Un investimento complessivo di oltre 556 mila euro per un sistema di ultima generazione basato sull’intelligenza artificiale che agisce sulla ricostruzione delle immagini riuscendo a combinare elevata qualità delle immagini ricostruite e la riduzione della dose radiogena.

«Continua il rinnovamento tecnologico per i reparti di diagnostica per immagini – spiega il direttore Generale Ast Pu Alberto Carelli – nuova risonanza al Santa Croce, nuovi sistemi polifunzionali nei tre presidi ospedalieri di Fano Pesaro e Urbino, quattro nuovi mammografi per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore al seno e sono in corso i lavori per i due angiografi e la nuova risonanza sempre nel reparto di Pesaro. Una serie di investimenti che migliorano ed elevano la qualità delle prestazioni. Investimenti resi possibili grazie alle ingenti risorse messe a disposizione dalla regione Marche con circa nove milioni di euro che hanno permesso il rinnovo dei macchinari presenti nei vari presidi dell’Ast».

La nuova Tac 128 strati, installata lo scorso primo luglio, presso la radiologia ospedale San Salvatore ha un valore di acquisto di 315 mila euro, a cui si aggiungono 156 mila euro per gli accessori opzionali (software per la ricostruzione delle immagini, kit per radiologia interventistica) e 85 mila euro di lavori per adeguamento dei locali, per un investimento totale di oltre 556 mila euro, di cui 471.080 euro di finanziamenti PNNR e 85.000 euro di finanziamenti regionali.

Il dispositivo già in funzione presenta un sistema di ricostruzione dell’immagine basato su Deep Learning (Artificial Intelligence); questa nuova tecnologia agisce nella ricostruzione delle immagini CT riuscendo a combinare i vantaggi di elevata qualità delle immagini ricostruite con FBP (Filtered Back Projection) con i vantaggi di riduzione di dose radiogena degli algoritmi iterativi. Le immagini CT ricostruite con l’Intelligenza Artificiale sono caratterizzate da una texture di rumore naturale che hanno la potenzialità di migliorare la confidenza diagnostica in un ampio spettro di applicazioni cliniche per qualsiasi tipo di paziente e per qualsiasi età. 

«Oltre che nella ricostruzione delle immagini – spiega il direttore della Radiologia degli ospedali di Pesaro e Fano Alberto Rebonato –  il deep learning è presente anche nella gestione del flusso di lavoro, fornendo un alto tasso di automatizzazione che agevola le operazioni di scansione ed incrementa la facilità di utilizzo, omogeneità e semplicità dei processi. Questa nuova tecnologia ottimizza pertanto la dose di radiazione della TC, la facilità d’uso, offrendo una qualità dell’immagine costante e procedure di scansione altamente standardizzate oltre a una riduzione dei possibili errori. Una serie di acquisti, che comprendono anche la nuova risonanza a Pesaro e che daranno un impulso importante all’abbattimento delle liste di attesa, anche grazie alle assunzioni che ci permetteranno di avere la pianta organica completa».

Questa TC consente la selezione automatica del protocollo di scansione, il posizionamento automatico e la centratura del paziente, la definizione automatica dello scout e degli intervalli di scansione, la definizione automatica di parametri di scansione personalizzati in base alle necessità dei pazienti e alla loro indicazione clinica per la scansione, per potersi dedicare al benessere del paziente.

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Pesaro, la nuova Tac basata sull’intelligenza artificiale

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