercato. Durante il quinto tavolo del Forum, l’attenzione si è concentrata sul ruolo attuale e prospettico dell’assurance nell’informativa finanziaria, fondamentale per l’accesso agli strumenti di finanza ordinaria e alternativa.

Informativa finanziaria

Gli interventi hanno evidenziato, da diverse prospettive – professionale, imprenditoriale, bancaria e regolatoria – il crescente ruolo della revisione dell’informativa finanziaria nella possibilità concreta di accedere ai vari strumenti finanziari. L’obiettivo della revisione è incrementare la fiducia degli stakeholder, rendendo così i mercati più efficienti. È emerso che bilanci d’esercizio e consolidati non sono più gli unici strumenti essenziali per investitori e finanziatori. Sempre più rilevanti diventano le informazioni prospettiche, come i business plan, i piani industriali e i rendiconti di sostenibilità.

Le line guida EBA

Le linee guida EBA 2020/06 richiedono alle banche di adottare una “visione d’insieme accurata del cliente” per valutare in modo preciso la capacità prospettica di adempiere regolarmente agli impegni finanziari tramite l’acquisizione di una “documentazione credibile”. Per cogliere le opportunità offerte dal mercato finanziario e dei capitali, è urgente che le imprese adottino assetti organizzativi adeguati a soddisfare le mutate e crescenti esigenze informative degli stakeholder. È inoltre indispensabile che le aziende sottopongano volontariamente a revisione le informazioni prodotte, rendendole più autorevoli e attendibili agli occhi di investitori e finanziatori.

Riproduzione: ItaliaOggi.it

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